Presentato il progetto esecutivo della circonvallazione di Nulvi
I lavori inizieranno a gennaio. Pietrino Fois, amministratore straordinario della Provincia di Sassari: «L’opera è attesa da tanti anni»
Nulvi (Sassari). È stato presentato questa mattina nella sala consiliare del Comune di Nulvi il progetto esecutivo della nuova circonvallazione, opera attesa e considerata di vitale importanza per la viabilità del territorio. Sono intervenuti l’amministratore straordinario della Provincia Pietrino Fois, il dirigente della viabiità del nord ovest Gianni Milia e il sindaco di Nulvi Antonello Cubaiu.
L’investimento complessivo è di nove milioni e 200mila euro. Si è già concluso l’iter di verifica e di acquisizione dei pareri delle amministrazioni competenti. La Provincia ha già proceduto all’indizione della gara d’appalto dei lavori. Domani 1° dicembre scade il termine per la presentazione delle offerte, l’affidamento è previsto entro il 31 dello stesso mese. Dal prossimo anno, a gennaio, la circonvallazione sarà accantierata. Questo secondo stralcio fa parte del progetto più ampio della “Strada per l’Anglona Osilo-Nulvi-Sedini-Casteldoria”, che risale ai primi anni del 2000. È stato finora realizzato solo il primo lotto, quello che collega Sassari con Osilo. Il progetto originario partiva dall’esigenza di avvicinare il territorio dell’Anglona al capoluogo, collegando con un percorso nuovo, meno insidioso e moderno, la città di Sassari con i territori della bassa Gallura: Santa Maria Coghinas, Valledoria e gli altri comuni. Il nuovo tracciato evita la tortuosa strada statale, dimezzando di fatto i tempi di percorrenza, oltre a snellire e rendere più fluido il traffico, soprattutto dei mezzi pesanti. L’intervento complessivo è stato diviso in quattro lotti: il primo, quello realizzato, collega Sassari con Osilo, il secondo Osilo e Nulvi, il terzo Nulvi a Sedini e un ultimo lotto consente di avvicinare Sedini a Santa Maria Coghinas. Così, da Valledoria ci si immetterà nella provinciale attualmente esistente, che consente di proseguire in direzione Santa Teresa di Gallura.
Il secondo lotto oggetto di intervento, forse uno dei più complessi in termini di intervento e di spendita di danari, è stato diviso in due stralci: un primo è stato completato nel 2018 e ha collegato Osilo con Nulvi e il secondo è quello che la provincia andrà ad appaltare, che bypassa l’abitato del paese dell’Anglona, creando una circonvallazione che finisce sulle provinciali che collegano Nulvi con Tergu da una parte e con Sedini dall’altra. «Con questo secondo stralcio – ha evidenziato il dirigente alla viabilità della Provincia Gianni Milia – siamo a metà dell’opera rispetto al progetto originario. I primi due lotti erano i più complessi in termini di morfologia dei suoli, gli altri due che si andranno a realizzare successivamente, presentano meno problematiche da affrontare poiché insistono su un terreno più pianeggiante. Complessivamente con questo appalto abbiamo realizzato nel primo lotto un percorso di sette chilometri che consente di raggiungere Osilo in meno di dieci minuti, portando Nulvi a circa venti minuti da Sassari. Adesso realizziamo un percorso di quattro chilometri, risolvendo non pochi problemi legati alla viabilità interna nel centro abitato di Nulvi in cui i mezzi pesanti, soprattutto nel tratto in cui la strada principale si restringe, rischia di danneggiare chiese o edifici di interesse storico culturale che vi si affacciano direttamente». Evitando questo attraversamento cittadino, il traffico che arriva da Laerru Martis e Santa Maria Coghinas confluirà nella circonvallazione, rispristinando il normale flusso veicolare all’interno del paese, e dando più respiro allo sviluppo delle attività interne e al turismo interno.
Il nuovo tracciato, concordato con l’Amministrazione comunale di Nulvi, minimizza l’impatto nel territorio poiché tiene conto sia di emergenze archeologiche presenti in loco sia di vincoli ambientali. È una strada che prosegue nelle medesime dimensioni dei precedenti due lotti che sono stati già realizzati, per ridurre movimenti di terra e salvaguardare appunto le emergenze archeologiche presenti. Fino a qualche anno fa, il progetto preliminare sarebbe costato cinque milioni e 400mila euro. Gli effetti della pandemia, le conseguenze della guerra e l’incremento del costo legato ai materiali di questi ultimi due anni hanno fatto lievitare il costo oltre i nove milioni, con una ricerca di risorse aggiuntive da parte della Provincia e con un conseguente allungamento dei tempi nella procedura. Su questo fronte – è stato rimarcato durante la presentazione –, un doveroso ringraziamento va all’assessore regionale Aldo Salaris, che, quando ricopriva l’incarico dei lavori pubblici (attualmente è degli Enti locali), si è speso affinché venissero recuperati i fondi necessari a completare l’opera.
Soddisfatto l’amministratore straordinario della Provincia Pietrino Fois. «Quest’opera è molto attesa da tutto il territorio – ha detto –. Ci siamo impegnati incessantemente nel reperimento di fondi, in un momento storico molto difficile, soprattutto nel settore dell’edilizia. Dovevamo dare risposte concrete e oggi siamo qui insieme all’Amministrazione di Nulvi per darle ma anche per vedere finalmente insieme l’avvio del cantiere il prossimo gennaio».