Contro gli stereotipi di genere

Inaugurata a Palazzo Ducale la mostra “Chiamarlo amore non si può”. Presentati anche il progetto “GeneriAMO parità” e un’indagine tra gli studenti

 

 

ProgettiAntiviolenzaComune2Sassari. È stata inaugurata martedì mattina a Palazzo Ducale la mostra “Chiamarlo amore non si può” dedicata alla violenza di genere e agli stereotipi. Sino all’8 gennaio resteranno esposte a Palazzo Ducale le opere create dagli studenti dei licei artistico e scientifico e dal tecnico industriale ed esposte lungo le scale e negli spazi di Palazzo Ducale. «L’iniziativa nasce dall’idea di ricordare la Giornata sulla violenza contro le donne che si svolge ogni anno il 27 novembre. Un progetto, avviato già nel 2015, per sensibilizzare la cittadinanza a questo problema. Quest’anno abbiamo voluto ampliare la partecipazione coinvolgendo le scuole della città con un bando indirizzato a studenti e studentesse e chiedendo di creare degli elaborati che condensassero il loro pensiero. Il risultato è al di sopra di ogni aspettativa: sono pervenute opere bellissime, di grande sensibilità, che dimostrano una grandissima maturità e una percezione del problema veramente profonda», ha detto la presidente del Consiglio comunale Esmeralda Ughi, che nella sala consiliare, insieme all’assessore alle Pari Opportunità Monica Spanedda, al referente dell’Ufficio scolastico provinciale Giuseppe Fara, allo psicologo del servizio di consulenza per uomini autori di violenza Paolo Demartis e a studenti e docenti, ha poi presentato gli altri due progetti organizzati dal Comune di Sassari contro la violenza di genere e gli stereotipi. ProgettiAntiviolenzaComune4L’obiettivo è creare percorsi pluriennali di formazione e di promozione culturale sulla parità dei generi e il contrasto degli stereotipi nelle scuole. Anche l’Ufficio Scolastico provinciale ha infatti aderito al Protocollo interistituzionale per la promozione di strategie e azioni per la prevenzione e il contrasto alla violenza nei confronti delle donne, firmato nel 2015 e di cui il Comune di Sassari è capofila. L’obiettivo è parlare di violenza contro le donne e di stereotipi, non soltanto nelle giornali internazionali di sensibilizzazione ma tutti i giorni.

“GeneriAMO parità” è così un percorso pluriennale che coinvolge non solo docenti e studenti ma anche educatori, genitori e dirigenti, dai nidi di infanzia alle superiori. Attraverso gruppi di lavoro si faranno emergere gli stereotipi sui generi di cui spesso non si è neanche consapevoli. «L’obiettivo di un cambiamento culturale deve necessariamente coinvolgere tutti i soggetti che a vario titolo concorrono alla formazione dell’individuo come scuola, famiglia, servizi educativi e terzo settore – ha spiegato l’assessore alle Pari Opportunità Monica Spanedda –. L’ambito educativo e scolastico rappresenta un punto d’incontro fondamentale tra la persona e la società, per questo dare vita a questo progetto di formazione e di azione educativa è fondamentale». Il percorso partirà il prossimo anno, sarà sviluppato in tre fasi pluriennali e interesserà prima i docenti, poi i genitori e infine gli studenti. Attraverso lavori di gruppo si faranno emergere gli stereotipi sui generi spesso interiorizzati e di cui magari non si è pienamente consapevoli.

ProgettiAntiviolenzaComune1Ma cos’è uno stereotipo di genere? Un esempio semplice. Per offendere un uomo si usa il classico epiteto “figlio di…”. Ecco, in questo modo si colpisce un uomo, ma si offende la madre. Un’eredità pesante, raccolta inconsciamente da generazioni che la fanno propria, senza pensare a ciò che significa per la società. Un’eredità che fa ignorare come una parola può fare male quanto un pugno e che nei casi più gravi può essere il primo passo verso un omicidio, un femminicidio o l’induzione al suicidio.

Numeri e analisi sono invece alla base del terzo progetto. Nell’ambito delle attività di sensibilizzazione del progetto Aurora, il Servizio di consulenza per uomini autori di violenza e stalker ha realizzato un’indagine per cogliere il tipo di percezione che gli studenti delle scuole superiori hanno sulla violenza contro le donne e sugli stereotipi di genere. ProgettiAntiviolenzaComune3Sono stati intervistati con un questionario anonimo 1419 studenti e i loro insegnanti. Ben il 24 per cento dei maschi e il 12 per cento delle femmine sottovalutano il fenomeno della violenza di genere. L’obiettivo principale è stato quello di dare l’opportunità di riflettere e discutere su queste tematiche e coglierne l’importanza. I risultati raccontano di una società dove molti docenti sottovalutano il fenomeno della violenza di genere più degli studenti, dove resistono stereotipi che vedono la donna destinata alla cura dei figli, dove l’amore e la violenza in alcuni casi ancora si confondono e dove ancora oggi un uomo è considerato più adatto a diventare leader rispetto a una donna. A metà gennaio si terrà l’evento conclusivo, durante il quale si discuterà dei risultati con gli stessi ragazzi e ragazze. Sarà l’occasione per capire come le discriminazioni a volte si inseriscano nella quotidianità delle persone, senza che queste neanche se ne accorgano. Da qui si partirà per un percorso educativo e di sensibilizzazione.

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