Primarie sindaco, si parte

Cinque i candidati. In caso però di eventuale ballottaggio occorrerà costruire nuovi equilibri interni al Pd. Gli alleati non presentano alcun nome e si segnalano già i primi riposizionamenti: Sergio Scavio (Sel) sosterrà Nicola Sanna

UrnePrimarieSassari. Come abbiamo anticipato ieri sera, alle Primarie per la scelta del candidato sindaco in programma il prossimo 6 aprile (secondo turno di ballottaggio sabato 12 aprile, giorno che precede la Domenica delle Palme) il centrosinistra proporrà solo nomi del Pd. In tutto cinque, che rispecchieranno rapporti di forza interni al Partito Democratico, mentre gli alleati non avranno candidati diretti ma appoggeranno quelli che giovedì sera, alle 20, avevano già depositato le firme nella sede della Federazione del Pd in via Mazzini.

AngelaMameli
Angela Mameli

Innanzitutto Angela Mameli. L’assessora alle Politiche Culturali della prima Giunta Ganau appare il nome forte della campagna elettorale. Ieri sera ha depositato un numero di voti non indifferente: 2038, raccolti, è stato dichiarato, in appena cinque ore. Ad accompagnarla in via Mazzini, alle 19,36, il neo presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau e diversi esponenti delle componenti che fanno riferimento a Silvio Lai e Giacomo Spissu (quest’ultimo mercoledì era a Cagliari, trasferta che qualcuno ha interpretato come una sorta di sigillo al rinnovo dell’alleanza con Antonello Cabras e lo stesso Lai, più il sì di Paolo Fadda e Renato Soru). Non ci sono reazioni ufficiali da parte del gruppo di Giovanni Giagu, ma logica vuole che i rapporti a questo punto siano quelli consolidati da anni tra Lai-Spissu-Giagu a cui adesso si è aggiunto Ganau, che formalmente si è “smarcato” da Spissu ma continua a rimanere nelle posizioni di riferimento politico (il suo comportamento delle ultime ore smentisce l’ipotesi che si era fatta strada nelle ultime settimane di una frattura insanabile con lo stesso Spissu). A questo pacchetto di voti si è aggiunta negli ultimi due giorni la componente che fa riferimento al neo consigliere regionale Salvatore Demontis, alla regionali candidato ufficiale di Soru a Sassari, che martedì sera ha di fatto sbloccato l’impasse garantendo il sostegno alla candidatura di Angela Mameli, mettendo invece una sorta di veto sull’altro nome su cui si stava lavorando da alcuni giorni, quello di Massimo Sechi, consigliere comunale e preside del Liceo Azuni. Sulla carta la Mameli è insomma espressione di un correntone molto forte che potrebbe risolvere i giochi già al primo turno.

Poi ci sono le altre candidate. Alessandra Giudici, la terza in ordine di presentazione della candidatura (il primo giovedì è stato Gianni Carbini), ha sorpreso tutti. Innanzitutto, annunciando la sua “discesa in campo” senza l’appoggio neanche del gruppo di riferimento, l’area Giagu, che avrebbe lavorato su Gavino Zirattu o Valerio Meloni (tra l’altro fresco di mancata rielezione in Consiglio regionale). L’autocandidatura della presidente della Provincia ha spiazzato, ma fino a un certo punto, proprio i “giaguari”. Per lei comunque le firme sarebbero ben 4600, un numero che adesso zittisce i suoi detrattori (si diceva: Alessandra Giudici non solo non ha l’appoggio di nessuna corrente ma anzi è sola contro tutti).

Ha confermato la sua candidatura Monica Spanedda (giovedì sera soddisfatta per il numero di firme raccolte). Che a questo punto affronterà una campagna elettorale con il sostegno (per adesso) solo del suo gruppo, gli ex Progetto Sardegna, da tempo lontani da Renato Soru. L’assessore comunale all’Ambiente – si dice – non avrebbe approvato la scelta del presidente Ganau, che, da sindaco, aveva garantito un comportamento super partes, evitando così di schierarsi con uno dei suoi assessori. Lo ha fatto invece a favore di un ex assessore, bruciando le aspettative di quelli attuali in corsa per Palazzo Ducale. Monica Spanedda è stata la seconda a depositare le firme giovedì ed a ufficializzare la candidatura. Perplessità sul comportamento di Ganau avrebbe espresso anche Dolores Lai, attuale assessore comunale alle Culture, che aveva già iniziato la raccolta delle firme, ma che si è vista costretta alla fine a ritirare la candidatura (la Mameli è espressione della sua stessa area di riferimento) per una paio di veti politicamente insuperabili.

PrimarieNicolaSannaSe tre sono le candidate, due sono i candidati. Gianni Carbini, vicino al gruppo che fa riferimento al renziano doc Gavino Manca e poi a Bruno Dettori ed Arturo Parisi, come detto, giovedì è stato il primo a depositare le firme negli uffici di via Mazzini. Per lui si profila una campagna elettorale che punta ad allargare la sua forte area di riferimento (Gavino Manca alle ultime regionali è stato il secondo più votato, 4mila preferenze, dopo l’inarrivabile Ganau con 10200), all’insegna dell’educazione e dell’ascolto dei cittadini. L’altro candidato è Nicola Sanna, unico marcatamente di sinistra, appartenenza politica che a più riprese ha rivendicato con orgoglio, esponente “cuperliano” sassarese. A suo favore si sono schierati anche i civatiani di Gianpaolo Mameli e Simone Campus, nonché due consiglieri comunali finora vicini ad altre componenti. Giovedì sera, in via Mazzini, in occasione della conferenza stampa di presentazione della candidatura (in giornata SardegnaDies pubblicherà un ampio resoconto), sono intervenuti, oltre a Sanna, che ha annunciato di avere raccolto 3362 firme, il deputato Giovanna Sanna (sindaco di Florinas, da sempre vicina all’area di Luigi Lotto e Cicito Morittu) ed il consigliere comunale Giovanni Isetta, che ha così lasciato il gruppo di Salvatore Demontis (lo aveva sostenuto, insieme all’ex deputato Guido Melis, alle regionali di febbraio). Ma a favore di Nicola Sanna si è schierato anche Sergio Scavio, consigliere comunale di Sel, seduto tra il pubblico: preannuncio di una frattura insanabile a Sassari nel partito di Nichi Vendola?

Infine gli alleati del Pd. Non sono riusciti a trovare un nome condiviso da contrapporre a quelli del Partito Democratico. Più che probabile che alle Primarie si andrà in ordine sparso a sostegno di questo o di quel candidato.

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