Una raccolta firme contro la pista ciclabile in via Diaz

La promuove un gruppo di residenti ed è rivolta al sindaco Nicola Sanna. Su 128 parcheggi ne andrebbero persi ben 68

 

 

ViaDiazSassari. Una raccolta firme per chiedere al sindaco Nicola Sanna di non fare passare la pista ciclabile in via Armando Diaz. È l’iniziativa di un gruppo di residenti che mettono in evidenza i disagi che subirebbero: su 128 parcheggi infatti ne andrebbero persi ben 68.

Una petizione contro la pista ciclabile in via Diaz. Da un paio giorni è partita la raccolta firme per chiedere al sindaco Nicola Sanna di ritornare sui suoi passi rivedendo così la decisione di spostare il percorso ciclopedonale nella strada parallela a viale Dante. Lo scorso 14 settembre infatti la giunta comunale ha approvato la variante progettuale, accogliendo le richieste di un consistente gruppo di cittadini che da mesi si opponeva alla pista nell’aiuola centrale di viale Dante. Adesso però si rischia di accendere una campagna contraria, seppure tardiva, alla nuova soluzione. Alcuni abitanti del quartiere di San Giuseppe stanno infatti promuovendo una nuova petizione popolare, stavolta contro la realizzazione della pista ciclabile in via Armando Diaz. Con una serie di motivazioni. Innanzitutto la scarsità di posti auto liberi, che si aggraverebbe con la perdita di ben 68 stalli sacrificati per la pista ciclabile e la trasformazione in parcheggi in parallelo dei rimanenti 60. L’alternativa è parcheggiare negli stalli blu a pagamento, ma i costi sarebbero non sopportabili per una famiglia media. Non sarebbe inoltre possibile usufruire di pass residenti perché il contratto tra il Comune e la Saba prevede al contrario di incrementare gli stalli a pagamento della zona.

Una soluzione potrebbe essere allora quella di utilizzare il parcheggio interrato di viale Dante, di proprietà comunale e attualmente gestito dall’Atp, prevedendo tariffe agevolate e non limitate agli orari notturni.

Ma ci sono anche altri punti che la petizione mette in evidenza. La pista ciclabile verrebbe inserita in un contesto inadatto per via delle numerose attività commerciali e professionali presenti che risentirebbero economicamente della mancanza di stalli per le auto. Infine, va considerato il danno ambientale e alla viabilità che deriva dai tentativi di trovare parcheggio, che non farebbero che aumentare il traffico.

È possibile firmare la petizione – ricordano i promotori – presso il supermercato Cobec, il circolo-bar che si trova di fronte e presso il calzolaio a fianco.

Di seguito il testo della petizione.

 

Alla C.A. del Sindaco di Sassari

I cittadini firmatari della petizione chiedono alle autorità preposte di revocare tutte le autorizzazioni e tutte le procedure amministrative finalizzate alla realizzazione di una pista ciclabile in via Armando Diaz a Sassari e le invitano gentilmente a riflettere sulle seguenti motivazioni:

–        Nel quartiere sono presenti diversi palazzi non forniti di posto auto interno e perciò il peso economico della operazione finirebbe per gravare sulle famiglie meno agiate che non dispongono di un proprio posto auto, essendo attualmente i posti auto liberi presenti in zona a malapena sufficienti.

–        Non è possibile fornire dei pass residenti per poter parcheggiare negli stalli a pagamento. Inoltre il contratto tra il Comune e la società SABA prevede di incrementare gli stalli a pagamento della zona con ulteriore riduzione dei parcheggi liberi anche nelle vie limitrofe a via Diaz.

–        La soluzione prospettataci di avvalerci dei parcheggi interrati a pagamento non è praticabile perché nella migliore delle ipotesi una famiglia della zona dovrebbe pagare 50 euro al mese e quindi 600 euro all’anno. Senza contare che molte famiglie abitano a 500 metri dal parcheggio e che l’uso notturno dello stesso non è da considerarsi opportuno.

–        La pista ciclabile verrebbe inserita in un contesto inadatto per via delle numerose attività commerciali e professionali ivi presenti che risentirebbero economicamente della mancanza di parcheggi, esattamente come è avvenuto nelle altre vie dove è stata realizzata la pista ciclabile.

–        Il danno ambientale e alla viabilità sarebbe ingente dal momento che tanti automobilisti nel tentativo di trovare parcheggio finirebbero per utilizzare l’automobile per un tempo maggiore, rendendo di fatto il quartiere impraticabile a causa del traffico.

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