Viaggi musicali…Mowie
Quando la passione è più forte di tutto il resto
Arte e sogni, due parole apparentemente distanti tra loro, ma che invece sono strettamente collegate e si muovono sempre insieme. Perché l’artista è quasi per definizione un visionario, un sensibile sognatore appunto. L’arte ha varie forme, la musica è una di queste e nel calderone non rientrano solo i musicisti, ma anche chi la musica prevalentemente la diffonde, come ad esempio i disc jockey, ma anche gli ingegneri del suono e via dicendo. Nel campo dei DJ, c’è chi si limita esclusivamente a diffondere la musica di altri, ma c’è anche chi si cimenta in produzioni personali, creando suoni, beat e via dicendo. Il nostro ospite di oggi rientra in questa categoria. Dopo aver chiacchierato con musicisti di assoluto livello, principalmente chitarristi, ho voluto aprire una parentesi diversa facendovi conoscere la storia di un ragazzo sassarese che, in comune con chi l’ha preceduto, ha la passione da inseguire e il grande sogno da realizzare. Si chiama Massimiliano Mè, in arte Mowie. Buona lettura e buona estate (se arriva!).
Ciao, Mowie, sono felice di parlare con te e averti ospite della mia rubrica, anche tu come chi ti ha preceduto, sei un’artista determinato che ha deciso di inseguire il suo sogno. Non ti farò tante domande, voglio che sia tu a raccontare la tua storia musicale. Ciao Aldo, per me è un grande piacere raccontarla e ti ringrazio per questa opportunità. Il mio è un sogno – bisogno come amo definirlo. Il mio vero nome é Massimiliano Mè, sono nato a Sassari il 30 Dicembre 1976 e li ho vissuto sino all’età di 36 anni. Ho iniziato a lavorare con la mia attività di fiori e piante in Piazza Marconi all’età di quasi 20 anni. Prima di allora ho fatto tanti lavoretti per mantenere la mia famiglia abbandonando gli studi. Ho lavorato nel settore fiori e piante per quasi 15 anni tutti i giorni 12 ore, feste comprese, rimanendo sempre in città a consumarmi, ma avendo anche tante soddisfazioni. A 34 anni ho lasciato che fosse mia sorella Simona mandare avanti l’attività in modo che, alla mia famiglia non mancasse niente e con meno di 200 euro sono partito all’avventura per lavorare nelle cucine di mezza Europa. Scelsi quel tipo di lavoro, perché era forse l’unico modo per riuscire a cambiare vita e soprattutto di vedere e vivere tante città.
Ti interrompo un attimo, in una chiacchierata privata mi dicesti che un film che vedesti ti fece in qualche maniera riflettere e ti aiutò a prendere “la decisione”? Esatto, dopo aver visto ” Le profezie di Celestino” in un periodo della mia vita abbastanza particolare, mi accorsi che avrei dovuto fare qualcosa che andava oltre un lavoro si redditizio, ma fine a se stesso. La ”vocazione” mi colpì nel profondo del cuore, sentivo il bisogno di fare qualcosa che mi riempisse l’anima e desse un senso alla mia esistenza e che rimanesse nel cosmo anche dopo la mia vita terrena. Così scelsi quello che mi faceva stare veramente connesso con le stelle, fare, suonare e creare musica.
La musica come ragione di vita, una sorta di amica del cuore e dell’anima? Proprio così, la mia amica di tutti i giorni che in realtà era li da sempre, mi ha accompagnato in tutte le fasi della mia vita. Ricordo che da ragazzino ero un fan dei Doors, poi l’innamoramento profondo con David Bowie in età adolescenziale, da cui ho preso il mio nome d’arte ”MOWIE”. La musica c’è sempre stata e mi ha sempre accompagnato, mi ha aiutato a resistere e superare le tempeste della vita. Amo la Musica in tutte le sue sfumature.
Da li in poi sono iniziati per così dire i tuoi studi? Si, dopo questa riscoperta di me stesso scelsi di trasferirmi a Vienna, la capitale della musica classica. Ho iniziato facendo un corso da DJ alla DJ Sound – Academy, perché ho capito da subito che avrei dovuto cercare qualcosa che oltre alla mia scelta di vita avrebbe potuto darmi da lavorare e provare a fare il DJ era perfetto. Concluso il corso la mia intenzione era inizialmente di suonare la musica degli altri, ma di prepararmi a fare uno step successivo, ovvero creare i miei suoni e la mia musica. Così ritornai in Italia, precisamente a Bologna per frequentare delle scuole di produzione musicale. La prima fu l’Accademia Italiana Dj – Corsi Dj e Produttore – Corso Dj e Produttore, la seconda NOCTIVAGA MUSICA – Corsi, Workshop & Masterclass di Tecnologie Musicali, mentre circa un anno fa ho studiato presso la Mat Academy Italia per specializzarmi in Mixing & Mastering. Ho anche cercato di trasferirmi in Olanda, ma la pandemia mi ha fatto ritirare strategicamente in Italia e ora a Londra, dove sono arrivato da un anno e dove devo dire che, suono spesso. A settembre ho in programma di seguire un corso di laurea triennale alla West London University, per specializzarmi in questo mondo artistico.
Quanti sono i tuoi lavori all’attivo? Dal 2017 a oggi ho creato 7 EP, 2 mie tracks sono state scelte per un cortometraggio creato a Berlino per il Festival 48 hours film Project . Ho inoltre tre singoli inediti di prossima uscita che saranno inclusi in un lavoro dal titolo “Live Learn”.
Quali sono i tuoi programmi per l’estate? Sicuramente dedicherò parecchio tempo al perfezionamento del mio inglese, cosa questa fondamentale e cercherò di prepararmi al meglio per l’Università. Ho qualche data di live set qui a Londra e nel frattempo continuerò a lavorare full time per avere più sostenibilità finanziaria nel percorso universitario.
Hai già pensato a cosa fare dopo la laurea? Penso di restare qui a Londra e di lavorare in uno dei tanti settori che la mia qualifica mi offrirà. Oltre a specializzarmi come artista performer, potrei lavorare come artista audiovisivo, ingegnere di missaggio, ingegnere di registrazione in studio, sound designer film e TV, progettista del suono per video giochi e docente e ricercatore di musica elettronica. Diciamo che avrò molte più carte per poter vivere con il lavoro che amo.
Aldo Gallizzi