Iuventa, un film sul salvataggio dei migranti nel Mediterraneo

Martedì alle 20,30 al Teatro Civico la proiezione. Nell’agosto del 2017 la Procura di Trapani interruppe forzatamente le azioni umanitarie

 

Sassari. Martedì al Teatro Civico alle 20,30 in collaborazione con Amerindia Cinema nell’ambito di “Un nuovo cinema per tutti”, verrà proiettato il film Iuventa di Michele Cinque (86′, 2018, Italia/Germania), un documentario di grande attualità politica che segue la storia dell’equipaggio tedesco della nave Iuventa, impegnata nel salvataggio dei migranti nel Mediterraneo, finché un assurdo sequestro nell’agosto del 2017 da parte della Procura di Trapani non ha interrotto forzatamente queste azioni umanitarie.

“Gioventù che salva”. Questo è il significato di Jugend Rettet, ONG fondata a Berlino nel 2016 da un gruppo di ragazzi con un unico obiettivo: inoltrarsi in mare aperto a bordo della nave Iuventa per salvare chi fugge dall’Africa verso l’Europa. Il loro sogno non è così semplice da realizzare: nonostante la nobiltà del loro progetto, le utopie giovanili infatti devono fare i conti con una dura realtà e con politiche incapaci di attuare piani di aiuto concreto nel Mediterraneo. Il film punta il dito contro il disinteresse dei media e delle istituzioni europee sulle emergenze umanitarie. Quello di Iuventa è un percorso di lotta per la difesa dei diritti umani a cui è impossibile restare indifferenti.

La proiezione si inserisce nell’ambito della rassegna “Transumante – Cinema e Periferie”, un progetto curato dall’associazione culturale 4CaniperStrada con il sostegno del MIBAC e SIAE nell’ambito dell’iniziativa “Sillumina, copia privata per i giovani, per la cultura”, che valorizza il ruolo del cinema nelle periferie urbane come strumento di dialogo interculturale. La rassegna, partita dalla Sardegna lo scorso aprile e che ha fatto tappa in numerose città tra cui Oristano, Sassari, Alghero, Neoneli, Cagliari, Napoli, è un circuito di proiezioni, incontri e laboratori centrati sul tema del viaggio e prende spunto dalla radice della parola “che transuma; migrante”, con un riferimento alla cultura e all’identità della Sardegna che nell’antica transumanza conserva i tratti di una cultura dello spostamento tra territori, per la ricerca di migliori condizioni di vita. In questi mesi sono stati realizzati laboratori e incontri in diverse città dell’isola che hanno coinvolto artisti stranieri e non, comunità che vivono ai margini e alle periferie urbane come i giovani rom di Sassari, in un circuito di proiezioni e presentazioni di film e documentari dedicati ai diritti umani, le migrazioni, l’accoglienza, in collaborazione con una rete di associazioni tra cui la Cooperativa Lariso, la Società Umanitaria di Alghero, Theatre en Vol, Meridiano Zero, Film Flamme, Alisso, l’Ex Asilo Filangieri, Amerindia Cinema.

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