Sigillo Unesco per i Candelieri

Consegnata la pergamena durante una cerimonia che ha visto l’ultima uscita di Ganau in fascia tricolore. Il video con l’arrivo dei Gremi

 OLYMPUS DIGITAL CAMERASassari. Doppio evento mercoledì a Palazzo di Città. Da un lato quello ufficiale e programmato, la consegna del sigillo Unesco alla Festa dei Candelieri, che lo scorso 4 dicembre, a Baku, capitale dell’Azerbaijan, è stata riconosciuta Patrimonio dell’Umanità insieme alle feste della Rete delle grandi macchine a spalla italiane di cui fa parte dal 2006 insieme ai Gigli di Nola, la Varia di Palmi e la Macchina di Santa Rosa di Viterbo. Dall’altro l’addio al Comune del sindaco Gianfranco Ganau, per l’ultima volta in fascia tricolore, come lui stesso ha voluto rimarcare durante il suo intervento.

Il sigillo dell’Unesco. «La proposta di candidatura di rete è stata la prima al mondo ed è stata presa da esempio dalla stessa Unesco», ha detto l’assessore comunale alle Culture Dolores Lai, che ha aperto la cerimonia. Una candidatura votata all’unanimità per questa forte componente inclusiva e per l’apertura al dialogo ed allo scambio delle comunità portatrici d’interesse. «La Rete è nata 11 anni fa, grazie alle iniziative dei licei classici di Palmi e di Gubbio. Del 2003 è invece la Convenzione dell’Unesco: nel 2010 proprio questo strumento normativo abbiamo capito che era molto attuale. Ci siamo così ritrovati al Mibac per la prima riunione. Le feste, oggi possiamo dirlo, portano valore. Ecco perché bisogna lavorare tutti insieme. Quest’anno avremo una serie di eventi, come il francobollo dedicato alle feste con le grandi macchine a spalla, le iniziative promosse insieme al Consiglio d’Europa e, nel 2015, la partecipazione all’Expo 2015», ha detto Patrizia Nardi, referente del progetto presso il Segretariato Generale Unesco a Parigi, che insieme a Gianni Bonazzi, che dirige l’Ufficio Patrimonio Unesco del Mibac, ha consegnato la pergamena con il sigillo. OLYMPUS DIGITAL CAMERA«Ringraziamo tutti e salutiamo i gremianti anziani che non ci sono più. Ricordo Antonio Derosas, il nostro primo presidente, che con saggezza ed umanità ha guidato l’associazione che stava muovendo i suoi primi passi. Il sigillo dell’Unesco è un punto di partenza, ci obbliga a compiere alcuni passi, a confrontarci con le altre feste della rete, con l’obbiettivo di dare un contributo alla rinascita economica ma soprattutto culturale», ha spiegato, con emozione, il presidente dell’Intergremio Salvatore Spada.

Il saluto di Ganau. Ma la cerimonia di mercoledì ha segnato anche l’addio di Gianfranco Ganau al ruolo di sindaco di Sassari. Una chiusura in bellezza, con tanta commozione. «La cerimonia di oggi rappresenta la mia ultima uscita ufficiale in fascia tricolore. Ritengo un grande onore avere costruito questo percorso ed essere qui oggi. Qualche giorno fa – ha detto Ganau – mi è stato chiesto quale fosse secondo me la cosa più importante che avevo fatto per la città. La risposta è stata senza dubbio il riconoscimento da parte dell’Unesco. Sono orgoglioso di questo risultato, come del ricordo indelebile di nove Discese dei Candelieri indimenticabili che porterò con me per tutta la vita. Grazie a tutti. A zent’anni».

OLYMPUS DIGITAL CAMERAI Candelieri sono il simbolo di Sassari, una festa allo stesso tempo religiosa e profana. «Saluto monsignor Giancarlo Zichi che rappresenta l’arcivescovo padre Paolo Atzei e padre Ettore Floris, del convento francescano di Santa Maria, che si affiancano ai Gremi in un percorso che va avanti da 500 anni. La pergamena conclude un lungo percorso che non era scontato, anche a Baku non ero sicurissimo dell’esito. Sono molto contento di avere raggiunto questo risultato insieme alle altre comunità con le quali abbiamo scoperto di avere tante cose in comune. Ringrazio poi i gremi, che negli anni hanno costruito un percorso, sono cresciuti culturalmente. Adesso la sfida è tutta nostra. Non abbiamo ancora piena consapevolezza di ciò che il riconoscimento porta. Sta a noi valorizzare sino in fondo i rapporti con il Mibac e la Regione, affinché le ricadute economiche ci siano davvero», ha ricordato Ganau.

 

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