I presepi del mondo. Tutto ci unisce, niente ci divide

Lunedì 9 dicembre sarà inaugurata la mostra al Liceo Castelvì in viale Berlinguer a Sassari

Sassari. Lunedì 9 dicembre alle 17 (presso il Liceo Castelvì di Sassari, viale Berlinguer 2, fronte Giardini pubblici) verrà inaugurata la Mostra “I Presepi del Mondo – tutto ci unisce, niente ci divide”.

La mostra, inserita nel progetto ideato dall’Associazione Ponti non muri, finanziato dalla Fondazione di Sardegna e organizzato in collaborazione con il Liceo “Margherita di Castelvì”, prevede l’esposizione di oltre 150 Presepi di varie forme, dimensioni, materiali e provenienza. La collezione, inizialmente di proprietà di un socio fondatore dell’Associazione, Giovanni Moretti, e di sua moglie Cinzia Cossu, ora è di proprietà della presidente dell’Associazione stessa. Molti dei presepi esposti arrivano da Betlemme (Palestina) e dalla Sardegna.

Perché una Mostra di Presepi? In un momento storico in cui l’immigrazione e la fuga da paesi in guerra, bombardati, offesi dalla povertà sono all’ordine del giorno, così come le tensioni che si vengono a creare nelle nostre città fra cittadini e migranti, l’Associazione Ponti non muri vuole offrire spunti di riflessione per una visione di accoglienza solidale nei confronti di chi arriva da Paesi con mille difficoltà e dopo mille peripezie.

Abbiamo scelto, come simbolo di pace, di comunità e di fratellanza il Presepe: il bambino del Presepe nasce nella povertà del mondo perché per Lui e la sua famiglia non c’è posto in albergo. Trova riparo e sostegno in una stalla ed è deposto nella mangiatoia per animali. Eppure da questo nulla emerge qualcosa di importante per il mondo. Questa storia ci ricorda le mille storie che vengono raccontate dai media quotidianamente riguardanti i barconi che arrivano nelle nostre rive dopo aver attraversato il Mediterraneo con i suoi pericoli.

Con questo progetto vogliamo inoltre ricordare che il luogo della nascita del Bambino del Presepe, Betlemme, è la Palestina, terra segnata da decenni di guerra e occupazione, con una popolazione stremata ma resistente. E non vogliamo dimenticare che ai nostri tempi, l’arrivo di Gesù nella nostra terra, che tanto viene atteso e festeggiato ogni anno in Italia e nel mondo, verrebbe catalogato come l’arrivo di uno straniero extracomunitario.

Inoltre, per contrastare la nebulosa visione che divide e contrappone le tre religioni monoteiste nel sentito comune, vogliamo mettere in evidenza e rafforzare i punti di unione che sono rappresentati nel Presepe: il Bambino ebreo di nascita, poi cristiano, e profeta importantissimo per i musulmani.

Il Presepe può riuscire in questa impresa: tutto ci unisce e niente ci divide.

La mostra, con ingresso libero e gratuito, sarà aperta dal lunedì al venerdì dal 9 dicembre al 21 dicembre, dalle 16 alle 19; il sabato dalle 10 alle 13. Durante le mattinate la mostra sarà aperta, solo su prenotazione, per eventuali visite di scolaresche. Per prenotazioni: pontinonmuri@yahoo.it.

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