Lucchi sfida Sanna
«Lo invito ad un pubblico confronto in piazza d’Italia», la proposta del candidato sindaco di Sassari sostenuto dalla coalizione di centro. Nanni Campus: «È una campagna elettorale difficile»

Sassari. «Invito Nicola Sanna ad un pubblico confronto, magari in piazza d’Italia. Una sfida non teleguidata». È questo il messaggio diretto al candidato sindaco del centrosinistra da Nicola Lucchi Clemente, che si propone alla carica di primo cittadino di Sassari alla guida di una coalizione di centro che comprende la civica “Sassari è”, Unidos-Sassari che lavora e Riformatori Sardi. Giovedì sera la presentazione della candidatura e delle liste nella sala convegni dell’Hotel Grazia Deledda.
Quale modello di sviluppo per Sassari? «Dobbiamo chiarire questo una volta per tutte. Partiamo dal centro storico. Lo dico nuovamente: la Ztl è da rivedere completamente», ha ricordato Lucchi. Il turismo: è l’unica “arma” che abbiamo. Le opere pubbliche: il mercato civico è un’eterna incompiuta. Poi il Puc: deve servire a tracciare il futuro della città. La formazione: l’Università deve interagire con le eccellenze. «Il candidato sindaco del centrosinistra è forte per le liste che ha. Un autorevole politico mi ha detto due giorni fa: ‘Se tu avessi solo la metà delle liste di Nicola Sanna vinceresti al primo turno’. Vi chiedo allora di essere voi stessi e di non fare promesse che non possiamo mai mantenere. Dobbiamo essere onesti», ha concluso Lucchi, affiancato al tavolo dei relatori dal coordinatore cittadino dei Riformatori Giacomo Crovetti e dall’ex assessore comunale Sandro Profili (Unidos).

Era presente anche l’ex sindaco, senatore e consigliere regionale Nanni Campus, nella cui Giunta era assessore lo stesso Nicola Lucchi (ma anche Crovetti e Profili). «Questa campagna elettorale è estremamente difficile. Nessuno chiede di vincere le elezioni, perché c’è già chi è nato vincente. Il vero nemico oggi è l’astensionismo, perché la gente è disgustata», ha esordito Campus. «Apriamo i giornali e leggiamo di pensioni ad ex presidenti del Consiglio regionali che hanno appena 41 anni. O di quello che ha detto Cappellacci, affermazioni semplicemente disgustose perché il suo direttore generale, nella stessa pagina del quotidiano, si riporta che è stata condannata per peculato. In questi anni chi ha guidato il Comune ha subito inchieste e rinvii a giudizio. Io non ha avuto neanche una multa! È chiaro che la gente si disgusta e dice: allora voto Grillo». L’augurio è che da questa competizione elettorale possa nascere una nuova classe politica. «Che possiamo però aspettarci da chi tarocca anche le primarie? Se non si ha il rispetto delle regole non si ha il rispetto della gente e si gestisce la cosa pubblica per interesse personale», ha concluso Nanni Campus.
Luca Foddai
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