Una nuova area per il campus universitario
A Sassari primo incontro tra Ersu, Comune e Università
Sassari. Si è svolto venerdì scorso nella sede dell’Ersu di via Coppino un incontro sul futuro del progetto di campus universitario a Sassari. Presenti all’assemblea, promossa dall’Ersu, una delegazione del Comune e dell’Università di Sassari capeggiate rispettivamente dal vicesindaco Gavino Zirattu e dal rettore Attilio Mastino.
In oltre due ore di discussione è emersa dai rappresentanti delle tre istituzioni la volontà univoca e concreta di unire energie, competenze e volontà politiche per riuscire a concretizzare la messa in opera della struttura di interesse pubblico che darebbe un fondamentale sostegno agli studenti meritevoli ma privi di mezzi dell’ateneo sassarese.
Nei giorni scorsi il Consiglio d’amministrazione dell’Ersu di Sassari aveva attivato un’azione di dialogo con il Comune e l’Università mirata a condividere scelte e procedure da attivare tempestivamente per concretizzare la realizzazione del campus, nel rispetto del programma approvato dal Cipe e dei parametri imposti dal decreto ministeriale 27 del 2011, che stabilisce le linee guida relative ai parametri tecnici necessari per non perdere il finanziamento.
Sono questi infatti i nodi più intricati da sciogliere sui quali Ersu, Università e Comune dovranno lavorare nei prossimi giorni. Dopo il giudizio di fattibilità espresso dagli uffici tecnici sulla richiesta di variante urbanistica, presentata nel dicembre scorso, l’Ersu aveva ben sperato di poter realizzare il progetto nell’area delle ex semolerie Azzena poi bocciato però in Commissione urbanistica. Ad oggi, sebbene inserita nell’ordine del giorno delle ultime due sedute, la richiesta di convocazione del Consiglio comunale, presentata da diversi consiglieri, per la discussione sulla variante non è stata ancora dibattuta. La posizione dell’Ersu al riguardo è emersa chiaramente nel dibattito. «Anche senza un no o un si ufficiali è necessario andare avanti, se il progetto negli ex Mulini Azzena non è più fattibile», ha detto il presidente dell’Ersu Gianni Poggiu. «È necessario trovare una nuova area, per questo chiediamo la vostra collaborazione. Attiveremo al più presto le procedure necessarie per pubblicare un nuovo avviso pubblico per l’individuazione dell’area, non deve vincere la decisione di non decidere. Pensiamo inoltre di nominare una commissione tecnica con l’incaricio di vagliare le nuove offerte». È intervenuto a questo proposito il rettore Mastino: «Bisognerebbe capire dal Comune se al momento ci sono aree a Sassari, con le caratteristiche richieste per il campus, subito cantierabili». Su questa parte tecnica della discussione ha spiegato l’ingegner Giampiero Uneddu, consigliere comunale: «In questa fase il nuovo Puc non è stato ancora pubblicato e convive con il vecchio Prg. Questo rende difficilissimo che ci sia un’area conforme. Di fatto il programma integrato rende sostanzialmente idonee tutte le aree, per qualunque area si potrebbe procedere alla variante. Insomma la scelta va fatta nell’esclusivo interesse dei contenuti».
«Nel nostro piano urbanistico – è intervenuto il consigliere comunale Pierpaolo Panu – avremmo dovuto prevedere l’area per il campus dice, ma questo non è avvenuto e siccome per ogni nuova area individuata si dovrebbe procedere con una variante. A questo punto assumo come prioritaria questa problematica: è possibile avviare una nuova pratica nei tempi del finanziamento? Se la risposta è no forse per non rischiare di perdere le risorse dovremmo optare sulle ex semolerie. Non possiamo permetterci di perdere l’occasione di realizzare questa importante opera». Ma su questa affermazione è arrivata la dura replica del rappresentante degli studenti Ersu, Antonio Puddu: «Noi alle ex Semolerie non vogliamo andare»; e del presidente della Commissione urbanistica Gianpaolo Mameli: «Sulle ex Semolerie la decisione è già stata presa con la mozione di Sel».
Ricordando che il termine fissato dal Cipe per non perdere i finanziamenti scade il 30 giugno prossimo, è intervenuto nel dibattito il presidente Poggiu: «Abbiamo già formalizzato una richiesta di proroga del cronoprogramma per i fondi Cipe che se otterrà risposta positiva ci consentirà di lavorare con i tempi necessari».
Secondo il consigliere Ersu, rappresentante dell’Università, Ciriaco Carru, «comunque si decida di proseguire è importante ricordare che nei mesi appena trascorsi è mancata in questo dibattito la volontà esplicita del Consiglio comunale, serve un atto ufficiale che determini un si o un no alla richiesta di variante». Su questo argomento si è pronunciato anche il rettore: «È fondamentale ora il passaggio conclusivo in Consiglio comunale, se dovessero approvare il progetto alle ex Semolerie noi non ci opporremo. L’obiettivo più importante è quello di non sprecare l’occasione di realizzare questa importante opera. L’ Università di Sassari ha l’assoluta necessità di presentare nella sua offerta un pacchetto che metta insieme formazione e servizi e la realizzazione del campus è fondamentale per questo scopo. In passato abbiamo proposto all’Ersu per la realizzazione del campus lo spazio dell’ex Brefotrofio. Attualmente stiamo dialogando con l’azienda ospedaliera perché quest’area possa essere annessa alla cittadella sanitaria in fase di realizzazione. L’idea è quella di cederla in comodato d’uso con la possibilità di avere degli spazi per l’università una volta restaurato l’edificio. Ma siamo ancora aperti ad un eventuale dialogo con L’Ersu su quest’area o su altre aree di proprietà dell’Università. Siamo al vostro fianco».
Martedì il Consiglio comunale si pronuncerà definitivamente sulla variante per le ex Semolerie in assenza di “colpi di scena”. L’Ersu attiverà quindi le procedure per un secondo avviso pubblico che individui una nuova area dove realizzare il campus.