Dinamo pronta per Brescia

Il 2 gennaio alle 20.45 i sassaresi riceveranno al PalaSerradimigni Della Valle e compagni. Serve una vittoria per mantenere accese le speranze di centrare le Final Eight. Recuperati Jones e Treier

Il pivot Luca Gandini in conferenza con Paolo Citrini

A Venezia si è perso, ma il come lo si è visto e la sconfitta non ha rappresentato un passo indietro, bensì la conferma che il Banco ormai è diventato una squadra e chiunque vorrà batterlo non avrà vita facile. Nell’immediato però è necessario guardare al sodo e per sodo si intende cercare di raggiungere il primo obiettivo stagionale, le Final Eight di Coppa Italia. La situazione è complicata, ma aperta, semplicemente servono tre vittorie nelle prossime tre partite per avere sostanzialmente la certezza di esser dentro. Facile? Per niente, ma il Banco è determinato a provarci:

< Con Brescia sarà una partita importante, ma ormai lo sono tutte – ha detto Luca Gandini, inaspettato protagonista a Venezia -, abbiamo ancora qualche speranza di qualificarci per le Final Eight e passano dalla vittoria con Brescia. Sappiamo che ci aspetta una partita molto difficile, ho ancora negli occhi la serie play off dell’anno scorso, uno dei punti più alti della mia carriera, una serie bellissima e combattuta che alla fine ha premiato noi. Speriamo che sia così anche domenica. Brescia come noi ha avuto delle difficoltà a inizio anno specie per gli infortuni, sono intervenuti sul mercato, si sono assestati e ora sono in forma. Se vogliamo guadagnarci l’accesso alle final dipende da noi, se vinciamo le prossime tre partite al 99% siamo dentro, ma guardiamo partita per partita. Sono comunque ottimista per lunedì >.

< Quanto è difficile farsi trovare pronti quando si ha un ruolo come il mio all’interno della squadra? E’ molto difficile, i miei esempi sono giocatori come Chillo e Biligha che giocano poco ma quando vengono chiamati in causa si fanno sempre trovare pronti. A Venezia ho avuto molti più minuti del solito a causa della situazione, ho dato il mio contributo, ma con giocatori come Robinson e Dowe che sanno metterti nelle condizioni giuste è sicuramente più facile rendere al meglio >.

Espulso a Venezia, per la seconda volta in assoluto in trent’anni di carriera, coach Piero Bucchi ha confessato di non aver smaltito l’arrabbiatura, ma guarda avanti al prossimo impegno e ai prossimi obiettivi: < A Venezia abbiamo disputato una buona gara – ha dichiarato il coach -, una partita di grande volontà seppur in emergenza. Ultimamente siamo una squadra compatta e coesa e ho sempre buone sensazioni in allenamento. Al di là di chi va in campo abbiamo una faccia positiva. Ho voluto ringraziare pubblicamente di fronte ai compagni giocatori come Devecchi, Chessa, Gandini e Raspino per il loro sacrificio, stanno interpretando benissimo il ruolo, non è semplice allenarsi senza sapere quando e quanto si potrà giocare. Ho un grande gruppo, è chiaramente impossibile farli giocare tutti, ma a rotazione vengono chiamati in causa >.

< Da dopo la sosta ribadisco che siamo un altro tipo di squadra, indipendentemente dalla vittoria o dalla sconfitta. Siamo in un momento di fiducia, affrontiamo Brescia con la giusta determinazione per iniziare nel modo migliore il 2023. Infermeria? Jamal (Jones) ha ripreso ad allenarsi, Gentile sta cercando di aumentare i carichi e vedremo se ci sarà. Treier ha ripreso, deve convivere col dolore ma dovrebbe farcela per la partita. Le chiavi della sfida? hanno dei lunghi molto mobili, perciò sarà determinante la lotta a rimbalzo, ma anche la difesa sul perimetro, perchè Brescia ha nel roster delle guardie molto pericolose. Dovremo tenere l’uno contro uno e sarà un punto fondamentale per la partita. Che campionato stiamo vedendo? Sicuramente un torneo equilibrato, credo anche di livello superiore all’anno scorso, ci sono tante buone squadre, nessuna partita è scontata, ci possono sempre essere sorprese. Iniziamo il 2023 senza fare programmi, preferisco guardare partita dopo partita, considerati i fattori contingenti come gli infortuni che possono cambiare le carte in tavola e condizionare. Abbiamo visto tutti cosa ci è capitato. Facciamo un passo alla volta, concentriamoci gara per gara con l’obiettivo di proseguire il processo di crescita >.

Aldo Gallizzi

 

La videointervista a coach Piero Bucchi realizzata da Ico Ribichesu

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