Dinamo in vacanza tra presente e futuro
All’indomani dall’eliminazione dai play off Scudetto e dell’annuncio dell’addio al basket di Travis Diener si fanno le prime ipotesi. L’analisi di Aldo Gallizzi
Sassari. Quale sarà il futuro della Dinamo? All’indomani dall’eliminazione dai play off Scudetto e dell’annuncio dell’addio al basket di Travis Diener (che potrebbe avere un ruolo fuori dal campo), fra i tifosi si incomincia a fantasticare e a fare ipotesi. È chiaramente ancora troppo presto per parlare di qualunque cosa inerente alla squadra, ma ciò che deve confortare i fans è il fatto che il progetto Dinamo 2018 è solido più che mai e che a prescindere dai nomi dei protagonisti, il roster sarà all’altezza delle ambizioni. Se si pensa che solo pochi anni fa alla fine della stagione veniva considerato un successo solo il fatto di poter iscrivere la squadra al Campionato di competenza, è evidente che i passi in avanti sono stati da gigante. La dirigenza e lo staff capitanati da Stefano Sardara hanno dato ampia dimostrazione coi fatti di saperci fare e per questa ragione meritano la più incondizionata fiducia.
Certo è che il lavoro per Federico Pasquini non mancherà. La Dinamo 2014/2015 ripartirà dallo staff tecnico e dal nucleo di italiani, Devecchi, Vanuzzo e Sacchetti su tutti. A loro dovrebbero aggiungersi Massimino Chessa e Amedeo Tessitori. Il primo è in scadenza ma, se come sembra dovesse esserci la volontà da ambo le parti, non dovrebbe essere un problema prolungare l’accordo; il secondo è sotto contratto ed è un giocatore sul quale la Dinamo ha investito. Proprio perché è un patrimonio della società, dovranno essere fatte delle attente valutazioni con l’ipotesi prestito che non va scartata a priori. Omar Thomas e Marques Green hanno ancora un anno di contratto ma con possibilità di uscita bilaterale e la sensazione è che in entrambi i casi la clausola potrebbe essere esercitata. Marques, inutile girarci intorno, ha nel complesso deluso le aspettative e caratterialmente si è rivelato particolarmente complesso da gestire. La sensazione è che sia la società che il giocatore abbiamo voglia di cambiare. Leggermente differente il discorso riguardante Omar Thomas, in generale il suo lo ha fatto, ma se si trova di meglio, Thomas può partire. Benjamin Eze: è arrivato per dare una mano sotto canestro e portare la sua mentalità vincente. Ci ha messo molto a mettersi fisicamente al passo coi compagni, ha sofferto i mesi di inattività che alla sua età incidono parecchio. Si dovranno fare le valutazioni del caso, per capire se iniziando la preparazione insieme ai compagni il suo apporto potrà essere superiore. In quel caso, richiesta d’ingaggio permettendo, forse la società potrebbe prendere in esame una sua riconferma. Rimangono Drake Diener, Caleb Green e Drew Gordon. La certezza, non certo per mancanza di volontà da parte della società, ma per l’impossibilità di pareggiare le offerte economiche principesche che gli stanno arrivando da tutta Europa, riguarda l’addio di Caleb Green, uno dei giocatori chiave della Dinamo 2013/1014. Non c’è la minima possibilità di tenerlo, è giovane, forte e avendo di fronte a se un’intera carriera, logicamente ambisce a palcoscenici più prestigiosi e soprattutto a quel tipo di contratti che ti sistemano per il resto della vita. È un professionista ed è giusto che vada. Drew Gordon: il suo ritorno, dopo il taglio del deludente Linton Johnson, era stato salutato come il ritorno del Messia, alla luce di quanto fatto vedere lo scorso anno. Purtroppo un infortunio e la successiva ricaduta proprio quando stava entrando in forma, lo hanno condizionato soprattutto a livello mentale ed è stato la copia sbiaditissima del top player visto a Sassari nella seconda parte della scorsa stagione. Ha evidenziato poca durezza mentale e sinceramente, nel complesso, ha deluso parecchio. Difficilissimo pensare ad una sua riconferma, anche perché non costa poco.
Ultimo non a caso, l’MVP del Campionato, ManDrake Diener. La partita è aperta, al di la del fatto che Drake abbia ancora un anno di contratto con la società del presidente Sardara. Il rapporto che esiste tra le parti va ben oltre la firma su un pezzo di carta. In sostanza, se Drake dovesse chiedere di essere lasciato libero per chiudere la carriera da un’altra parte, accettando una delle tante proposte milionarie che gli stanno piovendo addosso, lo si lascerebbe partire, magari cercando di recuperare qualcosina con una sorta di buy out. È chiaro però che la volontà della Dinamo è quella di ripartire proprio da Drake e averlo in squadra come giocatore cardine anche la prossima stagione. La Dinamo quasi certamente avrà un posto in Eurolega, probabilmente nei preliminari e questo è un aspetto che logicamente mette la società sassarese in una posizione privilegiata all’occhio di procuratori e giocatori che dovessero essere oggetto di desiderio da parte di più squadre.
La parentesi finale è dedicata al cinesino Qiu Biao, che si è allenato con la squadra in queste ultime settimane. L’impressione però è che, al di la delle sue effettive qualità, l’arrivo a Sassari di Biao sia legato più che altro ad una brillante operazione di marketing voluta da Stefano Sardara, e onestamente viene difficile ora come ora pensare ad una Dinamo che possa avere la prossima stagione ufficialmente in squadra questo giocatore. Insomma, siamo solo all’inizio di quella che si preannuncia un’estate molto calda.
Aldo Gallizzi