Perantoni (M5s): «La civiltà nuragica a scuola»
Il deputato sassarese interviene a Montecitorio. «Non è accettabile per un Paese come il nostro che se ne faccia solo una mera menzione e non un adeguato approfondimento»
Roma. «Oggi in quest’aula si è parlato di cultura e di educazione civica, e quindi ritengo opportuno intervenire brevemente per rappresentare che da tempo si è consolidata una linea di indirizzo nei testi scolastici delle scuole dell’obbligo in forza della quale, una delle civiltà più importanti della storia antica europea se non mondiale, viene sostanzialmente ignorata. Faccio riferimento alla civiltà Nuragica, fiorita e sviluppatasi in Sardegna dal XV all’ VIII sec. a.C., che ha lasciato testimonianze uniche e meravigliose». Così il deputato sassarese del M5s Mario Perantoni, intervenuto a Montecitorio in occasione della discussione sulla reintroduzione tra le materie di studio a scuola dell’educazione civica.
«Mentre nel resto d’Europa le tecniche utilizzate dalle popolazioni consentivano la costruzione di palafitte e capanne, i costruttori nuragici raggiungevano un livello nell’ingegneria e nell’architettura talmente elevato, da consentire loro di realizzare costruzioni imponenti come i nuraghi, e raffinate come i pozzi sacri, oltre che mirabili vette artistiche apprezzabili nei Giganti di Mont’e Prama, annoverate tra le statue a tuttotondo più antiche del Mediterraneo, e nei famosi bronzetti votivi. Non è quindi accettabile per un Paese come il nostro, che pone la cultura tra i suoi elementi fondanti, che di tale civiltà delle nostre origini si faccia solo talvolta una mera menzione nei testi scolastici, e non, viceversa, un adeguato e meritevole approfondimento. Per questo motivo – ha concluso Perantoni – preannuncio che mi attiverò nell’ambito delle mie competenze e prerogative, affinché tale lacuna venga quanto prima colmata».