Sabato una “Cambiale di matrimonio” tutta sassarese

L’opera giovanile di Rossini è la seconda in cartellone della stagione 2018 dell’Ente Concerti “De Carolis”. Collaborazione con l’Accademia di belle arti e il Liceo  Azuni

CambialeScenaSassari. Un’opera giovane di un compositore giovane che a Sassari sarà rappresentata con il coinvolgimento di tanti giovani, che cantano, suonano e realizzano l’allestimento. Sono le parole del maestro Andrea Solinas, che sabato e domani al Teatro comunale dirigerà l’orchestra in occasione della rappresentazione della “Cambiale di matrimonio” di Gioachino Rossini, presentata giovedì mattina nell’aula magna dell’Accademia di belle arti “Mario Sironi”. L’opera costituisce il secondo appuntamento della Stagione lirica 2018 allestita dall’Ente Concerti “Marialisa de Carolis”.

Al pubblico del Comunale sarà proposto un allestimento davvero speciale: le scene e i costumi sono stati infatti disegnati e realizzati dagli allievi della stessa Accademia, mentre i musicisti che compongono l’orchestra sono, in gran parte, i giovani studenti del Liceo musicale “Azuni”. Non finisce qui: anche il saggio del programma di sala è stato scritto da quattro studentesse del liceo e molti ragazzi hanno collaborato in vari ambiti della macchina teatrale.

Cambiale1Continua e si rafforza così la collaborazione tra le istituzioni culturali della città, voluta fortemente dalla direzione artistica dell’Ente Concerti fin dallo scorso anno e che nella Stagione 2018 ha inserito l’opera in abbonamento, valorizzandola e proponendola nel cartellone principale. Un’opera, quindi, realizzata dai ragazzi e non a caso scritta da Gioachino Rossini in giovane età, come ha ricordato durante la presentazione il direttore Andrea Solinas: il compositore pesarese aveva infatti appena diciotto anni quando la musicò, mentre la sinfonia era addirittura precedente.

“La Cambiale di matrimonio” costituisce il secondo appuntamento della stagione con Gioachino Rossini di cui ricorre quest’anno il 150esimo anniversario dalla scomparsa. La farsa comica su libretto di Gaetano Rossi, presentata al San Moisè di Venezia nel 1810, era stata proposta al Verdi nel 1977 per la prima e finora unica volta (allora abbinata alla Rita di Donizetti). Ed è un’opera che nasce a Sassari e alla città, hanno spiegato le registe Matelda Cappelletti e Maria Paola Cordella, è dedicata: la scena viene infatti ambientata negli anni Venti a Sassari, nella redazione del quotidiano cittadino. «Un’operazione filologica – hanno spiegato – perché fin dai tempi di Rossini le rappresentazioni venivano modificate e adattate alla realtà locale affinché il pubblico le riconoscesse come proprie e si divertisse ancora di più. In questo caso, ad esempio, il vecchio Tobia Mill è il direttore del giornale ed è disposto a fare di tutto pur di salvarlo, fino a cedere la figlia in sposa a un ricco americano». «Questa è una farsa – ha detto ancora Matelda Cappelletti –. Uno spettacolo che funziona se si ride a crepapelle. E in questo caso si deve ridere. Avevamo già lavorato alla Cambiale con il maestro Claudio Desderi, grande baritono. Questo spettacolo è dedicato a Sassari e a Vittore Cordella (per tanti anni amministratore della Nuova Sardegna, ndr)».

Giovani musicisti, scenografi e costumisti, ma giovani anche i cantanti sul palco: molti di loro sono sardi di grande talento. Accanto ai già affermati Marco Bussi (Mill) e Gabriella Costa (Fanny, al Comunale già apprezzata Micaela nella Carmen 2014), debuttano nel ruolo i nuoresi Marco Puggioni (Milfort) e Maria Ladu (Clarina) e i cagliaritani Nicola Ebau (Slook) e Francesco Leone (Norton).

L’importanza del lavoro sul campo e del teatro come esperienza formativa è stato sottolineato dai docenti che hanno seguito il lavoro degli allievi dell’Accademia, Dario Gessati e Luisella Pintus, che hanno ricordato come soltanto a Venezia, in Italia, sia stato prodotto un lavoro in sinergia tra teatro lirico e Accademia. Un vanto per Sassari e per l’Ente Concerti, come hanno ribadito il presidente del “De Carolis”, Alessandro Bisail, e il direttore dell’Accademia, Antonio Bisaccia.

“La cambiale di matrimonio” andrà in scena sabato in prima rappresentazione alle 20,30 e domenica, in replica, alle 16,30.

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