Il sindaco Campus: «La città è in grande crisi, non credevo fino a questo punto»

Bocciata la precedente amministrazione. «Occorre innanzitutto fare ripartire la macchina amministrativa». I nodi centro intermodale e Palaserradimigni. L’intervista video

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Il sindaco di Sassari Nanni Campus

Sassari. Una città in grande crisi e una macchina amministrativa che va al rallentatore. Ma soprattutto è la precedente amministrazione comunale, quella di Nicola Sanna, a non passare l’esame. «Avevo già fatto il sindaco e nel 2000 sapevo cosa avrei trovato. Allora, dopo i cinque anni di Anna Sanna, mi insediai e trovai un apparato amministrativo che funzionava ma anche una città che funzionava. Purtroppo non posso dire lo stesso in questo mandato. Sapevamo tutti che qualcosa in città non andava bene: non sarei oggi seduto qui. Ma che la situazione fosse così drammatica non me lo sarei mai aspettato». Ha esordito con queste parole il primo cittadino di Sassari Nanni Campus durante la conferenza stampa di fine anno. Un bilancio dei primi cinque mesi di mandato, insieme agli assessori, presente il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru

Due esempi, il centro intermodale e l’ampliamento del palazzetto dello sport. «Appena ci insediamo scopriamo che c’era sì un appalto in atto per le bonifiche in via XXV aprile ma che su 7 milioni di euro erano finanziati solo 2 milioni e mezzo. Mancavano circa 5 milioni per completare le bonifiche, con in più la Regione che diceva: tra un anno vi togliamo tutto. Discorso simile per il Palaserradimigni: scopriamo che a fronte di un progetto di 10 milioni di euro, il Comune si era indebitato con il fondo Jessica, che ne copriva solo 4: servono insomma altri 6 milioni. Ma non possiamo chiedere più altri soldi perché la capacità di mutuo si è esaurita», ha spiegato il primo cittadino.

Confstampafineanno2019Innanzitutto occorre fare ripartire la macchina amministrativa, che nel 2019 ha visto andare in pensione 58 dipendenti. Per cominciare sono stati banditi cinque concorsi per altrettanti dirigenti (su 12 in pianta organica). «Non solo. In 15 anni non sono stati fatti investimenti su hardware e software. Alcuni amministrativi mi hanno fatto una battuta: ma Babbo Natale ce lo porta un computer nuovo? Ecco allora che abbiamo avviato da subito investimenti per integrare la parte hardware per 200mila euro e attivandoci con la Regione per avere i router perché gli uffici possano parlare tra di loro. E capita anche a me sindaco di non poter inviare mail agli uffici». E poi serve un sito internet nuovo. «Abbiamo contrattato con sindaco di Cagliari, con loro che hanno avuto un finanziamento specifico per un sito ultramoderno, che ce lo cedano in riuso, come si dice, a costo zero. Potremo così avere un sito assolutamente potenziato grazie a un accordo fatto con il Comune di Cagliari. Anche questo è un passaggio fondamentale», ha detto ancora Campus.

Uno degli obiettivi di questi mesi è stato trovare fondi tra le pieghe del bilancio dei singoli assessorati. E a risparmiare, per oltre 35 mila euro, è stato lo stesso gabinetto del sindaco, che non ha un portavoce e spende zero in missioni (erano seimila euro). (lu.fo.)

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