La Torres c’è

La vittoria di Gubbio è un segnale forte al campionato da parte dei rossoblù, che si sono ripresi subito e con gli interessi i punti lasciati al Vanni Sanna con Milan e Pineto

Mercadante festeggiato dai compagni dopo il gol partita firmato a Gubbio

Se qualcuno dopo i due pareggi consecutivi tra le mura amiche con Milan e Pineto aveva storto il naso, se non si è ricreduto sarà bene che lo faccia. I sei punti conquistati nel giro di 4 giorni dai sassaresi su due campi come quelli di Sestri e soprattutto Gubbio, sono un segnale forte e chiaro. La Torres c’è.

Sei punti portati a casa alla fine di un tour de force non da poco, tra l’altro con una rosa giocoforza ristretta a causa della serie di infortuni o comunque indisponibilità che hanno falcidiato la squadra, mettendo fuori causa Idda, Antonelli, Giorico, Diakitè, Zecca, Brentan, Varela e probabilmente stiamo dimenticando qualcuno. Convivendo con tutta questa serie di problematiche, Greco e i suoi ragazzi hanno messo insieme 15 punti in 7 turni, realizzando 11 reti e subendone 5, con 4 vittorie e 3 pareggi, che ne fanno l’unica imbattuta del girone insieme al Pescara, che giocherà il suo match nel posticipo di lunedì in casa col Carpi.

I 15 punti dei rossoblù valgono anche il momentaneo primo posto in classifica, davanti proprio agli abruzzesi a quota 14, alla Ternana a 13 e all’Arezzo, prossimo avversario al Vanni Sanna, a 12. Tutte squadre che però, tra oggi e domani dovranno disputare le partite del settimo turno. Al di là di quella che sarà comunque la graduatoria lunedì sera, niente cambierà riguardo alle sensazioni e ai “giudizi”. Essere primi, secondi o terzi in questa fase non è determinante, ciò che conta veramente è dimostrare di essere sul pezzo anche quest’anno e i sassaresi lo stanno facendo.

Se proprio si volesse andare a trovare il pelo nell’uovo e senza dubbio l’allenatore e il suo staff lo faranno, nell’ottica di quei margini di crescita che paiono esserci, si dovrà lavorare sul cercare di mettere in cassaforte le partite quando il campo dimostra che se ne hanno le possibilità. E’ probabilmente questo il “difetto” emerso con continuità in questa prima fase di stagione. Spesso i sassaresi approcciano bene, vanno in vantaggio, ma non sono abbastanza “cattivi” per chiudere la gara e subiscono alla lunga il ritorno degli avversari, che prima o poi giustamente si svegliano e, o pareggiano oppure ci vanno vicini. E’ successo a Campobasso, Sestri e ieri a Gubbio. Alla fine in un modo o nell’altro è andata sempre bene, ma in tutte e tre le circostanze si è rischiato. Avvisaglie e segnali di cui non si può non tener conto. Ci sono anche gli avversari dice giustamente Greco e sottoscriviamo, ma come evidenziato in precedenza, nei momenti in cui sul campo si dimostra superiorità la grande squadra deve acquisire anche quel cinismo che la rende tale.

Un pelo nell’uovo, ma se si vuole ambire ai massimi traguardi il pelo va tolto. Tra le note positive, oltre al gioco e alla mentalità consolidati, ci sono i nuovi acquisti. Quello di Mercadante ad esempio è stato azzeccatissimo. Lo si era già visto lo scorso anno con la maglia del Gubbio quanto fosse “concreto” e ora lo si sta ammirando anche con la nuova maglia rossoblù. Il riferimento non è al gol partita che ha firmato ieri, quello non è esattamente il suo mestiere ma ben vengano anche le reti, ma alla solidità che sta mostrando in fase difensiva. Quando rientrerà Antonelli, per Greco sarà difficilissimo, perchè tra lui e Fabriani (altro giocatore in grande crescita) non potranno giocare tutti contemporaneamente. L’assenza di Idda nella sostanza non si sta sentendo per niente e questa è senza dubbio una nota estremamente positiva. Ma lo stesso discorso vale per giocatori come Brentan, Casini, Guiebre, Varela e lo stesso Nanni. Hanno dimostrato e stanno dimostrando di aver aggiunto qualità e opzioni importanti che alla lunga possono fare davvero la differenza.

La rosa è migliorata ed è più completa rispetto allo scorso anno e i recenti risultati, con la squadra rimaneggiata, lo confermano a pieno titolo. E’ forse proprio questo l’aspetto più incoraggiante, che lascia ben sperare per il futuro.

Aldo Gallizzi

 

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