Sassari città turistica

L’Amministrazione comunale studia le strategie per incentivare il turismo. Il nodo trasporti. Audizione dell’assessore Raffaella Sau in Commissione Cultura

 

 

DomenicaPalmeDuomo4Sassari. Quali strategie per incentivare il turismo a Sassari? Se ne è parlato giovedì mattina in occasione della seduta della Commissione Cultura del Consiglio comunale, presieduta da Carla Fundoni (Pd). L’assessora comunale al Turismo Raffaella Sau ha indicato i principali punti che saranno sviluppati nell’immediato. Palazzo Ducale non ha in realtà un piano chiuso e dettagliato. Ci sono però le strategie e su questo si può già lavorare. «È doveroso che il Comune prepari una strategia per il turismo», ha esordito l’assessora Sau. La prima criticità riguarda il personale a disposizione: l’obiettivo è creare un piccolo gruppo di lavoro e per fare questo si punta ad acquisire nuove professionalità. Ovviamente si parte dall’esistente. Il settore turismo del Comune ha già, per esempio, un sito web, www.turismosassari.it. Fino a poche settimane fa era gestito da un’agenzia, adesso questo compito è direttamente dell’Amministrazione. Altra situazione già esistente ed avviata è quella dell’Infopoint: il limite principale è costituito dall’ubicazione, in via Satta verso via Pettenadu. E presto sarà individuata, con tutta probabilità, una nuova sede, più facilmente accessibile dai turisti.

CommTur1Si parte allora dai collegamenti e dai trasporti. La recente trasferta della Giunta a Bratislava ha costituito un’ottima occasione per portare all’estero il nome di Sassari, con la sua storia ed i suoi prodotti, da fare conoscere in fiere internazionali. «Le strategie passano attraverso i trasporti. Dobbiamo sfruttare i territori che tengono un collegamento aereo. Teniamo presente che molto del turismo anche low cost si ferma ad Alghero», ha detto l’assessora. Perché non si prosegue poi anche verso Sassari? Serve una strategia di marketing turistico, convincere i turisti a venire in città per visitare monumenti e mostre, per esempio, o partecipare ad eventi. «Certo, abbiamo siti vuoti, che attendono una valorizzazione. Ma intanto cominciamo a mettere insieme musei e rete Thamus. È molto importante quando si fa turismo il modo nel quale presentare la città. Ecco perché ci vuole un grosso impegno per iniziare a pensarla come luogo turistico. È un impegno trasversale, che va dagli spettacoli al commercio. «Abbiamo già avviato i contatti con la Confcommercio per tenere “aperta” la città: non è possibile che il turista arrivi a Sassari e trovi i negozi chiusi».

CommTur2Intanto la partecipazione alla fiera di Bratislava è servita per aprire un canale con la Slovacchia ed il centro Europa. La prima azione importante sarà già ai primi di marzo, quando a Sassari arriverà una delegazione di dieci operatori turistici per preparare i pacchetti per l’estate. Si inizierà a maggio con la Cavalcata e poi la Faradda.

Prodotti locali, Platamona, fondi europei, collegamenti con gli altri centri, Ryanair ma anche personale per i siti archeologici, i temi sollevati dai consiglieri. «Facciamo attenzione a tutti quei luoghi che abbiamo nel territorio comunale ma che si trovano in stato di abbandono. Quanti di noi sanno che in piena città abbiamo i resti di un acquedotto romano? E il centro storico è bello. Servono soldi, risorse per sistemare tutto. Ho purtroppo l’impressione però che ne vedremo sempre meno», ha ricordato Antonello Sassu (Sassari Progetto Comune), che ha chiesto informazioni sul futuro degli operatori dei siti archeologici, i cui contratti di collaborazione sono in scadenza e non è ancora stato definito il rinnovo (e la Giunta conosce la situazione, ha assicurato l’assessora Sau).

Un’idea potrebbe essere quella di creare una figura apposita, un manager per il turismo, ha proposto Franco Era (Centro Democratico). Attenzione però: il turismo è un banco di prova per vedere se questa è realmente un’area metropolitana e non invece di banale vicinato. «Dobbiamo vendere un prodotto culturale vasto, che va da Saccargia all’esposizione moderna, facendo magari la mostra permanente di Biasi. E venderlo a pacchetti. Vogliamo fare un programma serio anche noi? E cominciamo a mettere d’accordo Atp ed Arst. I collegamenti locali sono fondamentali», ha ammonito Mario Pala (Pd). «Agro questo sconosciuto. I collegamenti ci vogliono», ha detto Giampaolo Manunta (La Base). «Ci rendiamo conto che in certe ore non cè un collegamento con l’aeroporto? Eppure l’Atp è controllata per più della metà dal Comune. Cosa stiamo aspettando?», ha chiesto Desirè Manca (M5S).

Tutti passaggi che saranno tenuti in considerazione dall’Amministrazione comunale. Ma innanzitutto la rete con gli altri comuni: per esempio, alla prossima fiera dedicata alle crociere che si terrà a Miami Sassari sarà presente insieme a Porto Torres ed Alghero. Una programmazione da questo punto di vista c’è già. Monumenti Aperti, altro esempio, sarà quest’anno organizzato in contemporanea con Alghero.

Tutto questo in attesa del bilancio. La Regione si muove in esercizio provvisorio, una prassi che purtroppo negli ultimi anni è ormai consolidata e che di fatto blocca a catena la programmazione delle Amministrazioni comunali.

«Il turismo è una scommessa e non possiamo lasciarcela scappare. Abbiamo competenze e strumenti. E ci dobbiamo però arrangiare con risorse. Dobbiamo smetterla di ragionare pensando che tanto le cose belle le abbiamo e che solo per questo i turisti arrivano. Non è così. Adesso i potenziali turisti cliccano sul web e decidono in venti secondi. Non ci dobbiamo limitare a rivendicare di essere area metropolitana ma esserlo sul serio, proporci chiari e competetivi, con progetti solidi e strutturati», ha concluso la presidente Carla Fundoni.

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