Stagione lirica, stasera “Salome” di Richard Strauss al Teatro Comunale
Quinto titolo in cartellone, regia di Hugo de Ana, direttore dell’Orchestra dell’Ente Concerti Federico Santi, protagonista il soprano Anastasia Boldyreva
Questa sera al Teatro Comunale di Sassari è in programma il quinto titolo in cartellone (dopo il poco riuscito “Giselle around le Villi”, la “Madama Butterfly” in piazza d’Italia, il brutto “Mandrake” e la sorprendente “La fanciulla nella torre”, oltre alla cantata scenica “Carmina Burana” di Orff) della stagione lirica 2025 dell’Ente Concerti Marialisa de Carolis: “Salome”, atto unico di Richard Strauss (su libretto dello stesso compositore basato sulla traduzione in tedesco di Hedwig Lachmann del dramma di Oscar Wilde). Capolavoro dell’opera tedesca post wagneriana, la prima rappresentazione alla Semperoper di Dresda nel 1905 fu accolta con un grande successo. A causa del soggetto la composizione di Strauss è stata più volte presa di mira dalla censura, in particolare nella Germania nazista e nel mondo puritano anglosassone (il Metropolitan di New York scelse di cancellarne le rappresentazioni già in calendario dopo una prima che fece scandalo). Qualche differenza rispetto al Vangelo però ci sarebbe. Herodes e Herodias sono marito e moglie. Salome, figlia di Herodias, chiede la testa di Giovanni non tanto istigata dalla mamma che desidera liberarsi dello scomodo profeta, ma anche per la sua personale libidine: si è infatti perdutamente invaghita di lui. Se Jochanaan rifiuta Salome da vivo, Salome potrà finalmente avere Jochanaan da morto.
Per la prima volta la Salome di Richard Strauss sarà rappresentata a Sassari. Partitura complicata e di non semplice ascolto, porta formalmente all’estremo le caratteristiche dell’opera wagneriana. In realtà, costituisce probabilmente un unicum, tanto che di Strauss viene tuttora apprezzata la grande capacità nell’arrangiamento orchestrale, ricco di sfumature e invenzioni musicali, che a dirla tutta possono essere colte leggendo direttamente lo spartito. Alcuni ritengono più appropriato parlare di lungo poema sinfonico con innesti vocali. E così può essere qualificato: mancano pezzi chiusi (come faceva infatti Wagner) e perfino linee melodiche tipiche del teatro lirico di tradizione.
In questi giorni si è parlato dell’opera di Strauss, soprattutto sui sociali e sulla stampa locale, per motivi del tutto estranei alla musica e al libretto. Entrambe le rappresentazioni, quella di stasera alle 20,30 e poi domenica alle 16,30, saranno interdette ai minori di 18 anni, a causa di alcune scene di nudo maschile (si è parlato di alcuni mimi in versione completamente adamitica). Forse un errore prevedere addirittura un divieto (tra l’altro, comunicato chiaramente solo nelle ultime settimane), sarebbe bastato probabilmente un semplice avvertimento rivolto al pubblico.
«Siamo molto soddisfatti di portare in scena a Sassari questa grande opera – dice Antonello Mattone, presidente dell’Ente Concerti – che per la sua complessità si addice più ad un’organizzazione lirico-sinfonica che ad un teatro di tradizione come il nostro».
La regia è di Hugo de Ana, nome di prestigio internazionale, mentre l’orchestra dell’Ente sarà diretta da Federico Santi, che sostituisce l’annunciata Beatrice Venezi, direttrice in queste settimane contestata, come noto, a Venezia. Il soprano Anastasia Boldyreva sarà Salome. Sul palcoscenico Ewandro Stenzowski, Anna Maria Chiuri, Roman Ialcic, Vincenzo Spinelli, Elisa Fortunati, Michael Zeni, Alessandro Abis, Davide Procaccini, Mauro Secci, Nicolas Resinelli, Francesco Napoleoni, Andrea Schifaudo, Paolo Masala. Assistenti alla regia Siria Colella e Gianpaolo Salis. Coreografo Michele Cosentino. Assistente scene Nathalie Deana. Assistente ai costumi Cristina Aceti. Light designer Valerio Alfieri.








