Caro bollette, da Gavino Manca (Pd) sì allo stato di emergenza

«Rinviare il termine dei pagamenti sino al settembre del 2023 e con scadenze sino al 2024 è fondamentale per salvare imprese famiglie»

Gavino Manca

Sassari. «Abbiamo il dovere morale di intervenire immediatamente sulla questione del caro-bollette. È una situazione straordinaria e d’emergenza, e cosi deve essere trattata. Colgo con favore e sostengo con forza la richiesta di EfIsio Arbau, presidente del distretto rurale della Barbagia: è il momento di dichiarare lo “stato di emergenza ai sensi degli articoli 7 e 24 Decreto Legislativo n. 1/2018 con rinvio di 12 mesi del termine per il pagamento delle bollette energetiche». Ad affermarlo è Gavino Manca, deputato uscente e candidato al Senato nel collegio uninominale che comprende le province di Sassari, Olbia/Tempio, Nuoro, Oristano e Ogliastra. «Il rinvio di tutti i termini di scadenza delle bollette energetiche sino al settembre del 2023 e con scadenze sino al 2024 – spiega il deputato sassarese – è fondamentale e urgente per salvare le imprese dalla chiusura e le famiglie dal baratro. Non solo, nell’ultima seduta della legislatura il Pd, insieme a Verdi – Sinistra Italiana, Impegno Civico e Più Europa (ovvero tutte le liste che compongono la coalizione progressista, ndr) abbiamo proposto di fermare gli aumenti e riportare le bollette al livello originario, di instaurare il tetto per prezzo del gas e il disaccoppiamento fra costo della luce e costo del gas e l’introduzione di una bolletta luce sociale attraverso l’acquirente unico. Infine, abbiamo il dovere di tassare immediatamente gli extra-profitti figli di speculazioni, queste entrate servono allo Stato proprio per le manovre che abbiamo proposto, è una questione di giustizia sociale imprescindibile», conclude Manca.

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