Partito dei Sardi: da Sassari cambiamo la Sardegna

Paolo Maninchedda: «Non vogliamo politici che passeggiano in piazza d’Italia». Tra i temi, l’emergenza abitativa e i collegamenti. Presentata la lista dei candidati

PdsPresLista2Sassari. Anas, Abbanoa, Agenzia delle Entrate. Il Partito dei Sardi il prossimo 25 maggio confermerà anche a Sassari l’alleanza con gli altri partiti della coalizione dei centrosinistra che governa la Regione. «In due mesi con Paolo Maninchedda assessore siamo riusciti ad occuparci dei problemi della nostra Isola, con temi caldi che interessano la quotidianità dei cittadini. Adesso occorre essere incisivi a Sassari», ha esordito Ottavio Sanna, coordinatore provinciale del partito, che, sabato scorso nel salone parrocchiale di San Paolo in via Besta, ha introdotto l’incontro con il presidente ed assessore regionale dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, con il segretario Franciscu Sedda e con il candidato sindaco del centrosinistra Nicola Sanna, presente il consigliere regionale Piermario Manca ed i candidati al Consiglio comunale.

«Questa è una campagna elettorale importantissima. Puntiamo a costruire lo stato sardo, questo il nostro obiettivo. Alle Regionali abbiamo preso quasi il 3,5 per cento: è tanto per un partito che aveva appena tre mesi di vita. Adesso dobbiamo osare di più. La nostra è una coalizione di centrosinistra e sovranista, che porta avanti un’idea di popolo e di cittadinanza, in questo caso sassarese, che si riappropria della sua città e dell’area vasta. Pensiamo anche oltre: oggi vedendo il centro storico di Sassari si capisce quanto sia vicina la costruzione di una città europea», ha detto Sedda, che ha ricordato che il principale obiettivo dei sovranisti al governo è quello di ottenere il prima possibile l’Agenzia sarda delle Entrate, affinché la Sardegna possa provvedere con le proprie forze ai fabbisogni dei cittadini.

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L’intervento di Paolo Maninchedda

Tra i temi caldi delle elezioni comunali c’è anche quello della garanzia di un’abitazione alle persone che vivono in una condizione di svantaggio, tramite, per esempio, l’housing sociale. Ma ci sono anche i problemi delle borgate nelle aree costiere, con il futuro nel turismo e nel sistema agroalimentare. E il mondo dei giovani. A Sassari esistono molte società sportive ma serve anche una città che dialoghi con l’Europa: occorre aprire subito uno sportello per la programmazione europea rivolta ai giovani laureati.

«La nostra partecipazione amministrativa va nella direzione che abbiamo sempre dichiarato. La Sardegna così com’è non ci garba», ha detto Paolo Maninchedda, che ha ricordato che prima di occuparsi di politica in Regione ha insegnato all’Universitù di Sassari tenendo lezioni proprio nel salone parrocchiale di San Paolo. «Si parte dai comuni e si cambia un intero ceto dirigente. Pensiamo all’alluvione a Olbia ed a come i sardi sono intervenuti, non come Stato, rimasto assente. Il commissario per l’emergenza non è mai stato nominato. Su circa 32 milioni di euro 20 sono stati messi da noi», ha proseguito. Sull’Anas l’assessore è stato un fiume in piena. «Ogni volta che agisce da sola a ogni km fatto ne corrisponde uno non fatto. Quando la Regione Sardegna ha gestito, realizzandola, la Sassari-Olbia, sono andati in gara 11 lotti delle strada in due anni. Appena è scaduto il regime commissariale il quinto lotto si è bloccato». Poi ci sono gli altri temi. «Non parliamo di Area, l’ex Iacp. Nelle aree urbane abbiamo problemi. A Sassari c’è un rapporto dell’1,67 per cento di case assegnate: su 800 persone che hanno diritto ad una casa a canone agevolato, ne sono assegnate 15! Proviamo nella prossima consiliatura ad esaurire la graduatoria. Non ci servono politici che passeggiano in piazza d’Italia ma amministratori che lavorano. E mi auguro che la nuova generazione di amministratori abbia uno spirito pragmatico. La classe dirigente sarda è molto vanitosa: io invece, che sono filologo, oggi mi occupo di rubinetti e fogne. E aumento la coscienza dei sardi». Infine la 131. «Con 300 milioni di euro possiamo sistemare tutti gli incroci a raso da Macomer in su».

I candidati: Vanna Silanos (capolista), Maria Grazia Vacca, Graziella Pala, Gianluca Petretto, Lello Masia, Pietro Serra, Sara Barbati, Sara Sassu, Marcella Sanna, Raffaele Pes, Giovanni Antonio Uzzau, Salvatore Salariu, Emanuela Piera Annunziata Masia, Gabriela Fois, Giovanni Battista Manai, Marco Sanna (giornalista di Cinquestelle Sardegna e negli anni ‘90 ideatore insieme a Maurizio Sanna della famosa rubrica “Aspirina”), Gian Carlo Serra (consigliere comunale uscente, eletto con l’Uds e poi passato al gruppo dell’Upc), Luca Mattola, Antonio Giuseppe Dettori, Gavino Pinna noto “Pinna Solinas”, Giuseppe Nicola Murineddu, Giovanni Battista Sanna, Mauro Nipponi, Tonino Ortu, Sonia Solinas, Paola Pudda, Nando Nocco, Alessandra Carminio.

Luca Foddai

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