Le proposte del candidato sindaco di Sassari del Fronte Indipendentista Unidu. La priorià è contrastare l’emorragia di studenti che abbandonano

Sassari. «Una ricerca dell’Università rivela l’allarmante emorragia di studenti dalle scuole superiori sassaresi, con picchi che toccano il 17 per cento di abbandono scolastico. Credo che sia questa una delle priorità su cui la mia amministrazione dovrà prendere provvedimenti urgenti. Senza formazione e cultura non c’è riscatto!». È questa la riflessione del candidato sindaco del Fronte Indipendentista Unidu Cristiano Sabino.
«Rispettando la piena autonomia scolastica – argomenta Sabino, che insegna storia e filosofia nelle scuole superiori ed ha conseguito un dottorato di ricerca alla Normale di Pisa – dovremo collaborare con i consigli degli istituti più a rischio per pianificare interventi mirati ed efficaci. Osservatorio anti-dispersione. Il primo problema da affrontare è il rapporto scuola-territorio: ritengo urgente avviare un osservatorio nella città e nelle borgate capace non solo di studiare il fenomeno, ma anche di funzionare da sportello da ascolto e cerniera con le famiglie. Contrasto alle “classi pollaio”. Da sindaco (e da insegnante) farò valere la mia voce istituzionale per far rispettare il numero degli alunni previsti per classe contrastando il fenomeno delle “classi pollaio”. Stessa cosa sul numero degli insegnanti di sostegno, laddove siano presenti alunni con bisogni educativi speciali (bes). Scuola sicura e priva di amianto. Mapperemo gli edifici dove è ancora presente amianto e indicheremo i siti che presentano rischi di crolli. Scuola diffusa. Nelle borgate assicureremo una rete sociale e culturale con l’attivazione di centri di lettura e biblioteche ripristinando quelle strutture scolastiche abbandonate e quelle di proprietà comunale e provinciale. Qui, finanziando appositi progetti, i ragazzi verranno aiutati nel doposcuola ad imparare tecniche di apprendimento e sostegno allo studio. Curricula sardi. Lavoreremo in sinergia con le scuole affinché queste inseriscano nei curricula l’inserimento delle discipline storiche, geografiche, sociali, economiche sulle tematiche della città e della Sardegna e perché, si attivino tutti i finanziamenti disponibili per realizzare il bilinguismo. In particolare sarà nostra cura rivalutare il sassarese e il sardo nell’uso dei testi e nella comunicazione. App “cultura e servizi”. In partnership con gli studenti svilupperemo un’applicazione di mappatura e consultazione delle risorse monumentali, architettoniche e dei servizi turistici e culturali del territorio, rivolte in particolare ai giovani utenti digitali e con lo scopo di divulgare la memoria storica della città».