Sulle Province i Riformatori sardi contro Pigliaru

«Tra le priorità non ha messo la riforma degli enti locali». Il 28 marzo a Oristano gli Stati generali del partito

 

MicheleCossa
Michele Cossa

Cagliari. I Riformatori sardi attaccano Pigliaru. «Il presidente si è dimenticato l’abolizione delle Province, che rende una priorità assoluta la riforma dell’ordinamento degli enti locali. Non permetteremo che il voto dei sardi venga tradito». Lo dice il coordinamento regionale dei Riformatori, riunitosi stamane a Oristano per la prima volta dopo le elezioni per analizzare la situazione politica regionale e a programmare le prossime mosse del partito.

«Vigileremo e saremo intransigenti – dice il coordinatore regionale Michele Cossa – non possiamo in alcun modo consentire che qualcuno possa anche solo immaginare che si lasci il percorso a metà o peggio pensi di far risuscitare le Province». Che, lo ricordiamo, sono state abolite dal referendum del 6 maggio del 2012. Un referendum votato da 525mila sardi. Insomma, se qualcuno ha intenzione di far finta che i referendum non si siano svolti e «vuole tradire la volontà dei sardi, dovrà fare i conti con noi».

Intanto il coordinamento regionale ha deciso di convocare per il 28 marzo gli stati generali dei Riformatori – quadri dirigenti e amministratori locali – per definire gli indirizzi politici prossimi anni. Una vera assemblea precongressuale, un incontro di grande importanza nel quale i riformatori ragioneranno di programmi e alleanze per le prossime scadenze elettorali. In preparazione della fase congressuale che si concluderà a giugno con il congresso regionale.

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