Siligo ha celebrato Maria Carta

Novanta anni fa nasceva la grande cantante, attrice e ricercatrice delle tradizioni musicali popolari

Siligo. Domenica scorsa 24 novembre, il Comune di Siligo ha dedicato un’intera giornata a Maria Carta, nel novantesimo anniversario della sua nascita. Originaria del piccolo centro del Mejlogu, la grande cantante, attrice, poetessa e ricercatrice delle tradizioni musicali popolari è stata celebrata con una doppia iniziativa. Al mattino, a partire dalle 11, oltre venti gruppi in costume in rappresentanza di diversi comuni della Sardegna, accompagnati dai suoni e dai canti, hanno animato il paese. La sfilata si è conclusa in piazza Maria Carta con il ballo finale e l’intervento di Maria Giovanna Cherchi cha ha intonato “No potho reposare”.

L’intervento dell’assessora Ilaria Portas

Nel pomeriggio il Centro di aggregazione sociale (in piazza Maria Carta) ha ospitato un incontro dedicato a Maria e alla sua eredità non solo artistica. «Maria Carta ha dato lustro non solo alla Sardegna ma al canto popolare in generale. Partendo da Siligo e facendosi da sé è diventata il simbolo di una regione», ha commentato il sindaco Giovanni Porcheddu. Sono inoltre intervenuti Neria De Giovanni, scrittrice e critica letteraria, padre Salvatore Morittu, fondatore di Mondo X Sardegna, e Giacomo Serreli, giornalista e presidente del comitato scientifico della Fondazione Maria Carta. Gli interventi musicali sono stati affidati al duo Fantafolk, ovvero Andrea Pisu alle launeddas e Vanni Masala all’organetto, insieme a Giancarlo Seu (launeddas), Daniele Cuccu (chitarra) e Alessandro Melis (voce). Le conclusioni sono state affidate a Ilaria Portas, assessora regionale della Cultura: «Sono io che ringrazio voi per avermi dato l’opportunità di essere presente a Siligo per ricordare la figura di una grande donna come Maria Carta. Conserverò l’immagine di Maria nella mente e nel cuore». Una targa speciale e alcuni libri con le poesie di Maria sono stati consegnati all’assessora dal presidente della Fondazione Maria Carta, Leonardo Marras. «Abbiamo ricordato una grande donna coinvolgendo il suo mondo, quello della cultura e dell’arte popolare. Il nostro compito è di ricordarla e di valorizzare la sua figura anche nel mondo. Lo facciamo con le iniziative della Fondazione e i riscontri che costantemente riceviamo dimostrano quando è amata ancora oggi, a trent’anni dalla sua scomparsa».

Durante l’incontro sono stati proiettati alcuni video, tra cui quello di Daniele Monachella, attore e regista, presente in sala che ha spiegato di avere voluto dare un contributo alla scoperta di un aspetto di Maria Carta, quello poetico, che dimostra il suo eclettismo difficilmente riscontrabile in altri artisti.

La giornata è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Maria Carta e con il contributo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione – Servizio Lingua e Cultura sarda.

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