Undici consiglieri del Pd chiedono l’azzeramento della Giunta comunale
«Basta con la stanca e inutile riproposizione da parte di Nicola Sanna di poltrone assessoriali, secondo il suo schema e a chi intende lui. È solo il risultato di una politica vecchia e sorpassata»
Sassari. «Chiediamo l’azzeramento di questa Giunta». È la richiesta rivolta al sindaco Nicola Sanna dagli 11 consiglieri del Pd Pierpaolo Bazzoni, Lisa Benvenuto, Gianni Crobu, Valeria Fadda, Carla Fundoni, Giuseppe Masala, Lello Panu, Stefano Perrone, Antonio Piu, Salvatore Sanna ed Esmeralda Ughi, che questo pomeriggio hanno tenuto una conferenza stampa a Palazzo Ducale.
«Non c’è in realtà nulla di nuovo: continuiamo a chiedere di sederci intorno a un tavolo e di essere ascoltati, ma anche che la Giunta sia azzerata e che si ricominci da capo tutto il percorso. Deve essere data la possibilità a tutti di esprimere le proprie posizioni, democraticamente, in modo partecipativo», ha detto a nome di tutti gli 11 consiglieri Esmeralda Ughi. «Il nostro desiderio è iniziare. Perché per noi il dialogo non è mai iniziato – ha detto Antonio Piu, il consigliere più votato (1250 voti). «Partendo da questo non abbiamo nessuna chiusura. Chiediamo solamente che il voto dei cittadini sia rispettato e di essere presi in considerazione nella formazione della Giunta. Non ci può essere muro contro muro».

Nei prossimi giorni si terrà un incontro tra il primo cittadino ed i consiglieri del Pd (era previsto inizialmente per venerdì ma è stato necessario un rinvio perché non tutti potevano partecipare), comunque entro venerdì 4 luglio, giorno in cui si insedierà il nuovo Consiglio. «Crediamo che Nicola Sanna si renderà conto che non stiamo chiedendo niente di assurdo. Il sindaco è accorto e prudente», ha detto ancora Esmeralda Ughi, che ha dato lettura di un documento sottoscritto da tutti e 11 i consiglieri (in totale il Pd può disporre a Palazzo Ducale di 13 eletti).
«A proclamazione avvenuta – inizia il documento –, noi consigliere e consiglieri eletti/e nella lista del Partito Democratico, confermiamo la nostra volontà, come più volte manifestato e dimostrato, di leale collaborazione al governo della città. Ciò è possibile con il rispetto del risultato elettorale e delle forze politiche che hanno contribuito a determinarlo. Pertanto chiediamo, ancora una volta al sindaco, Nicola Sanna, un atto di responsabilità dovuto nei confronti della città, delle elettrici e degli elettori, ribadendo la nostra richiesta di una nuova e buona partenza che passa attraverso l’azzeramento di questa giunta comunale e l’apertura immediata di una fase di condivisione, confronto e concertazione che coinvolga tutte le forze politiche della coalizione di centro sinistra che hanno determinato la straordinaria vittoria elettorale. Ciò a fronte del fatto che tutte le liste, nessuna esclusa, hanno sostenuto la candidatura di Nicola Sanna a sindaco di Sassari con profonda lealtà e hanno il diritto di vedere rispettato il risultato delle urne e la conseguente volontà degli elettori e delle elettrici, tenuto conto che il sindaco non ha avuto un solo voto in più rispetto a quelli delle liste che lo hanno sostenuto».
«Questa Giunta, nata in modo sbrigativo e superficiale, tenendo conto di patti estranei ad una politica di condivisione e confronto, non rappresenta l’elettorato sassarese e non rappresenta la stragrande maggioranza degli eletti nel Partito Democratico; è solo il risultato di una politica vecchia e sorpassata, con conseguenti scelte che poco caratterizzano il senso di appartenenza all’elettorato e di rinnovamento, che usa maldestramente l’esito delle primarie interne, peraltro concluse in sostanziale pareggio e archiviate con un grande atto di responsabilità, per imporre nomi e rappresentanze prive di consenso. E, in larga misura, l’esecutivo degli sconfitti, politici di lungo corso che non hanno avuto il coraggio di presentarsi agli elettori, e dei non eletti e risponde a una becera logica correntizia, anch’essa ormai vecchia e di ostacolo al vero cambiamento rappresentato dal consenso elettorale e dal nostro gruppo, costituito per la maggior parte da giovani uomini e donne che per la prima volta si cimentano nel ruolo di amministratori, tutte e tutti con l’unica ambizione di svolgere il ruolo di consigliere comunale al servizio della comunità e nell’ambito delle prerogative proprie della funzione elettiva che, al pari di quelle attribuite al sindaco, derivano e sono legittimate dal grande consenso che i cittadini sassaresi ci hanno voluto attribuire».
«È evidente che senza un chiarimento di fondo, che non può essere la stanca e inutile riproposizione da parte del sindaco di poltrone assessoriali, secondo il suo schema e a chi intende lui, si determina una condizione di forte tensione e sfiducia, la cui responsabilità sta in capo a chi ha usato le proprie prerogative per determinare una condizione irriguardosa e oggettivamente offensiva della dignità politica e dell’intelligenza degli interlocutori. Gli ultimatum e diktat – termina il documento, che riporta nell’intestazione “Conferenza stampa del gruppo consiliare del Partito Democratico” – sarebbero degni di altre cause e non dell’avvio ordinato del mandato».
Il 20 giugno altra lettera. Undici consiglieri del Pd chiedono a Nicola Sanna di ripartire da zero. Documento firmato da Ughi, Bazzoni, Benvenuto, Crobu, Fadda, Fundoni, Masala, Panu, Perrone, Piu e Sanna. Quello in carica, scrivono, è l’esecutivo del sindaco