Musica al Polo: tre concerti per esplorare l’incontro tra stili, ritmi e tradizioni

OJS con “Afro american Composer” il 29 luglio; Circolo Laborintus “Tukky o i doni scambiati” il 30; Conservatorio e ABNO “Entropy Project” il 31 luglio

Sassari. Prosegue al Polo Tecnico di via Monte Grappa la rassegna “Musica al Polo” con tre appuntamenti che vedono sul palco: mercoledì 29 luglio l’Orchestra Jazz della Sardegna (OJS) con il concerto “Afro american composer” organizzato dall’associazione Blue note Orchestra (ABNO) giovedì 30 luglio il Circolo Laborintus con il progetto “Tukky o i doni scambiati”. Il 31 luglio ABNO e Conservatorio Canepa presentano “Entropy Project”

“Afro american composer” è un progetto originale scritto dal compositore Roberto Spadoni con l’intento di “smascherare” il cliché del jazz come musica interamente improvvisata svelando come la parte compositiva sia invece fondamentale. «L’improvvisazione – spiega Spadoni – è semplicemente parte integrante delle composizioni, spesso chi compone è anche esecutore e lascia per sé e per gli altri gli spazi necessari ad esprimere l’estro del momento, rendendo indissolubile il rapporto tra scrittura e improvvisazione, nel jazz». Sul palco l’OJS diretta da Gavino Mele è composta in questa occasione da: Gian Piero Carta sax contralto e clarinetto, Massimo Carboni sax tenore, Marco Maiore sax baritono, Luca Uras e Giovanni Sanna Passino tromba, Salvatore Moraccini trombone, Antonio Pitzoi chitarra, Mariano Tedde pianoforte, Alessandro Zolo contrabbasso, Luca Piana batteria. La big band sarda eseguirà un corpus di opere che mette insieme alcuni dei musicisti jazz che maggiormente hanno esplorato il dialettico rapporto tra scrittura e improvvisazione, spaziando tra alcuni importanti tasselli che compongono il grande mosaico del jazz moderno. Dalle potenti energie di Charles Mingus all’eleganza ironica e swingante di Gerry Mulligan dall’introspezione allucinata di Thelonious Monk alla lirica ispirazione di Billy Strayhorn, dalla trame magnetiche di Miles Davis e Wayne Shorter alla sfacciata spontaneità di Wes Montgomery.

Venerdì 31 ABNO in collaborazione con il Conservatorio Canepa presenta inoltre “Entropy Project” un progetto che nasce dall’incontro tra alcuni giovani musicisti sardi: Marco Maltalenti – tromba, Paolo Corda – chitarra, Marco Bande – piano, Jacopo Careddu – batteria conosciutisi tra le mura del conservatorio, dove tutti hanno frequentato la classe di jazz. Nella formazione anche il bassista e contrabbassista Lorenzo Sabattini.

“Tukki o i doni scambiati” del circolo Laborintus si presenta invece come un percorso musicale intorno a una fiaba africana che parla dell’importanza dell’incontro e dello scambio che nascono dal viaggio e dalla capacità di cogliere (e accogliere) la diversità culturale. La parola “tukki” in Wolof, una delle lingue più parlate in Senegal, sta appunto a indicare il viaggio, la traversata. Dall’incontro tra due culture differenti nasce dunque questo concerto che integra musiche tradizionali senegalesi con brani e arrangiamenti del compositore sassarese Gabriele Verdinelli improntati alla musica tradizionale sarda e alle nodas delle launeddas. L’organico variabile del progetto è costituito da musicisti e attori con esperienze e background diversi, l’Ensemble Laborintus (che fa capo all’omonima associazione musicale nata nel 1987) è in grado di spaziare in progetti e repertori anche molto differenti, dalla musica classica al Novecento, dal jazz al rock alla canzone d’autore, dal reading alla performance multimediale. Il gruppo è formato da Luciana Chessa all’arpa, Fabrizio Sulliotti alla chitarra, Lorenzo Sabattini al contrabbasso, Andrea Lubino alle percussioni, con la voce recitante di Maria Antonietta Azzu ad affiancare il canto e le percussioni di Mor Sow, da tempo di casa a Sassari, dove ha fondato nel 2009 e presiede l’associazione “Amico del Senegal batti cinque”.

I concerti inizieranno alle 21.

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