Platamona, oasi raggiungibile solo in bici
Il Comune di Sorso sta ridisegnando il volto del litorale. Strade cancellate, Quasi un migliaio i parcheggi eliminati a favore di piste ciclopedonali. Il servizio di Canale 12
Sorso. «Sarà un’oasi naturalistica unica per tutto il nord ovest», aveva annunciato il sindaco di Sorso, Giuseppe Morghen, nel presentare il progetto di riqualificazione di Platamona, finanziato con i fondi della Regione Sardegna, per un importo di 9 milioni di euro complessivi. I lavori, che hanno preso il via nel novembre dello scorso anno, si stanno ora delineando più chiaramente. Il progetto avviato nel 2011, con un concorso di idee internazionali, sta ridisegnando il volto del litorale: le strade asfaltate che consentivano l’accesso alle spiagge sono state cancellate e coperte di cumuli di sabbia sui quali poggiano passerelle in legno e opere di ingegneria naturalistica. Quasi un migliaio i parcheggi eliminati a favore della realizzazione di piste ciclopedonali che costeggeranno la strada litoranea e la collegheranno con il centro della Romangia. Questi i propositi nel realizzare un’opera di grande pregio naturalistico, ma a vantaggio di chi? Non certo dell’economia dell’area, dove sono stati abbattuti diversi baretti, giudicati non in linea con le disposizioni regionali che prevedono solo baracche di colore bianco e che necessitano dell’autorizzazione di ben 25 enti. L’immediata conseguenza è stata la perdita di diversi posti di lavoro e un esborso di denaro notevole per chi invece ha cercato di mettersi in regola. Platamona diventerà un’oasi faunistica, ma l’unico che ne trarrà vantaggio sarà il pollo sultano, mentre le migliaia di famiglie che sceglievano la costa della marina di Sorso, per andare al mare, dovranno cercare altre soluzioni, perché è impensabile che tutti, anziani bambini, disabili e famiglie possano utilizzare le biciclette o inesistenti mezzi pubblici per raggiungere la spiaggia. Le opere dovrebbero concludersi entro l’estate del 2018, ma i primi disagi si stanno già avvertendo nella prima domenica di sole, in cui centinaia di persone hanno potuto constatare la realizzazione di questi lavori che destano molte perplessità e pochi consensi.
