Primarie sindaco Sassari, ecco Angela Mameli
Ci sarebbe l’appoggio della parte maggioritaria del Partito Democratico (Lai, Spissu, Giagu e Ganau; sì anche da Salvatore Demontis). Attilio Mastino dice invece no all’ipotesi candidatura sollecitata dagli alleati del Pd

Sassari. A poco più di 24 ore dalla chiusura del termine (a meno che non si decida una proroga di due giorni) per la raccolta delle firme (almeno 1000) per poter partecipare alle Primarie per la scelta del sindaco nel Pd sassarese sembra farsi strada un nome finalmente condiviso da più componenti. La quadratura del cerchio sembra essere stata trovata su Angela Mameli. Difficile però capire se la situazione si sia davvero sbloccata ed in quali termini. L’impressione è che già da martedì sera sia in corso un grande lavoro intorno all’assessore alle Politiche Culturali della prima Giunta Ganau. In realtà le opzioni inizialmente sembrava fossero due: Massimo Sechi, preside del Liceo Azuni, consigliere comunale e presidente della Commissione Finanze, e, appunto, Angela Mameli. Sarebbe stato Salvatore Demontis a sbloccare l’impasse, facendo il nome della seconda (che sarebbe stato comunque proposto da Ganau) e garantendo, in caso di scelta condivisa, il sostegno del suo gruppo. Nessuno si aspetta in realtà che gli altri candidati si ritirino. Rimarrebbero Gianni Carbini e Nicola Sanna, oltre ad Alessandra Giudici, che avrebbe anche lei superato quota mille nella raccolta delle firme e che correrebbe al di fuori delle componenti. Su Angela Mameli convergerebbero i gruppi vicini a Giacomo Spissu (mercoledì a Cagliari), Silvio Lai, Giovanni Giagu (che ancora in mattinata avrebbe però detto di non avere ancora deciso) e, come detto, di Salvatore Demontis. Quest’ultimo, che sembrava fino all’altro giorno ad un passo dal dire sì a Nicola Sanna, si è invece smarcato da quelle logiche correntizie ormai superate (il legame comune “soriano” con Luigi Lotto, del resto giù messo in crisi durante la recente campagna elettorale per le Regionali) che per alcuni potevano essere recuperate.
Che comunque Angela Mameli possa essere la candidata della maggioranza del Pd pare confermato dall’indiscrezione che lo stesso Gianfranco Ganau approvi l’operazione. E sarebbe un sostegno non più da sindaco ma da (ancora potenziale) presidente del Consiglio regionale (giovedì è prevista l’elezione).
A questo punto rimane da capire cosa faranno Monica Spanedda (che proprio mercoledì ha superato quota mille firme) e Dolores Lai, nel caso in cui Angela Mameli diventi davvero la candidata ufficiale dell’area maggioritaria del partito. La prima, che in realtà non ha formalmente ufficializzato la candidatura, è legata da un solido vincolo di amicizia e stima alla stessa Mameli e sarebbe ancora in pista con la raccolta delle firme; la seconda non avrebbe altra scelta che ritirarsi ed appoggiare Angela Mameli, anche per non sovrapporsi elettoralmente (entrambe sono esponenti dello stesso gruppo, che fa riferimento a Silvio Lai). Candidato, anzi, autocandidato, è anche Stefano Perrone.
È infine caduta l’ipotesi di candidatura unitaria caldeggiata dagli alleati del Pd, che puntavano sul nome del rettore Attilio Mastino, che avrebbe declinato esplicitamente la richiesta. In questo momento sarebbe, nuovamente, come già avvenuto una decina di giorni fa, una soluzione formalmente “di parte” e quindi da lui non accettabile.