La Dinamo centra il suo decimo play off e si conferma al top in campo nazionale

L’obiettivo sembrava impossibile dopo una prima parte di stagione da dimenticare. Il punto di Aldo Gallizzi

Onestamente, visti i chiari di luna dei primi mesi, in tanti avevano pensato che in questa stagione l’unico vero traguardo su cui concentrarsi sarebbe stata la salvezza. Non era iniziata bene, troppe scommesse azzardate e tutte perse. Basti pensare che le scelte iniziali di un certo peso, i tre americani e l’allenatore, una dopo l’altra sono state sconfessate. Clemmons, Battle, Mekowulu, con nel mezzo, il 16 novembre scorso l’avvicendamento in panchina fra Cavina e Bucchi, testimoniano in maniera inequivocabile gli errori di valutazione compiuti in estate nella costruzione del roster. Cose che capitano sia chiaro, l’importante è sapervi porre rimedio. In questo lo staff societario è stato super, affidandosi ad un coach esperto e carismatico come Piero Bucchi e ricostruendo una squadra a pezzi, fragile, impaurita e senza personalità. L’inserimento chiave è stato senza dubbio quello di Gerald Robinson, che ha portato leadership e concretezza facendo crescere il rendimento di tutta la squadra e di quei singoli come Bendzius e lo stesso Burnell, irriconoscibili ad inizio stagione. La ciliegina è arrivata con la firma di Miro Bilan, occasione capitata e sfruttata con grande tempismo da Sardara e Pasquini. Ma sarebbe ingeneroso non citare Kruslin, giocatore silenzioso ma utilissimo. Il tutto, sapientemente amalgamato da Piero Bucchi, il decano dei coach in serie A, l’uomo giusto al momento giusto, che ha portato il gruppo al traguardo. L’appetito però vien mangiando e ora ecco che si presenta l’opportunità di giocarsi un play off da mina vagante, senza pressioni e con la testa leggera. Il Banco, attualmente sesto nella griglia, avrà ancora due partite, venerdì il recupero in casa con la Virtus e domenica l’ultima di regular season a Varese, per cercare di migliorare il più possibile la sua posizione, provando ad evitare la stessa Virtus Bologna e l’Olimpia Milano al primo turno, pescando magari una fra Brescia e Venezia che, seppur fortissime potrebbero essere maggiormente alla portata nell’arco di una serie.

Aldo Gallizzi

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