Metano, Gavino Manca (Pd): «Subito un tavolo governativo»

Il progetto è fondamentale per la Sardegna e non va ridimensionato. È la posizione del deputato sassarese e dei colleghi Romina Mura e Andrea Frailis

Gavino Manca (Pd)

Il ridimensionamento del progetto “Metanizzazione” rappresenterebbe un danno economico e ambientale irreparabile per l’economia della Sardegna: è necessario convocare subito un tavolo di confronto tra tutte le parti istituzionali per scongiurare questo pericolo. Ho letto con grande stupore le dichiarazioni dei vertici tecnici dello Sviluppo Economico rilasciate ieri a un convegno: dalle loro parole sembrerebbe che il ministero si stia concentrando su una versione light del vecchio progetto integrato, che escluderebbe di fatto dai benefici le famiglie e la quasi totalità del tessuto produttivo regionale. Ora attendiamo che il governo prenda una posizione ufficiale, avviando i definitivi confronti istituzionali e politici anche in vista della messa a punto del piano strategico di rilancio del Paese su cui si ragiona in questi giorni.

La mancata realizzazione del progetto integrato frutto del Patto del 2016 tra il Governo e la RAS è una scelta inspiegabile, perché prevedeva l’approvvigionamento del metano a prezzo uguale a quello del continente, la presenza di depositi costieri in grado di stoccare e rigassificare il metano liquefatto, e una dorsale che colleghi tutti bacini di consumo. Soprattutto alla luce delle esigenze emerse con l’emergenza Covid-19, che hanno dimostrato quanto sia ancora più indispensabile puntare su un’economia sostenibile, abbiamo realizzato quanto la nostra isola paghi un ritardo importante rispetto al resto dell’Italia: i cittadini continuano a essere costretti ad alimentare il riscaldamento e a cucinare sfruttando in larga parte bombole di GPL, mentre il mondo economico utilizza i combustibili fossili. Con l’effetto che in Sardegna l’energia costa di più.

Il Patto Stato-Regione del 2016 non può essere stracciato ma va rilanciato a livello politico e istituzionale, E inserito nel piano strategico nazionale. È l’unico modo per rilanciare l’Italia verso una prospettiva di punta della transizione energetica. Nella nostra isola deve partire il primo polo di sviluppo metano-idrogeno: siamo in prima fila in Italia e in Europa per cogliere le opportunità dell’idrogeno, della sua produzione da rinnovabili, del suo impiego diffuso per usi civili, industriali, termoelettrici e di mobilità. Tutto questo con un’idonea infrastruttura da realizzare subito. Il progetto di dorsale, ad oggi in fase autorizzativa e presto cantierabile, risulta, infatti, già idoneo allo sviluppo dell’Idrogeno e del suo impiego. Ciò permetterebbe alla Sardegna non solo di colmare un gap infrastrutturale ma di porsi all’avanguardia nella transizione energetica del Paese, puntando sull’idrogeno che da più voci in Europa viene indicata come la risorsa chiave per la decarbonizzazione dell’economia e dei consumi.

Gavino Manca
Romina Mura
Andrea Frailis
CAMERA DEI DEPUTATI

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