Premio Enoletterario Vermentino, un brindisi alla cultura
La nona edizione il prossimo 4 ottobre. I cinque finalisti sono Enrico Beccastrini, Cristina Caboni, Ludovica Elder, Franco Faggiani e Clizia Fornasier
Olbia si prepara ad accogliere il prossimo 4 ottobre la nona edizione del Premio Enoletterario Vermentino, un evento che da quasi un decennio intreccia le storie di vite e i racconti di vita, celebrando il legame profondo tra la letteratura e il mondo del vino. La cerimonia di premiazione si terrà al Museo Archeologico.
Il Premio, nato nel 2016 su iniziativa della Camera di Commercio di Sassari, ha saputo crescere e rinnovarsi, diventando un punto di riferimento per il settore editoriale e per gli amanti del buon bere e della buona lettura. Ogni edizione è stata un’opportunità per scoprire autori e case editrici che, attraverso le loro opere, hanno saputo valorizzare non solo il Vermentino ma il vino in generale, i territori che lo esprimono e le storie umane che solo un occhio attento e una spiccata sensibilità sono in grado di cogliere
Le passate edizioni del Premio – che insieme all’ente camerale coinvolge anche i comuni di Olbia e Castelnuovo Magra – hanno visto trionfare autori di grande spessore, portando alla ribalta storie capaci di incantare il pubblico. Tra i vincitori si ricordano nomi come Simonetta Agnello Hornby, cui fu attribuita alla carriera la prima edizione, e Mario Soldati, insignito di una menzione speciale alla carriera, un riconoscimento alla sua opera “Vino al Vino” che ancora oggi è un punto di riferimento per la narrativa enologica.
Più recentemente, l’attenzione si è concentrata su autori contemporanei e su opere che esplorano in modo originale il rapporto tra l’uomo, la terra e il vino. Nel 2018 Alessia Coppola con “Il profumo del mosto e dei ricordi” (Newton Compton) ha conquistato il primo posto, l’anno dopo Anna Bertuccio con “Altra voce” e poi Gesuino Nemus e il suo “L’eresia del Cannonau” e poi Fabrizio Borgio con “panni sporchi per Martinengo”. Mentre, nel 2022, Felicia Kingsley ha trionfato con “Non è un paese per single” (Newton Compton) e l’anno seguente Luca Ammirati ha vinto con “Tutti i colori tranne uno” (Sperling & Kupfer). Nell’ultima edizione, la 2024, è stata Roberta Schira a conquistare la giuria con il suo romanzo “I fiori hanno sempre ragione” (Garzanti). Nella sezione dedicata al Premio “territorio” istituita due anni fa, nel 2023 se l’è aggiudicata Matteo Bellotto con ” Di terra e di vino” e lo scorso anno Alessia Castellini con “Il sentiero delle formichelle”.
In questa nona edizione, il Premio ha deciso di crescere, introducendo una sezione dedicata alla narrativa straniera tradotta in italiano, segno di un’apertura e di una vocazione sempre più internazionale. La giuria ha selezionato con cura una rosa di opere che ha saputo distinguersi per originalità e per la capacità di raccontare il mondo del vino con prospettive inedite. Non solo, tutti i finalisti, grazie ad una interessante collaborazione con l’Ali (Associazione librai italiani) troveranno spazio in questi giorni in oltre cento librerie in tutta Italia, l’ennesima conferma della crescita continua e del richiamo del Premio Vermentino.
Per l’edizione 2025 sono state presentate 32 opere di narrativa, provenienti da 24 case editrici. Le case editrici potevano candidare fino a due opere italiane e, per la prima volta, fino a due opere straniere tradotte.
Questa la cinquina dei finalisti con il vincitore della sezione “Narrativa straniera”, premiati il prossimo 4 ottobre: Enrico Beccastrini, Docg: Di origine criminale garantita, Carmignani Editrice; Cristina Caboni, La ragazza senza radici, Garzanti;
Ludovica Elder, I vestiti della domenica, Piemme; Franco Faggiani, Basta un filo di vento, Fazi Editore; Clizia Fornasier, Volevo sognarmi lontana, Harper Collins; vincitore della prima edizione dedicata alla narrativa straniera Laure Gasparotto e Alain Graillot Intrecci di vite – Elogio della caparbietà dei vignaioli, Edizioni Ampelos.
La cerimonia di premiazione, presentata per il terzo anno consecutivo da Neri Marcorè, sarà ancora una volta un evento ricco di emozioni e di approfondimenti culturali, con la partecipazione di ospiti d’onore e giovani allievi accompagnati nella lettura dei testi finalisti. Un’occasione imperdibile per celebrare il Vermentino, la sua storia e il suo legame indissolubile con l’arte del racconto.








