Compagnia Teatro Sassari, “Omaggio a Salvator Ruju”

Venerdì 6 agosto nel cortile della scuola media ex numero 2 doppio appuntamento. Dopo il recital di poesie l’atto unico “La turradda di lu puetu” di Cosimo Filigheddu

Sassari. Venerdì 6 agosto alle 21 la compagnia Teatro Sassari presenta nel cortile dell’istituto comprensivo “Farina” un doppio appuntamento inserito all’interno della programmazione di “Sassari estate”. Ad aprire la serata sarà il recital di poesie “Omaggio a Salvator Ruju” che avrà come protagonista sul palco Teresa Soro con l’accompagnamento musicale di Sabina Sanna. A seguire una nuova produzione di Teatro Sassari l’atto unico “La turradda di lu puetu” di Cosimo Filigheddu, per la regia di Mario Lubino. Lo spettacolo è stato realizzato con il Patrocinio Comune di Sassari e della Regione Autonoma della Sardegna.

«Salvator Ruju – dice Lubino – può essere annoverato come una delle voci più autentiche e importanti della poesia sarda. I suoi temi trattano del paesaggio della città e dei suoi riti più antichi e popolari. Il mondo contadino rappresenta per il poeta un legame forte e autentico che nei suoi scritti spesso rimpiange evocando le usanze del mondo zappadorino. Emerge così l’assennata e ironica tranquillità degli umili, la loro accettazione della vita, la filosofia bonaria, unita alla arguta intelligenza per la battuta e l’invettiva; il ritratto di tipi umani che non sono mai caricature ma personaggi veri. il Nella poetica di Ruju fondamentale anche il mondo degli affetti, dei sentimenti di una popolazione che amava la propria città e le sue professioni dal mondo artigiano a quello degli olivicoltori e dei viticoltori».

Con “La turradda di lu puetu” Filigheddu tiene conto di questo profondo legame con la città ed immagina il ritorno del poeta, ormai vecchio, nella sua casa natia, in via Decimario, di fronte alla cattedrale di San Nicola abitata ormi da un’altra famiglia. Gli abitanti del quartiere in cui Ruju ha trascorso la sua fanciullezza si preparano ad accoglierlo con tutti gli onori. In questa attesa che evoca il Beckett di “Aspettando Godot” i personaggi si muovono tra equivoci, litigi e anche con un pizzico di mistero unito a disincanto per la figura di un abitante chiamato il commendatore che però non appare mai. L’autore pone dunque un quesito: Ma sono veri gli abitanti che animano il luogo natio del poeta o sono i personaggi delle sue poesie usciti magicamente dalle pagine come in un libro animato?

Per assistere allo spettacolo è necessaria la prenotazione al 349/1926011-336/817361, teatrosassari@tiscali.it.

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