Al via i lavori di restauro del ponte romano di Porto Torres

Presentato il progetto. L’intervento, che può contare su un finanziamento ministeriale di quattro milioni di euro, durerà due anni

Porto Torres. Sono state illustrate alla stampa martedì mattina, nella sala consiliare del Comune di Porto Torres, le attività che hanno portato al progetto di restauro e valorizzazione che interesserà il ponte romano della città turritana nei prossimi due anni. Dopo l’introduzione del sindaco Massimo Mulas, sono intervenuti il funzionario archeologo della Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio di Sassari e Nuoro Gianluigi Marras e il presidente del Consiglio comunale Franco Satta. La storia degli interventi svolti fino ad oggi è stata ricostruita da Patrizia Luciana Tomassetti, funzionaria architetta del Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna e responsabile unica del progetto, insieme alla funzionaria archeologa della Soprintendenza Gabriella Gasperetti. Sul progetto di restauro si è invece soffermato l’architetto Salvatore Tringali, capofila del raggruppamento temporaneo di professionisti che ha vinto la gara per l’esecuzione dei lavori, che inizieranno a breve.

Il primo progetto dell’allora Soprintendenza per i Beni Archeologici per le province di Sassari e Nuoro risale al 2008, ma è nel 2018 (legge 11 dicembre 2016 n. 232) che il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Sardegna, su input dell’attuale Soprintendenza di Sassari e Nuoro, dispone dei fondi per il “Consolidamento e restauro” del ponte romano. Con una procedura di gara aperta, nel 2020, in piena pandemia, mette a bando la revisione del progetto esecutivo e la direzione dei lavori che verrà vinta da un rtp formato dall’architetto Salvatore Tringali come capogruppo, Sintecna srl, Laboratorio Città e Territorio srl, Franco Campus e Stefano Cadelano, ingegnere.

Al termine di un’approfondita fase di rilievi sulla forma, sugli elementi strutturali e sui materiali di costruzione, è stato redatto il progetto volto essenzialmente al consolidamento strutturale delle spalle, delle pile e delle arcate, alla conservazione delle superfici lapidee sia del ponte che del basolato emerso dopo la rimozione del manto stradale e la realizzazione di un percorso pedonale sopraelevato e illuminato lungo tutto lo sviluppo del ponte in grado di rendere percorribile il ponte senza intaccare il basolato romano.

Una volta approvato il progetto esecutivo, lo scorso maggio è partita la procedura di affidamento dell’appalto dei lavori che si è conclusa con l’aggiudicazione, solo un mese dopo a favore della ditta Archeo&restauri di Franco Simonelli per l’importo complessivo di due milioni e 39.957 euro.

Gli attuali lavori di restauro e consolidamento sono frutto di un lungo percorso di studio volto alla necessaria conoscenza del monumento, fondamentale per la progettazione.

L’obiettivo è quello di assicurare la tutela e la valorizzazione del bene, restituendone la fruizione al pubblico tramite la realizzazione di percorso pedonale.

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