Campus universitario nell’ex Questura

L’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Guido Sechi scrive al sindaco Nicola Sanna e al presidente dell’Ersu Gianni Poggiu

 

ExQuestura.jpgSassari. L’amministratore straordinario della Provincia di Sassari Guido Sechi scrive al sindaco di Sassari Nicola Sanna e al presidente dell’Ersu Gianni Poggiu in merito al progetto per la realizzazione del campus universitario e offre quale alternativa alla proposte messe in campo il complesso immobiliare costituito dall’edificio dell’ex Questura di proprietà dell’Amministrazione provinciale.

L’amministratore straordinario si dice convinto della necessità di veder realizzato nel centro storico il campus universitario, per il quale sono stati stanziati circa 40 milioni di euro, che attualmente rischiano di essere persi in relazione alle note criticità per l’individuazione dell’area in cui lo stesso dovrà sorgere. L’immobile della “ex Questura”, di proprietà dell’Ente Provincia, è già stato inserito nel programma delle alienazioni a cui potrebbero aggiungersi sin d’ora gli stabili adiacenti destinati a Provveditorato agli Studi e ad Archivio di Stato.

Una soluzione che renderebbe immediatamente praticabile il progetto del campus universitario e che consentirebbe, con una superficie totale pari a circa 6700 mq. di dare una migliore collocazione agli studenti fuori sede nel cuore cittadino, secondo la volontà degli stessi che hanno sempre votato contro una scelta di periferizzazione e che nel contempo, consentano all’amministrazione comunale di dare impulso a quei progetti di rivitalizzazione e rilancio del centro storico con importanti ricadute economiche.

Una alternativa che ha il vantaggio di far risparmiare tempo e denaro rispetto ad altre soluzioni, in quanto i tempi della riqualificazione sarebbero di sicuro meno lunghi e inoltre non sarebbe necessaria nessuna variante al Puc, in quanto gli stabili sopra descritti sono individuati come Zona G1 attrezzature del vigente Piano Urbanistico Comunale, per i quali è consentito il cambio di destinazione d’uso con accordo di programma e non attraverso variante urbanistica.

La disponibilità di questo isolato, se acquisito allo scopo, potrebbe consentire di aprire gli scenari, più volte auspicati dall’Amministrazione Comunale, per la realizzazione del campus universitario diffuso, di non perdere il finanziamento e di raggiungere l’obiettivo comune che vedrebbe il Comune, la Provincia e l’Ersu convergere sull’idea di riportare nel centro storico gli studenti e nel contempo rivitalizzare l’antico tessuto urbano e sociale della città.

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