Il centrosinistra a Palazzo Ducale: la posizione degli alleati del Pd

«È ora di smetterla. Non possiamo permettere che a ogni Consiglio comunale la maggioranza si divida in due», dicono Sassari Bella Dentro, Centro Democratico, Sel e Idv

CentrosinistraAlleatiSassari. E su quanto accaduto giovedì pomeriggio a Palazzo Ducale non si è levata solo la voce delle opposizioni. A chiedere al Pd maggiore responsabilità sono stati gli altri partiti della coalizione: Sassari Bella Dentro, Centro Democratico, Sel e Idv. Ora Sì ha espresso la sua posizione con una nota stampa, mentre gli altri due consiglieri del centrosinistra Giancarlo Serra (Partito dei Sardi) e Tonino Falchi (Upc) non erano presenti alla conferenza stampa.

«Chiediamo scusa ai sassaresi per quello che sta accadendo. Penso che sia ora di smetterla. I 10 consiglieri del Pd stanno tenendo in ostaggio la città da un mese», ha iniziato Giampaolo Manunta (Idv). «Sconfessiamo questi signori che vogliono tenerci in ostaggio e ricattare il sindaco. O vengono fuori le reali motivazioni oppure la città è matura per scegliere amministratori più capaci, di loro e anche di noi. Sono giochi di potere», ha detto ancora Manunta. «Noi piccoli partiti ci siamo messi a disposizione e per il bene della città abbiamo accettato anche dei sacrifici. Quello che è accaduto dopo non ci appartiene, perché sono problemi che non attengono ai gruppi qui rappresentati. Auspichiamo che questi problemi vengano risolti. Abbiamo dato tutta la nostra collaborazione», ha aggiunto Marco Manca (Sel).

«Come lista civica rappresentiamo la società civile. Adesso abbiamo difficoltà a spiegare ciò che succede. La città è ferma e bloccata. Abbiamo messo a disposizione entusiasmo e freschezza. Speriamo adesso di poter lavorare. Se però non ci sono le condizioni per farlo…», ha detto Francesca Arcadu (Sassari Bella Dentro). «Questo accaduto oggi è distruggere la città. Abbiamo l’esigenza di manifestare la nostra opposizione».

«Ancora ieri abbiamo cercato di promuovere un incontro tra i gruppi di maggioranza. Sono convenuti tutti tranne il Pd. E quindi non siamo riusciti a fare una proposta condivisa per oggi sulle linee programmatiche», ha spiegato Franco Era (Centro Democratico Sardegna). «Nella seduta della settimana scorso ho chiesto alcune integrazioni e sono state accolte dal sindaco. Siamo orientati a votare a favore sulle linee programmatiche e pensiamo che non ci sia nessuna giustificazione a non votarle. È una situazione tutta interna al Pd, che ha cinque assessori e la presidenza del Consiglio. Noi monogruppi abbiamo invece un solo assessore (Ottavio Sanna per il Partito dei Sardi, ndr). È una cosa che crea problemi a noi. Abbiamo chiesto di votare prima dei Candelieri, come anche creare le Commissioni, che ancora non ci sono e la cui assenza ci mette in difficoltà. Non possiamo permettere che a ogni Consiglio comunale la maggioranza si divida in due», ha proseguito Era. «Si sono perse settimane importanti. Potevamo camminare in maniera spedita. Così non è stato possibile fare», ha aggiunto Dino Ghi (Sassari Bella Dentro).

«Dico solo che questi sono atti irresponsabili. Come li spieghiamo alla città? Gli elettori hanno creduto in noi e nel programma che abbiamo proposto», ha concluso Alessandro Boiano (Sassari Bella Dentro).

Luca Foddai

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