Consegnate le onorificenze al merito e tre medaglie d’onore ai familiari di deportati e internati nei lager nazisti. A Roma la Brigata Sassari in via dei Fori imperiali
Anche a Sassari questa mattina è stata celebrata la Festa della Repubblica, nel 77esimo anniversario della fondazione. Nel cortile del Palazzo della Provincia in piazza d’Italia la prefetta di Sassari Paola Dessì ha presieduto la cerimonia, aperta con l’alzabandiera insieme al comandante della Brigata Sassari, il generale Giuseppe Bossa. La stessa rappresentante del Governo ha letto il messaggio ai prefetti del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Rivolgo il mio saluto a quanti, ricoprendo pubbliche responsabilità, espressioni della società civile, cittadini, celebrano oggi la Festa della Repubblica, nel settantasettesimo anniversario della scelta operata dal popolo italiano all’insegna del rinnovamento della democrazia – scrive Mattarella –. Ricorrono anche 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione, riferimento sicuro, Carta fondamentale che garantisce la libertà e definisce diritti e doveri nella nostra comunità. Desidero esprimere la riconoscenza della Repubblica per il prezioso contributo che offrite, nei diversi contesti territoriali, alla concreta attuazione dei valori costituzionali di libertà, eguaglianza e solidarietà. Ancora nelle scorse settimane, con instancabile impegno, in occasione dell’emergenza alluvionale che ha colpito così duramente l’Emilia-Romagna e territori della Toscana e delle Marche, i prefetti, insieme agli enti regionali e provinciali, ai sindaci, alle Forze di polizia, ai Vigili del Fuoco, agli enti di soccorso, al mondo del volontariato, al fianco dei territori feriti dagli eventi, hanno dato testimonianza della vicinanza solidale e operosa delle istituzioni ai bisogni e al dolore delle persone e delle comunità. È il fare rete tra Stato, autonomie locali, istituzioni e componenti della società civile che consente di affrontare e superare le sfide e le crisi. Con uno sguardo che sappia, sempre, guardare oltre l’emergenza per dare risposte efficaci e durevoli ai cittadini». Un minuto di raccoglimento è stato osservato per ricordare le vittime dell’alluvione in Romagna e negli altri territori.

Un richiamo all’articolo 3 della Costituzione è stato fatto dalla prefetta Paola Dessì nel suo intervento «Il principio di uguaglianza formale ma anche sostanziale è un sicuro punto di riferimento per il nostro agire come uomini e donne delle istituzioni e come cittadini. Perché l’articolo 3 della nostra carta fondamentale assegna alla Repubblica il compito di rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che limitano di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini», ha sottolineato la prefetta Dessì. «Una bella età i 75 anni della nostra Costituzione – ha detto subito dopo il sindaco di Sassari Nanni Campus –. Non so se è la più bella del mondo. Quel che è certo è che nasce come un eccellente compromesso ideologico che ci ha permesso di superare una guerra civile che aveva insanguinato l’Italia e che ci ha permesso di superare indenni la stagione del terrorismo rosso e nero, la strategia delle stragi delle mafie. Tutto questo però non può essere scambiato come una barriera per un suo perfezionamento o una sua attualizzazione. Lunga vita alla nostra Costituzione, alla nostra democrazia, sempre avendo come faro il bene della Nazione in tutte le sue componenti».

Durante la cerimonia, sono state consegnate dalla prefetta Dessì, affiancata dalle autorità presenti, tra cui anche l’arcivescovo Gian Franco Saba, il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, l’assessore regionale degli Enti Locali Aldo Salaris, i sindaci di Sassari Nanni Campus e di Alghero Mario Conoci, sei onorificenze al “Merito della Repubblica Italiana” (sono cavalieri della Repubblica il Capitano di Fregata (CP) Renato Signorini, già comandante in seconda della Capitaneria di Porto Torres, il Capitano di Fregata (CP) Giuseppe Spera, comandante della Capitaneria di Porto di La Maddalena, Giuseppe Branca, elettromeccanico al supporto navale alla Scuola Sottufficiali della Marina Militare di La Maddalena, e Antonello Fiori, viceprefetto aggiunto a Sassari; vengono nominati ufficiali della Repubblica Salvatore Serra, viceprefetto vicario di Sassari, e Marcello Oggianu, nuovo viceprefetto vicario a Sassari), insieme a tre medaglie d’onore ai familiari di altrettanti cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti: Giuseppe Sale (ritirata dal figlio Giovanni), Biagio Sanna (era presente il nipote Fabio Sanna) e Orlando Selis (ritirata dal figlio Gianfranco). Una targa speciale è stata consegnata a Viola Bandinu, giovane Alfiere della Repubblica «per la sua disponibilità ad aiutare gli altri», in particolare nei mesi della pandemia del 2020-21. Altre targhe sono state attribuite ai ragazzi dell’Istituto Tecnico Industriale “G.M. Angioy” di Sassari, per un progetto sviluppato con Legambiente e l’Assessorato dell’Ambiente del Comune di Sassari, e agli studenti del Liceo Scientifico “L. Mossa” di Olbia e dell’Istituto Comprensivo “Satta Fais” di Perfugas, per l’impegno in importanti iniziative nel campo del sociale, dell’ecologia, dell’editoria scientifica e della promozione del territorio. È inoltre intervenuta la direttrice dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Anna Maria Massenti.
Alla cerimonia ha partecipato anche la Corale “Canepa”, diretta da Luca Sirigu, che ha eseguito l’inno italiano e i canti patriottici “Addio mio bella addio” e “La canzone del Piave”.
Negli stessi minuti della cerimonia in città, a Roma la banda della Brigata Sassari sfilava per via dei Fori Imperiali alla consueta parata del 2 giugno, ricevendo anche quest’anno entusiastici consensi e applausi di fronte alle massime cariche dello Stato, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella e dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
Luca Foddai
Chi sono le medaglie d’onore
Giuseppe Sale, la cui famiglia risiede nel comune di Ittiri, fu chiamato alle armi nel 1939, nell’Aeronautica Militare e assegnato all’aeroporto militare di Bologna; nel 1943 fu catturato e deportato in Germania presso il campo di internamento Wichelvelchen. Nel 1945 fu liberato dagli americani e fece rientro a Ittiri il 25 dicembre dello stesso anno.
Biagio Sanna, la cui famiglia risiede ad Alghero, arruolatosi nella Guardia di Finanza nel 1939, l’anno successivo viene trasferito dalla Legione Milano alla Legione Roma e partecipa alle operazioni di guerra alla frontiera greco-albanese. Nel 1943 fu catturato in Grecia dai tedeschi e internato nel Campo Pupping 398 fino al 1945. Nel 1946 fece rientro ad Alghero e continuò a lavorare nella Guardia di Finanza fino alla pensione.
Orlando Selis, la cui famiglia risiede a Olbia, Maresciallo “D’Alloggio” dei Carabinieri Reali, fu catturato prigioniero a Cuneo dai nazifascisti e deportato in Germania a Pupping Mauthausen nel 1944. Morì per deperimento organico nel 1945 in Austria presso l’ospedale dove era stato ricoverato.
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