Palazzo Ducale, il gruppo del M5s resta in maggioranza
Murru: ««Siamo persone serie, corrette, responsabili e che mettono la faccia. Confermiamo il nostro appoggio al sindaco Nanni Campus»

Sassari. A Palazzo Ducale non c’è nessun rischio di crisi della Giunta Campus con il commissariamento dell’Amministrazione comunale. Parola del gruppo consiliare del M5s, che questa mattina nella sala commissioni in municipio ha incontrato gli organi di informazione. «In questi giorni, in particolare da domenica, abbiamo letto sui giornali e sui social di indiscrezioni che non corrispondono alla realtà, di ultimatum a lasciare la maggioranza in Consiglio comunale – ha esordito Maurilio Murru, presidente dell’Assemblea Civica, affiancato dall’assessora Laura Useri e dai consiglieri Federico Sias e Patrizia Zallu –. Nel dicembre del 2020 il M5s ha sottoscritto un accordo programmatico con la coalizione civica del sindaco Nanni Campus, esattamente come fatto a livello nazionale nei governi Conte I con la Lega, e Conte II con il Pd e poi con Draghi nel 2021. Quell’accordo qui al Comune fu sottoscritto dal M5s nazionale e dal nostro coordinatore regionale (ovvero il senatore Ettore Licheri, ma Murru non fa il nome, ndr)».
E fu proprio Licheri a dichiarare allora alla stampa che per Sassari si trattava di una «decisione giusta e responsabile», che era un «tentativo di liberare la città da logiche vecchie». E poi: «Noi appoggiamo solo coalizioni civiche, se restano lontane Forza Italia e Lega», «Sono i problemi dei cittadini a condizionare la politica».
«Queste dichiarazioni furono rilasciate al momento della sottoscrizione del nostro accordo programmatico – ha proseguito Murru –. Cosa è cambiato nel governo della città senza che ce ne siamo accorti? Sono entrati i paritti del centrodestra? Perché dobbiamo togliere fiducia a sindaco? Questa situazione non confligge con le dinamiche regionali. Diversamente dovremmo chiedere lo scioglimento di tutte le amministrazioni che vedono il Pd contrapposto al M5s». Insomma, in questi tre anni non è cambiato niente. Adesso il gruppo pentastellato a Palazzo Ducale continua nella sua azione di governo della città insieme al sindaco Nanni Campus, perché «siamo persone serie, corrette, responsabili e che mettono la faccia. Il M5s conferma il suo appoggio al sindaco di Sassari», ha ribadito Murru.

Insomma, che nel M5s sassarese sia in corso una contrapposizione tra chi da una parte (Licheri) vuole un allineamento con il campo largo regionale che vede la pentastellata Alessandra Todde candidata alla presidente della Regione con il sostegno del Pd e delle altre forze di centrosinistra e chi dall’altra (il gruppo consiliare) vuole proseguire l’esperienza a sostegno del sindaco Campus non corrisponde al vero.
«Siamo quelli che con grande senso di responsabilità hanno evitato che Sassari venisse commissariata in piena pandemia – ha ripreso Maurilio Murru –. Noi non abbiamo vinto le elezioni. Ma ci siamo accorti che i nostri programmi in gran parte collimavano con quelli della coalizione civica. I problemi non si risolvono con i video. Tanti cittadini ci hanno chiamato in lacrime dicendoci che la città non può essere consegnata al commissario». E allora l’ultimatum dato dalla dirigenza grillina? «Non abbiamo ricevuto nessun tipo di ultimatum. E poi bisogna dare giustificazioni credibili. Dire che usciamo dalla maggioranza se la giornata è nuvolosa… non funziona così». Con Licheri non c’è stato alcuno scambio di vedute. Nessuno si è fatto vivo con il gruppo consiliare, ha insistito Murru.
La crisi, quindi, non c’è e il sindaco Nanni Campus può andare avanti, non deve temere che la maggioranza non esista più ed essere politicamente costretto a dimettersi. I numeri sono garantiti. Ma in realtà anche senza i grillini (sempre che restino tali) lo erano, 18 per i civici a 17 (tutte le opposizioni, più i tre attuali pentastellati, anche se il presidente non partecipa alle votazioni, ma solo per prassi), con il grande problema, ovviamente, di dover garantire sempre la presenza di tutti. Meglio non sfidare la sorte.
L.F.
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