A Sassari si vota per la Consulta comunale per l’immigrazione

I cittadini extracomunitari residenti in città andranno alle urne domenica 27 novembre, dalle 8 alle 20. Saranno eletti venti rappresentanti

 

 

ConsultaImmigratiPresListeSassari. Si svolgeranno il 27 novembre le elezioni dei venti componenti della consulta comunale per l’immigrazione. Sono 23, dieci delle quali donne, i candidati suddivisi nelle quattro liste che, presentate entro il termine dell’11 ottobre, sono state validate dagli uffici del Comune di Sassari. Dieci i candidati della lista per l’area Africa, cinque quelli presenti nella lista dell’area Asia e Medio Oriente, sei quelli nella lista dell’area Europa orientale e soltanto due quelli della lista dell’area America.

Venerdì mattina, nella sala consiliare di Palazzo Ducale, i candidati si sono presentati alla città alla presenza del sindaco Nicola Sanna, dell’assessore alle Politiche sociali Monica Spanedda, della presidente del Consiglio Esmeralda Ughi, delle presidenti della I Commissione Regolamenti Lalla Careddu e della V Commissione Politiche sociali Carla Fundoni.

E sono stati proprio il sindaco e l’assessore a sottolineare come la presentazione alla città di queste elezioni dia il senso di quello che l’Amministrazione comunale sta realizzando. «La Consulta è un organismo che ci aiuta a portare con maggiore forza le istanze alle istituzioni – hanno sottolineato il primo cittadino e l’assessore – la vostra presenza rappresenta un’opportunità di sviluppo e di crescita. Le vostre candidature, inoltre, sono un segno del progresso. Abbiamo fatto un passo in più verso la civiltà, la cultura e l’integrazione».

Dal consigliere Lalla Careddu è stato messo in evidenza come l’approvazione del regolamento sulla Consulta abbia trovato il consenso di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale che hanno ritenuto giusto e necessario che i cittadini stranieri residenti a Sassari avessero voce e potessero lavorare con l’amministrazione per l’integrazione. Un concetto ribadito anche dalla presidente Esmeralda Ughi e dal consigliere Carla Fundoni che hanno fatto presente il fatto che la Consulta rappresenti un passo fondamentale per l’integrazione e che il messaggio che emerge è quello di una città solidale e inclusiva.

Numerosi anche gli interventi dei candidati che hanno voluto sottolineare l’importanza della funzione dell’organismo che deve aiutare a unire per integrare quindi contribuire a facilitare il dialogo tra i cittadini stranieri e le istituzioni. Le candidate donne hanno sottolineato come la presenza femminile potrà arricchire la Consulta e il lavoro che svolgeranno i componenti. Dai candidati è arrivato un plauso all’amministrazione comunale per l’opportunità che viene offerta ai cittadini stranieri i quali hanno espresso la forte volontà di mettersi subito al lavoro, per affrontare i problemi, analizzarli ed elaborare le possibili soluzioni.

La Consulta. Sarà formata da venti componenti eletti in rappresentanza dei cittadini stranieri e apolidi residenti nel comune di Sassari. È un organismo consultivo rappresentativo delle comunità straniere che possono così partecipare e contribuire alla formazione e alla realizzazione di programmi e obiettivi dell’amministrazione comunale. Tra i suoi compiti quello di promuove la partecipazione democratica e solidale, oltre che favorire e promuovere l’integrazione dei cittadini stranieri e apolidi alla vita pubblica locale. L’organismo esprime il suo parere non vincolante, per tutti quegli atti che riguardano l’adozione di provvedimenti che agevolano l’inclusione e l’integrazione degli stranieri e degli apolidi, che riguardano in generale la vita dei cittadini immigrati rispetto a luoghi di culto, di aggregazione sociale e culturale, attività economiche, istruzione, alloggi.

Con queste elezioni si realizza quel processo di integrazione avviato dall’amministrazione comunale sassarese e che consentirà di comunicare e di scambiare informazioni con i nuovi cittadini i quali, così, cominciano ad avere diritti di cittadinanza nell’ambito di una normativa in evoluzione. E le votazioni di domenica saranno una tribuna utilissima per un avvicinamento e un avvio di un percorso di rete tra sassaresi e stranieri residenti.

Una volta concluso l’intero procedimento il Comune di Sassari, grazie al mandato del consiglio, potrà vedere il proprio lavoro arricchito dai suggerimenti della Consulta.

Potranno votare tutti i cittadini stranieri maggiorenni che hanno cittadinanza di un paese straniero o “status” di apolide, quindi anche i cittadini con doppia cittadinanza, italiana e straniera, purché nati all’estero. Inoltre, potranno recarsi alle urne i cittadini extracomunitari in possesso di un regolare titolo di soggiorno valido o in corso di rinnovo, non temporaneo; per tutti gli altri sarà sufficiente essere in possesso della carta d’identità italiana. Dovranno quindi essere iscritti all’anagrafe del comune di Sassari e non essere incappati in cause che escludono la capacità elettore. Chi si candiderà per la Consulta, oltre a possedere questi titoli, dovrà essere iscritto all’anagrafe cittadina da almeno un anno e conoscere la lingua italiana.

Il seggio sarà aperto nei locali al piano terra dell’edificio comunale di piazza Santa Caterina e gli aventi diritto potranno recarsi a votare dalle 8 alle 20. Al seggio saranno presenti un presidente e quattro scrutatori, tutti cittadini extracomunitari volontari che saranno assistiti per le operazioni da personale del Comune appartenente ai settori della Partecipazione democratica e del settore Stranieri dei servizi Sociali di via Zara. Subito dopo la chiusura delle urne, si procederà con lo spoglio.

 

ELEZIONI. Si svolgeranno sulla base di un’unica scheda per area geografica in cui saranno riportate tutte le candidature, fino ad un massimo di 20 candidati per lista, e ogni elettore potrà esprimere sino a un massimo di 2 preferenze, rispettando la doppia preferenza di genere. Risulteranno eletti i candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti, fino a concorrenza del numero dei componenti la Consulta. Qualora candidati appartenenti alla stessa area geografica risultassero a pari merito, sarà eletto colui che risiede regolarmente da maggior tempo a Sassari.

LE PRESENZE A SASSARI. I cittadini stranieri residenti in città sono poco più del 3,1 per cento della popolazione sassarese (128.170) e rappresentano almeno quattro dei cinque continenti. Secondo i dati a disposizione dello Sportello immigrati del Comune di Sassari, a marzo di quest’anno hanno raggiunto quota 4.091.

Il continente più rappresentato è l’Europa con con un totale di 1.631 cittadini, dei quali 184 dell’Europa occidentale e 1.447 dell’Europa orientale. Segue il continente africano con 1.020 cittadini quindi quello asiatico con 788 cittadini e, infine, quello americano con 215 presenze.

A Sassari la comunità più numerosa è quella senegalese che a fine 2015 ha contato 733 cittadini, seguita a ruota da quella rumena (705), quindi da quella cinese (461), da quella ucraina (245) e poi marocchina (183).

Numerose le attività commerciali intestate a cittadini stranieri aperte a Sassari. Nel 2015 ne risultano 139 di vario genere, con le più numerose concentrate nella categoria commerciale.

GLI ARRIVI NEGLI ANNI. A Sassari, secondo gli esperti dello Sportello extracomunitari di via Zara, si registra la presenza dei primi cittadini stranieri intorno alla prima metà degli anni Settanta. A essere accolti in città sono quegli immigrati che lasciano il loro paese per motivi di studio e spinti dal desiderio di arricchire la propria cultura. Arrivano dall’Asia medio orientale: Iraq, Siria, Giordania, Palestina, Libano e anche Grecia e molti di loro restano a Sassari, si sposano, concludono gli studi o aprono attività commerciali.

Nella prima metà degli anni Ottanta, invece, a Sassari si registra l’arrivo di cittadini senegalesi e marocchini che arrivano in città alla ricerca di un lavoro. I cittadini delle due nazionalità se da una parte scelgono entrambe di svolgere l’attività del commercio ambulante, dall’altra scelgono luoghi differenti nei quali vivere. Gli immigrati di origine marocchina preferiscono l’hinterland di Sassari e vanno a vivere in paesi come Sorso, Sennori, Ittiri e persino Ploaghe. I cittadini senegalesi, invece, scelgono il centro storico della città di Sassari e di questo ne fanno un luogo di vita e di lavoro.

Negli anni Novanta è forte l’affluenza di cittadini di nazionalità cinese ai quali seguono cittadini del Pakistan e del Bangladesh. I cittadini cinesi si caratterizzano subito per la scelta di avviare un commercio stabile: aprono negozi, capannoni e ristoranti. Questo fenomeno sembra accendere anche in alcuni altri uno spirito imprenditoriale: aprono negozi anche i cittadini del Bangladesh, del Marocco e del Senegal.

Negli anni più vicini a noi, fanno notare dallo Sportello di via Zara, le popolazioni protagoniste sono quelle europee. Si tratta in prevalenza di donne – le rumene sono le più numerose – che arrivano in Italia alla ricerca di un lavoro, in particolare nel settore dell’assistenza familiare.

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio