I Macellai celebrano San Maurizio

Festa Maggiore del Gremio nella chiesa della Santissima Trinità a Sassari. Il nuovo obriere maggiore è Franco Idini, che subentra a Marco Dettori

 

 

Macellai03Sassari. La chiesa della Trinità ha ospitato ieri mattina (domenica) la cerimonia dello scambio dello stendardo tra l’obriere uscente e quello nuovo del Gremio dei Macellai. Con la celebrazione della Festa Maggiore, fissata come da tradizione nell’ultima domenica di settembre, è entrato in carica il nuovo obriere maggiore. È Franco Idini, che ha ricevuto la bandiera dall’obriere uscente Marco Dettori. Ufficializzate anche le altre cariche: l’obriere minore è Roberto Loriga, l’obriere di cappella Giovanni Farinelli; presidente onorario Nicola Loriga, presidente Roberto Loriga, segretario Marco Dettori, cassiere Nicola Loriga, consiglieri tutti i soci del gremio. La funzione religiosa è stata guidata da monsignor Antonio Loriga, affiancato da rettore della chiesa della Trinità don Giovanni Pischedda. Il comitato di Ittiri ha esposto al culto dei fedeli la reliquia di San Maurizio. I canti sono stati eseguiti dal coro guidato da Fabrizio Mangatia. In serata la tradizionale processione ha attraversato le vie del centro storico. Hanno partecipato i gremi e le confraternite di Santa Croce e dei Servi di Maria, con la banda musicale Giuseppe Verdi.

Macellai04Le bandiere (grande e piccola) dei Macellai (li Mazziddaggi) sono rosse e portano l’effigie di San Maurizio, patrono del gremio, mentre San Bartolomeo è il copatrono e in passato era il protettore degli Scortichini, che possedevano un loro gremio. Quello mauriziano è dotato anche di candeliere fin dagli anni ’70: il primo era bianco con bordi dorati, quello attuale, che risale al 2002, è rosso cremisi con bordi oro e reca l’effige di San Maurizio. Il gremio chiede da tempo di essere ammesso alla Faradda del 14 agosto e di sfilare con il proprio candeliere: questo potrebbe accadere nel 2016, se nelle prossime settimane saranno completati tutti i passaggi burocratici previsti dai regolamenti. Il riconoscimento di Patrimonio immateriale dell’umanità attribuito dall’Unesco alla Rete delle Feste con le Grandi Macchine a spalla, di cui i Candelieri di Sassari costituiscono l’evento di riferimento, impone infatti il rispetto di una serie di protocolli. Ma per i Macellai stavolta potrebbe essere la volta buona, come è stato ricordato sabato sera nella sede della Confcommercio in corso Pascoli, in occasione della tradizionale cerimonia con le autorità cittadine che si rinnova da 39 anni ed alla quale sono intervenuti l’arcivescovo padre Paolo Atzei, il presidente dell’Intergremio Salvatore Spada, il presidente del Gremio dei Macellai Roberto Loriga e i vertici della Confcommercio, Carlo Colombino (territoriale) e Patrizio Saba (provinciale).

 

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