Vigilia della Faradda con il Gremio dei Viandanti
Quest’anno la Festa Maggiore è caduta il 13 agosto. Al mattino la cerimonia dell’Intregu, in serata la processione con Nostra Signora del Buon Cammino
Sassari. Il Gremio dei Viandanti tradizionalmente celebra la propria Festa Maggiore e la patrona Nostra Signora del Buon Cammino la seconda domenica di agosto. Quest’anno la ricorrenza è caduta nel giorno che precede la Faradda. Un evento quindi particolarmente sentito e carico di una doppia valenza.
Al mattino, nella chiesa di Sant’Agostino, dove il gremio ha la cappella, al termine della messa solenne presieduta dall’arcivescovo monsignor Gian Franco Saba, concelebrante anche il parroco padre Paolo Pigozzi, è stato rinnovato il solenne rito dell’Intregu, con il passaggio della bandiera dall’obriere uscente Leonardo Toschi Pilo al nuovo obriere maggiore Alessandro Usai. Il nuovo obriere di candeliere, sorteggiato lo scorso 11 giugno in occasione della Festa Minore del gremio nel giorno del Corpus Domini, è invece Cristian Zedda, segretario dell’antico sodalizio. I canti sono stati eseguiti dal Coro Polifonico Turritano diretto da Laura Lambroni. Hanno assistito alla celebrazione il sindaco Nanni Campus, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru e gli assessori comunali Laura Useri e Carlo Sardara. L’arcivescovo Saba ha inoltre donato il messaggio che contiene le linee pastorali della Diocesi al gremiante decano Edoardo Toschi Pilo e al nuovo obriere maggiore Alessandro Usai.
In serata la processione ha attraversato le vie del centro cittadino, con il simulacro di Nostra Signora del Buon Cammino accompagnato dai gremi, presenti l’Arciconfraternita del Gonfalone sotto l’invocazione della Santa Croce, la Confraternita dei Santi Misteri e per la prima volta i rappresentanti dell’Arciconfraternita della Santissima Vergine d’Itria di Cagliari. L’accompagnamento musicale è stato curato dal Corpo Bandistico Luigi Canepa.
La partecipazione al pontificale del mattino e alla processione della sera ha garantito ai fedeli l’indulgenza plenaria concessa da Papa Francesco ai fedeli presenti.
Il Gremio dei Viandanti. Lo statuto dei Gremio risale al 30 giugno 1633 e fu compilato dal notaio regio Gavino Tolo, che stipulò l’atto di passaggio dalla Confraria de Itria alla Confraria de los Biandantes, sancendo gli accordi tra i padri agostiniani e 169 viandanti in rappresentanza dell’intera categoria, che ricopriva un ruolo influente nell’economia della città. Il sodalizio quindi ha appena compiuto 390 anni. È parere pressoché unanime degli storici che quell’atto del 1633 sia stato solo uno stratagemma per la soluzione di alcuni problemi che in precedenza avevano caratterizzato il rapporto tra l’importante Confraria de Itria e i canonici di Sant’Agostino. In questa occasione, per la prima volta i Viandanti si presentano autonomi dall’altra categoria di trasportatori, i Carradori (che hanno avuto sede nella chiesa del Carmelo e come patrona la Madonna di Bonaria), che utilizzavano un vessillo bianco condividendo però la foggia della divisa, con la cappa di Nostra Signora d’Itria e la cintura di Santa Monica. I Carradori rimarranno gli unici obbligati allo scioglimento del voto del 14 agosto. I due mestieri si differenziavano per il fatto che i Viandanti trasportavano merci proprie nei centri minori dell’isola, mentre i carradori si occupavano dei trasporti locali per conto terzi.
Alla Discesa del 14 agosto il candeliere del Gremio dei Viandanti, di colore marrone tendente al rosso, è il sesto nell’ordine di sfilata da piazza Castello. Nel 1941 il Comitato Provinciale per le arti popolari stabilì che partecipasse alla Faradda con l’antico cero dei Carradori, scomparsi per debiti insoluti. Esiste un secondo candeliere, realizzato nel 1978 e decorato dalla pittrice Liliana Cano, che viene portato alla Discesa ad anni alterni con quello storico.