Torres finisce il sogno

Ai rossoblù non basta dominare per 95 minuti il match, il muro del Benevento resiste e manda in archivio la splendida stagione dei sassaresi

Non sono bastati 95 minuti di dominio totale alla Torres per superare il muro del Benevento, con il portiere Paleari che ha salvato la sua porta con almeno 5 interventi clamorosi. I campani hanno speculato sul gol dell’andata, con una tattica difensivistica e ostruzionistica e in tutta onestà la Torres avrebbe meritato di più. Ma il calcio è anche questo e ora l’amarezza è il sentimento che prevale su tutto, sia fra i giocatori che fra i tifosi che, in oltre 6000 hanno incitato ininterrottamente i rossoblù.

Il colpo d’occhio al Vanni Sanna è quello delle occasioni migliori. La società ha distribuito 6200 magliette rossoblù e gli spalti sono un tutt’uno con la squadra. Troppo rischioso gettare nella mischia Fischnaller a causa del problema muscolare; l’attaccante altoatesino parte dalla panchina, al suo posto Diakitè con Greco che non cambia assetto e inserisce contemporaneamente anche Scotto, Ruocco e Mastinu. Sulla fascia sinistra Liviero è preferito a Zambataro. Nessuna sorpresa per il resto.

La Torres inizia forte e dopo due minuti Paleari compie un grande intervento deviando in angolo un destro a giro di Diakitè indirizzato all’angolino basso. Un attimo dopo la Torres colpisce prima la traversa con Scotto e poi il palo nella stessa azione, andando anche in gol al terzo tentativo ma in fuorigioco. Al 6′ ci prova Ruocco, ma la botta termina alta. I rossoblù sono indemoniati, trascinati dal caldissimo pubblico. Dopo la sfuriata iniziale la Torres attacca con più giudizio, mantenendo comunque sotto pressione la retroguardia campana. Dal canto loro gli ospiti, provano a guadagnare campo e a pungere con qualche contropiede poco convinto. Al 22′ ancora Paleari salva in angolo su perfetto colpo di testa di Diakitè. La partita è a senso unico, ma non si sblocca. I sassaresi sono molto carichi e Giorico, Idda e mister Greco finiscono nel taccuino degli ammoniti insieme a Talia e Viscardi. L’arbitro da l’impressione di non avere in mano le redini della partita e gli animi sono decisamente caldi. Al 39′ Scotto da posizione defilata calcia di sinistro ma la palla è innocua. La Torres rifiata mentre i campani sono disposti meglio in campo rispetto all’inizio e lasciano meno spazi soprattutto sulla fascia destra nella quale Zecca aveva dominato nei primi venti minuti. Al 45′ il sinistro dal limite di Mastinu non termina distante dal palo, mentre Paleari compie l’ennesimo miracolo sulla botta velenosa di Liviero, bravissimo a liberarsi e a calciare. E’ l’ultima opportunità del primo tempo che va così in archivio a reti inviolate.

Ad inizio ripresa la Torres ha subito un’opportunità con la punizione dal limite di Scotto ribattuta dalla barriera. I fischi dell’arbitro penalizzano oltremodo la squadra di casa, i giocatori del Benevento ne approfittano con mestiere e una buona dose di ostruzionismo. La frenesia incomincia ad impadronirsi dei rossoblù. Al 52′ Liviero calcia dal limite e la palla è deviata in corner da un difensore. La partita ora è bloccata e il nervosismo soprattutto sugli spalti inizia a serpeggiare. La manovra rossoblù è meno fluida ed è una fase nella quale ci si affida più che altro a lanci lunghi per le sponde di Diakitè e le incursioni di Zecca e Ruocco. Al 74′ va in gol Diakitè ma ancora una volta l’arbitro annulla, per una probabile carica di Zecca su un avversario. La Torres opera il massimo sforzo con grande generosità. Ad un quarto d’ora dalla fine Greco inserisce Goglino per Scotto. Al 78′ l’episodio che potrebbe risultare chiave: l’arbitro espelle Zecca con un rosso diretto per un fallo su un avversario che ai più è sembrato un fallo di gioco che al massimo avrebbe meritato un giallo. Cinque minuti dopo però la parità viene ristabilita per il rosso al neo entrato Bolsius. Gli animi sono bollenti e la colpa è in un gran parte del direttore di gara. Il finale è un arrembaggio. Vengono concessi solo 5 minuti di recupero, davvero troppo pochi per il tempo perso in campo. Al 94′ Diakitè sfiora l’incrocio di testa. All’ultimo respiro un episodio che farà discutere: un giocatore rossoblù termina a terra in area, l’arbitro inizialmente sembra indicare il dischetto, poi il invece come se niente fosse fa proseguire il gioco, fra lo stupore e l’ira dei giocatori e di tutto lo stadio. E’ l’ultima emozione della partita, dei play off e dello splendido campionato della Torres che si chiude nel modo più ingiusto e amaro possibile, tra la festa e gli sfottò decisamente fuori luogo di alcuni giocatori campani, Perlingeri su tutti che lascia il campo a braccia alzate rivolgendo un sorriso di scherno alla tribuna. La sportività e la classe non sono di casa e probabilmente mai lo saranno.

 

Torres – Benevento 0-0

Torres: Zaccagno, Antonelli, Giorico, Dametto, Idda, Liviero, Zecca, Mastinu (82′ Kujabi), Scotto (76′ Goglino), Diakitè, Ruocco. A disposizione: Garau, Nunziatini, Masala, Lora, Rosi, Cester, Fabriani, Siniega, Sanat, Zambataro, Petriccione, Fischnaller. All. Alfonso Greco

Benevento: Paleari, Improta (80′ Meccariello), Simonetti, Berra, Viscardi, Nardi, Perlingeri (63′ Starita), Talia 880′ Razzi), Lanini (72′ Ferrante), Capellini, Ciciretti (63′ Bolsius). A disposizione: Manfredini, Benedetti, Masciangelo, Meccariello, Karic, Kubica, Marotta, Ciano, Agazzi, Rillo, Terranova, Carfora. All. Gaetano Auteri

Arbitro: Simone Galipò (Firenze)

Assistenti: Munerati (Rovigo), Linari (Firenze), Ancora (Roma)

Ammoniti: Giorico, Talia, Viscardi, Idda, Greco, Nardi, Simonetti

Espulsi: 78′ Zecca, 83′ Bolsius

Aldo Gallizzi

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