Io mi difendo, con la conoscenza e con la prudenza

Parte la campagna di sensibilizzazione della Polizia locale di Sassari contro le truffe agli anziani. Il video

Il comandante Gianni Serra presenta il progetto

Sassari. Solo nel 2019 in tutta Italia i reati di truffa sono stati 132 mila. Un numero pesante, che fa capire l’importanza di una efficace campagna di contrasto al fenomeno in particolare se le vittime sono persone con più di 65 anni. La Polizia locale di Sassari ha così messo a punto un progetto di sensibilizzazione, “Io mi difendo, con la conoscenza e con la prudenza”, con l’obiettivo di aiutare gli anziani a non cadere facili preda dei truffatori. «Lo scopo è prima di tutto mettere in guardia le potenziali vittime di questo reato, che spesso appartengono a una fascia di età che più spesso dà fiducia a persone scaltre e senza scrupoli. E per farlo abbiamo pensato che fosse necessario andare nei luoghi che più spesso frequentano», ha spiegato il comandante della Polizia locale Gianni Serra, in occasione del primo incontro, che si è svolto martedì mattina nel santuario di San Pietro di Silki.

«La truffa è un reato odioso perché, oltre al danno, la persona è sopraffatta dal senso di colpa per essere stata vittima di un raggiro». Ed ecco allora le presentazioni organizzate dal Comando in diverse parrocchie cittadine. Al termine della funzione religiosa gli agenti saliranno sul pulpito e spiegheranno ai presenti alcuni semplici accorgimenti per evitare di essere truffati. Saranno inoltre distribuite brochure informative. Il progetto gode del finanziamento del Ministero dell’Interno.

Il percorso di sensibilizzazione è partito da San Pietro in Silki perché durante il Mese mariano la chiesa è frequentata anche da fedeli di altre parrocchie. Nelle prossime settimane gli agenti del Comando saranno anche il 27 maggio alle 19 nella chiesa di San Paolo, il 10 giugno alle 19.30 a Mater Ecclesiae e il 14 giugno alle 19 al Cuore Immacolato. Ma non solo: dopo questa prima fase, la Polizia locale organizzerà altri incontri nelle sedi di associazioni, comunità e altre realtà territoriali che operano con gli anziani. Intanto, già in questi giorni, le brochure create per il progetto dal Comando sono distribuite nelle tre stazioni mobili cittadine. Nel materiale informativo, di facile lettura e che indica i numeri di emergenza da contattare per chiedere aiuto e un indirizzo mail, ci sono consigli molto pratici: mai dare soldi a sconosciuti che dicono di essere funzionari di Enti pubblici o privati; non aprire a persone che non si conoscono e controllare sempre dallo spioncino. Usare sempre la catenella della porta se si devono ricevere pacchi o firmare documenti; bisogna fare particolare attenzione nelle vendite porta a porta ed evitarle quanto possibile. Se inavvertitamente si apre la porta a uno sconosciuto e ci si sente a disagio, meglio non perdere la calma e invitare l’estraneo a uscire, aprendo la porta e ripetendo l’invito a voce più alta, in modo che i vicini possano sentire e venire in aiuto. E poi le truffe classiche: lo specchietto rotto o i falsi volontari che chiedono un contributo.

Un problema molto grave, e sul quale il Comando pone l’attenzione, è che il truffatore è normalmente una persona furba, che sa conquistare la fiducia della vittima, per tradirla poi a proprio vantaggio. Sfrutta il momento in cui la persona magari è distratta e agisce spesso all’uscita da una banca o da un ufficio postale.

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