Ascoli avversaria difficile ma la migliore per risollevarsi
Sabato pomeriggio alle 15 al Vanni Sanna la Torres ospita i marchigiani, secondi in classifica, unica squadra imbattuta e con zero reti subite
A prima vista non certo l’avversaria ideale per uscire dalla crisi di risultati, ma volendo guardarla da un’altra prospettiva, potrebbe invece essere il contrario. Sabato pomeriggio alle 15 al Vanni Sanna arriva l’Ascoli, secondo in classifica con 14 punti, zero sconfitte e zero reti subite.
A giudicare dai numeri ci si dovrebbe preparare al peggio, ma per fortuna il calcio non è una scienza esatta e i punti, prima di essere aggiunti in classifica, devono essere conquistati sul campo. In casa Torres la si potrebbe guardare anche così, prendersi l’intera posta contro una squadra sulla carta imbattibile in questo momento, potrebbe rappresentare la svolta, perchè darebbe consapevolezza e tanta fiducia.
Al di la dei vari punti di vista e osservazione, ai rossoblù i punti servono come il pane, perchè la classifica si sta allungando rapidamente e seppur non ci possano essere in questo momento velleità di agganciare le battistrada, è necessario calarsi in quello che attualmente è lo status dei rossoblù, ovvero una squadra in zona play out, che punti alla mano deve guardarsi più alle spalle che altro e deve combattere sempre e comunque.
Tra errori e sfortuna, si è detto, la Torres non sta raccogliendo quanto probabilmente avrebbe meritato, ma il fatalismo non aiuta e anche mentalmente è indispensabile tenere duro e credere nel lavoro quotidiano, che a detta di tutti è tanto e prima o poi darà i suoi frutti.
Intanto, oggi la squadra si è allenata al pomeriggio. Dopo l’attivazione muscolare e il riscaldamento i ragazzi di Pazienza, hanno svolto esercitazioni tecnico – tattiche e una partitella a campo ridotto. Antonelli ha ripreso ad allenarsi con il gruppo e si candida per una maglia da titolare, mentre lavorano ancora in differenziato Scheffer, Mastinu, Frau e Zaccagno. Terapie per Stivanello. Domani pomeriggio è previsto l’allenamento di rifinitura.
Aldo Gallizzi









