Piu: «La Regione mette i bastoni tra le ruote alla musica popolare sarda»

Il consigliere di Europa Verde presenta un’interrogazione. In difficoltà 300 associazioni a causa delle modalità di rendicontazione delle spese

Antonio Piu

Sassari. «Dopo l’interrogazione di fine aprile scorso in cui denunciavo la mancata pubblicazione dell’Avviso relativo ai contributi previsti dalla legge regionale 64 (del 18 novembre 1986) per le associazioni che promuovono le attività musicali popolari sarde, ora un’altro pasticcio relativo alle nuove regole della rendicontazione che rendono impossibili le attività di 300 organismi». È la denuncia di Antonio Piu, consigliere regionale di Europa verde, che ha presentato oggi una nuova interrogazione.

I soggetti interessati (complessi musicali bandistici, gruppi strumentali di musica sarda, gruppi corali polifonici e gruppi folcloristici) hanno dovuto aspettare oltre 4 mesi per conoscere i termini di presentazione delle domande sino al mese di giugno inoltrato, quando ormai i programmi di attività avevano già avuto inizio. «Ora con il nuovo avviso CunSonoS – spiega Piu – la Regione stabilisce modalità di presentazione della domanda, di erogazione e di rendicontazione del contributo, secondo criteri e modalità differenti rispetto a quelli precedenti previsti dalla deliberazione della Giunta regionale n. 2/27 del 16.1.2013. Le associazioni ad esempio non possono più ottenere un’anticipazione come avveniva in precedenza e non possono più includere spese sostenute in contanti nel rispetto delle limitazioni vigenti».

Va sottolineato che alla data di pubblicazione dell’Avviso CunSonoS (9 giugno) la maggior parte dei programmi di attività delle associazioni e gruppi interessati erano già stati avviati, con il sostenimento delle relative spese secondo le modalità previste dalla deliberazione n. 2/27 del 2013 e mai modificate con successivo provvedimento della Giunta. La modifica delle modalità di rendicontazione e di erogazione dei contributi contenuta nell’Avviso dunque non consente, alle associazioni che già hanno svolto l’attività e sostenuto le spese, di poter rendicontare le stesse ai fini del contributo 2023. «Le modifiche dei criteri di ammissibilità e rendicontazione delle spese disposte con l’avviso “CunSonoS” pubblicato in data 9 giugno 2023 – si legge nell’interrogazione di Piu –, non risultano rispondenti a quanto previsto nella deliberazione n. 2/27 e le stesse avrebbero dovuto essere adottate, in ossequio a quanto previsto dall’art. 12 della L. 241/1990, con analogo provvedimento della Giunta».

«È l’ennesimo pasticcio di questa Giunta – denuncia Piu – che all’imperdonabile ritardo aggiunge correttivi che minano la stessa finalità della legge 64, cioè quella di sostenere la programmazione dell’attività annuale istituzionale delle associazioni e dei gruppi che svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della cultura musicale sarda dentro e fuori ai confini regionali».

L’interrogazione è stata depositata questa mattina con primo firmatario Antonio Piu e la firma di tutti i colleghi del gruppo consiliare Alleanza Rosso-verde. «La Giunta e l’assessore di competenza provvedano subito alla modifica dell’avviso – chiede il consigliere di Europa verde – per garantire il rispetto dei criteri e modalità di ammissibilità e rendicontazione delle spese già approvati con deliberazione n. 2/27, che non sono stati modificati. Non è accettabile – conclude – mettere i bastoni tra le ruote cambiando le regole in corsa senza ascoltare gli oltre 300 organismi impegnati in eventi di tipo identitario, tradizionale e religioso e, ancora più grave, non si può farlo andando contro i criteri ancora vigenti».

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