A Usini Vini di coros tra concorso e degustazioni
Domenica il convegno dedicato alla produzione, alla valorizzazione e alla commercializzazione del vino ed il gran finale con la cerimonia di premiazione. Cinque categorie per altrettante commissioni giudicatrici, ottanta etichette in gara, 51 partecipanti tra produttori e amatori
Usini. Cinque categorie per altrettante commissioni giudicatrici, ottanta vini in gara, 51 partecipanti tra produttori e amatori. È iniziata sabato mattina, con l’assaggio e la valutazione dei sommelier specializzati, la diciassettesima edizione di “Vini di Coros”, la rassegna dedicata all’eccellenza del comparto enologico di una delle aree più importanti della Sardegna per la produzione di vino. L’ex mattatoio di Usini ha ospitato il prologo della manifestazione che nel pomeriggio, nel parco del Lavatoio, ha conosciuto il solito successo di pubblico e di addetti ai lavori. Nell’ex mattatoio l’appuntamento mattutino era riservato al concorso “Vini di Coros”, cui hanno partecipato 13 vini bianchi di amatori, 18 vini bianchi di produttori, 22 vini rossi di amatori, 12 vini rossi di produttori e 15 vini cagnulari.
Il comitato promotore è presieduto dal professor Giovanni Antonio Farris dell’Università di Sassari, mentre i vinificatori ammessi al concorso si distinguevano in tre categorie: produttori, amatori e produttori/amatori del Cagnulari, il vitigno che per eccellenza rappresenta quest’area nell’immaginario collettivo. Non era ammesso chi ottiene vini da uve che non provengono dal Coros. I vini ammessi al concorso erano i vini bianchi comuni secchi del 2013, i vini rossi comuni secchi del 2013 e il Cagnulari del 2013.
La seconda rassegna del Cagnulari è dedicata al pioniere Billia Cherchi, che con la sua attività ha fatto conoscere il vino a livello internazionale. Questo dimostra l’attenzione che il Comune di Usini riserva a un prodotto che appartiene al patrimonio culturale e identitario del territorio ed è diventato il segno di riconoscimento della produzione vinicola usinese e da alcuni anni viene coltivato anche nella Nurra.
La premiazione dei vini in rassegna è prevista per domenica pomeriggio, al termine del convegno in programma alle 17,30 nell’Auditorium comunale, mentre alle 20,30, ancora al “Parco del lavatoio”, il gran finale dell’evento prevede la degustazione dei vini in rassegna e una serata dedicata al folklore, tra canti e balli sardi. Durante la mattinata la manifestazione andrà avanti al Parco del lavatoio e al Ristorante Baldinu, tra degustazioni e visite guidate su prenotazione.
Al centro dei lavori di quest’anno sarà il convegno dedicato alla produzione, alla valorizzazione e alla commercializzazione del vino. Si tratta di un appuntamento di grande prestigio, a iniziare dalla qualità dei relatori invitati a portare il loro contributo al dibattito pubblico. I lavori saranno moderati dal professor Giovanni Antonio Farris del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Alle 18,30 previste le relazioni del professor Massimo Vincenzini dell’Università di Firenze, che sarà dedicata a “Lieviti e qualità dei vini, una testimonianza dalla Toscana”, e del professor Giuseppe Melis dell’Università di Cagliari, che parlerà di “Vino e marketing, l’esperienza della Sardegna”. Dalle parole dei due relatori scaturirà il dibattito pubblico, la cui chiusura è fissata per le 20, così da dare spazio alla cerimonia di premiazione dei vini in rassegna.