Salvini a Sassari: «Non credevo che la situazione nel centro storico fosse così grave»

Il leader leghista lunedì mattina ha compiuto un tour fino a piazza Castello. «Proporrò l’impiego della Brigata Sassari»

Sassari. «Non credevo che la situazione al centro storico di Sassari fosse così grave». Matteo Salvini, senatore, segretario della Lega, vicepresidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, lunedì mattina era in città per una delle tappe in Sardegna in vista delle elezioni regionali del prossimo 25 febbraio. Con lui il vicesegretario Crippa e il coordinatore regionale Michele Pais. Una passeggiata di buon mattino per le vie del centro storico, per toccare direttamente con mano il degrado e il clima di insicurezza di cui tanto si è parlato nei mesi passati.

Ma come ripristinare allora proprio la sicurezza nel cuore della città? La soluzione è a portata di mano, secondo il leader leghista, che ha compiuto un tour con partenza dal corso Vittorio Emanuele, deviazioni verso San Donato e poi in piazza del Comune, dove era in corso un sit in dei dipendenti della Casa della Divina Provvidenza, e poi in direzione di piazza Castello, dove ha visitato il museo storico della Brigata Sassari. Un sosta non casuale, perché l’impiego dell’esercito, e in particolare dei “sassarini” sarà oggetto di una vera e propria proposta formale. «Ne parlerò sicuramente con i ministri degli Interni e della Difesa, perché avere un orgoglio italiano e sardo come la Brigata Sassari, di mille ragazzi, a poche centinaia di metri da una centrale dello spaccio e della prostituzione gestita da mafie nigeriane, è un qualcosa di inaccettabile – ha dichiarato Salvini ai giornalisti che lo attendevano all’uscita dal Comando generale della Brigata in piazza Castello –. Farò di tutto perché questi ragazzi che sono un orgoglio per le missioni di pace nel mondo possano riportare un po’ di pace anche in centro a Sassari. Non è possibile che i negozi, le case, le scuole, i ragazzi e le ragazze non siano più liberi di vivere una parte della loro città».

«È una situazione inaccettabile. Il centro di Sassari deve tornare ai sassaresi. È una situazione che non pensavo così grave. Me la porto dietro al ministero. Dobbiamo fare di tutto per risolverla».

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