Li fèmmini a la Faradda di li Candareri

Giovedì prossimo alla Biblioteca Universitaria in piazza Fiume sarà inaugurata la mostra fotografica “Le donne e i Candelieri”

Sassari. Una nuova iniziativa del progetto L’Identità in vetrina del centro commerciale naturale “Stelle del Centro” sarà realizzata con la mostra “Le donne e i Candelieri. Li fèmmini a la Faradda di li Candareri”, allestita nelle sale espositive della Biblioteca Universitaria di Sassari – MiC, e con la stampa di un’agevole pubblicazione in 5 lingue sulla chiesa di Santa Maria in Betlem e sui Candelieri. L’inaugurazione è prevista per giovedì prossimo 22 giugno alle 18 e sarà visitabile sino al 12 agosto con orario continuato nei giorni feriali dalle 9 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 13.

L’iniziativa è frutto della fattiva collaborazione tra il ccn Stelle del Centro, l’Intergremio Città di Sassari, la Biblioteca Universitaria di Sassari – MiC, il Liceo “Margherita di Castelvì”, la Biblioteca Francescana di Santa Maria di Betlem, l’Associazione Clic – Circolo delle Lingue, delle Informazioni e delle Culture, lo Studio fotografico di Gianmichele Manca, la m&m service di Monica Farina con l’apporto di GEA costruzioni di Giovanni Canu e il fondamentale sostegno della Fondazione di Sardegna, la Camera di Commercio di Sassari e la Regione Sardegna – Assessorato del Turismo.

La mostra fotografica Le Donne e i Candelieri e le interviste filmate nascono dalla volontà di rendere omaggio alle tante donne che nei secoli, e ancora oggi, sono punto di forza e di riferimento per la trasmissione alle giovani generazioni della devozione per lo scioglimento del voto all’Assunta e la conservazione di cerimonie e tradizioni della Festa civica e religiosa dei Candelieri: conservazione e tutela che deve trovare importanti momenti di valorizzazione anche attraverso approcci innovativi.

La mostra è la prima iniziativa di un lavoro in itinere che ha l’obiettivo di documentare e di proseguire la ricerca sulla presenza e sul ruolo delle donne nella storica festa della Città. La realizzazione delle immagini e filmati di donne impegnate nella Festa è stata possibile grazie alla sensibilità e alla professionalità del fotografo Gianmichele Manca. L’Autore da anni segue tutte le fasi della principale ricorrenza della città di Sassari e ha saputo comunicare, attraverso le foto e le interviste, l’emozione e la passione trasmessa dalle protagoniste.

Alle immagini e interviste delle donne coinvolte o direttamente impegnate nella Festa, si accompagnano quelle di imprenditrici, commercianti e appassionate che sostengono e valorizzano gli aspetti culturali e sociali della tradizione, anche nell’ambito delle proprie attività.

Le immagini in Mostra saranno inoltre esposte nelle vetrine dei negozi associati al ccn Stelle del Centro, così da costituire un percorso di valorizzazione nelle vie della Città Storica, coerente con gli obiettivi del progetto “Identità in Vetrina”.

Cinque secoli di devozione, di cerimonie e di festa costituiscono un prezioso patrimonio culturale immateriale trasmesso alle nuove generazioni dalle donne impegnate, in vari ambiti, per la buona riuscita della Faradda di li Candareri. Il patrimonio culturale immateriale è fondamentale nel mantenimento della diversità culturale di fronte alla globalizzazione e alla sua comprensione. Aiuta il dialogo interculturale e incoraggia il rispetto reciproco dei diversi modi di vivere. La sua importanza risiede nella ricchezza di conoscenze e competenze che vengono trasmesse da una generazione all’altra.

L’esposizione di documenti, opere d’arte e oggetti della tradizione, che completa l’iniziativa, è coordinata dagli architetti Renata Fiamma e Walter Dejana con Alba Canu, Paolo Cau, Giovanni Fiori, Gianmichele Manca, Giuseppe Fara, Fabio Madau, si avvale di elementi iconici della tradizione e di preziosi documenti della Biblioteca Universitaria del MiC , della Biblioteca Francescana della Chiesa di Santa Maria di Betlem, dai Gremi e di opere artistiche sul tema concesse dagli artisti Francesco Farina, Genesio Pistidda e un dipinto di Pietro Artudi, in arte Lucidori, scomparso nel 2016, di collezione privata, che, inseriti nel contesto delle immagini di “ Le Donne e i Candelieri”, rendono immediatamente percepibile il contesto di riferimento, lo stretto legame delle donne protagoniste delle interviste con la Faradda di li Candareri e il loro prezioso impegno per la conservazione e trasmissione delle tradizioni.

La pubblicazione “La Chiesa di Santa Maria di Betlem e la Faradda di li Candareri”, che sarà consegnata ai visitatori della Mostra, è stata realizzata con testi dei docenti del Liceo “Margherita di Castelvì”, istituto cittadino diretto dal dirigente scolastico Gianfranco Strinna, e tradotti in inglese, francese, tedesco e spagnolo dagli studenti e studentesse del Liceo, guidati dai loro docenti.

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