Sassari attraverso le parole di Manlio Brigaglia
Mercoledì 14 giugno si chiude la rassegna “Memorie Sassaresi”. Reading con gli attori Daniele Monachella e Ignazio Chessa
Sassari attraverso le parole di chi la conosceva bene, lo storico e giornalista Manlio Brigaglia, rivivrà mercoledì 14 giugno alle 18 all’Archivio storico comunale nell’ultima tappa della rassegna “Memorie sassaresi. Ricordi e personaggi di una città da amare”.
Organizzato dal Circolo culturale Aristeo con lo stesso Archivio storico, il patrocinio del Comune di Sassari e il sostegno della Regione Sardegna, il ciclo di appuntamenti ha preso le mosse – e il nome – dalla rubrica firmata dallo stesso Brigaglia che ha accompagnato i sassaresi per 25 anni sulle pagine della “Nuova Sardegna”. Gli aneddoti, i fatti del passato e i lucidi approfondimenti storici su fatti e personaggi del passato recente di Sassari, raccontati magistralmente sul quotidiano, saranno protagonisti di una performance di lettura ad alta voce con gli attori Daniele Monachella e Ignazio Chessa e con il contributo spontaneo del pubblico, chiamato a partecipare attivamente all’incontro, non solo come spettatore. A partire dai celebri corvi parlanti del professor Mancaleoni e della memorabile ziminata del 1951, fulgido esempio di gastronomia locale, sarà dato ampio spazio alle parole sepolte, alle intitolazioni delle strade e alla scoperta del mare con il boom del dopoguerra che spinse molti sassaresi verso Platamona e Alghero. Per finire con l’anima di Sassari, che scrisse Brigaglia nell’ormai lontano 2003, «c’è, esiste, sopravvive, funziona alla grande. E dei discorsi sul declino del centro storico, come avrebbe detto Pompeo Calvia, s’innaffutti».
La fortunata rassegna ha potuto contare su un pubblico sempre numeroso e partecipe, riportando alla luce dallo scorso 9 maggio la memoria di cinque personaggi che hanno segnato la città, dallo storico Enrico Costa ai due Enrico Berlinguer nonno e nipote, da Zaira Coen Righi deportata e uccisa ad Auschwitz fino, appunto, a Manlio Brigaglia.
L’iniziativa è parte del più ampio programma “Strade maestre” che punta a far riemergere l’anima e lo spirito sassaresi attraverso la sua piccola grande quotidianità. Tra giugno e settembre sono previsti, inoltre, brevi approfondimenti sulla storia delle vie e delle targhe cittadine, all’interno del secondo ciclo di interventi “Strade maestre”, legato alla toponomastica e odonomastica, ambito di riflessione critica sull’evoluzione dei contesti urbani e sulla storia e funzione delle strade.