Nicola Sanna: noi la nuova Sassari
«Non abbiamo bisogno di padrini in Regione». Ufficializzato l’accordo con Gianni Carbini e Monica Spanedda. Sabato prossimo il ballottaggio alle primarie per la scelta del candidato sindaco per il centrosinistra
Sassari. «Avete qui davanti la nuova Sassari: rinnovamento, energie forti e persone che hanno dato tanto impegno in questi anni alla città. Come nelle famiglie arriva il momento in cui il patriarca debba farsi da parte. O nelle imprese quando l’amministratore delegato finisce il suo ciclo. È un fatto fisiologico, non c’è da sorprendersi». Esordisce così Nicola Sanna, che domenica scorsa, al primo turno delle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra, ha ottenuto il 24,8 per cento, 2641 voti, che gli consentiranno, sabato prossimo, di sfidare, al ballottaggio, Angela Mameli, la più votata (ma con un vantaggio meno ampio rispetto alle attese), con il 28 per cento. Sanna si presenta al secondo turno più forte che nel primo (in politica 1+1 non significa però necessariamente due, come si sa). Martedì mattina nella sede elettorale di piazza Nazario Sauro è il momento di una inedita conferenza stampa a tre: a fianco di Nicola Sanna ci sono altri due ormai ex candidati, Gianni Carbini, terzo domenica scorsa, con 2446 voti (22,9 per cento), e Monica Spanedda (1668 voti, pari al 15,6 per cento). Sosterranno Sanna sabato prossimo.
«Bisogna rinnovare la classe dirigente e non è una sorpresa ritrovarci tutti e tre insieme. Non c’è nessuna battaglia di potere, ma c’è la voglia di portare al governo della città nuove energie e tanta professionalità. Non abbiamo bisogno di padrini in Regione, ma di parlare di progetti dei cittadini », ha aggiunto Nicola Sanna, già assessore alla Programmazione, al Bilancio ed alle Politiche Abitative nella Giunta Ganau, in cui erano presenti anche Gianni Carbini (Attività Produttive ed Edilizia Privata) e Monica Spanedda (Politiche Ambientali). «Ci troviamo in un luogo che simbolicamente unisce noi tre nella logica di fare nascere un centro commerciale naturale a Sassari, con strade inondate di luce e di gente. Rivedremo la Ztl, con un progetto che faccia rinascere il centro della città e lo faremo con un tavolo permanente e continuo, portando idee innovative, che conquistino e attivino i cittadini», ha aggiunto Sanna, che ha poi ricordato che sarà possibile attingere ad un nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei.
Adesso però è il momento di prepararsi al meglio al ballottaggio. «In questi giorni saremo impegnatissimi nel ricontattare tutte le persone che hanno partecipato al primo turno di domenica. La fatica non si conclude con la semifinale di sabato, perché la finale vera sarà in maggio», ha proseguito Sanna.
«Questo è un bel momento, che conferma che lo strumento delle primarie porta sicuramente al cambiamento. Non è un caso che si sia cercato di evitarle, con il falso problema dell’unità, della sintesi e delle divisioni. Il fatto che siamo qua insieme significa che le primarie sono uno strumento positivo, vissuto per quello che è: come confronto sui programmi, con i cittadini», ha detto Gianni Carbini. «È stato naturale ritrovarci, anche perché non è stato chiesto il permesso a nessuno. Ieri ci siamo incontrati e abbiamo parlato anche di programmi. Porteremo avanti una semplificazione delle norme comunali sull’edilizia, importante anche per il centro storico, ed aiuterebbe la ripresa economica; e nel sociale ci sarebbe una ricaduta immediata. Aggiungo un rapporto più stretto con le associazioni di volontariato. E la Ztl: c’è un progetto chiaro per il futuro ma ci sono anche problemi nell’immediato, da affrontare con un confronto aperto da pregiudizi per superare le difficoltà, in senso costruttivo. È necessaria anche una revisione immediata della legge sul commercio: la Regione si deve riappropriare delle proprie competenze, rispondendo a necessità che la Giunta cappellacci ha fatto finta di non accorgersi».
«Domenica subito dopo lo spoglio è stata immediata una riflessione. Chi saranno i nostri compagni di viaggio? Naturale e semplice la risposta: non potevano che essere coloro che con forza come noi hanno creduto nel cambiamento. Siamo stati tutti e tre promotori di una nuova politica, abbiamo avuto il coraggio di metterci la faccia. Con coraggio abbiamo deciso di fare una sintesi insieme, di programmi che risultavano non essere dissimili», ha aggiunto Monica Spanedda. «Ho parlato di sostenibilità ambientale, economica, sociale ed amministrativa. Quale metodo deve caratterizzare la nostra politica? Ovviamente quello della trasparenza. Sulla Ztl dico che preferisco riprendere a chiamarla Area Blu. Basta con l’idea dei limiti, perché ztl. evoca pensieri diversi. Poi c’è il tema della sostenibilità amministrativa: il Comune non risulta amico dei cittadini. E allora è necessaria una semplificazione normativa edilizia ed amministrativa in generale».
Infine un riferimento ai nove anni di Amministrazione Ganau. Il primo cittadino esprime una sintesi di diverse istanze e sensibilità. «Come in tutte le esperienze c’è un momento in cui si fa sintesi. E nel nostro caso è il compito del sindaco. In questi anni abbiamo sofferto di un atteggiamento troppo dirigistico. Solo nella Settimana strategica abbiamo assistito ad un dialogo. Adesso c’è la necessità che si guardi avanti con spirito diverso», ha concluso Nicola Sanna. «Serve un rinnovamento nella continuità. Il precedente sindaco non è stato scelto con le primarie. Quello nuovo sì. E questo è già un forte elemento di innovazione».