La Dinamo si arrende 80-66 alla Virtus

I sassaresi pagano un secondo quarto negativo che indirizza la partita dalla parte delle V Nere

Basta una Virtus Bologna stanca e non al top per superare una Dinamo Banco di Sardegna che dopo un buon approccio e un ottimo primo quarto, paga dazio nei secondi 10 minuti, consentendo ai padroni di casa di produrre un allungo che i sassaresi non sono più riusciti a ricucire. Nelle fasi finali del terzo quarto i biancoblù hanno avuto la palla del potenziale -4 ma l’hanno persa banalmente e da li in avanti Bologna non ha concesso più niente portando serenamente la barca in porto per l’80-66 finale. Il gioco spalle a canestro delle V nere, in particolare di Shengelia, ha fatto la differenza; in difesa il Banco ha alternato buoni momenti ad amnesie e black out che evidenziano ancora una volta quale sia in questo momento il principale problema di questa squadra e il tasto sul quale lo staff tecnico dovrà continuare a battere in palestra.

Sassari ha subito tantissimo anche a rimbalzo (39 vs 23), dove Shengelia (10 tirati giù per lui) ha dominato. Altri numeri: 24 vs 14 alla voce assist e superiorità netta anche in tutte le altre voci statistiche che certificano una sconfitta onestamente mai in discussione. Tra i singoli, male Tyree, per lui solo 5 punti e tanti tiri sbagliati, molti dei quali forzati. Idem Charalampopoulos (1/7 dal campo) inconsistente e impreciso, probabilmente (si spera) a causa delle sue ancora non ottimali condizioni fisiche. Entrambi hanno chiuso con un eloquente -5 di valutazione.

Bucchi vuole l’approccio giusto per contrastare i consueti inizi di gara devastanti dei bolognesi. E’ la chiave per provare a stare in partita. Dalla parte opposta, Banchi si aspetta che i suoi non sottovalutino l’avversaria e vadano oltre la stanchezza fisica e mentale data dalla gara di Eurolega disputata soltanto 48 ore prima. Il Banco parte a mille con una difesa aggressiva che fattura due palle recuperate in 20 secondi. La sfrontatezza di Tyree, McKinnie e Whittaker e la difesa energica funzionano; Bologna va sotto 0-6 e Banchi vuole subito un time out. I felsinei migliorano la difesa e producono il controbreak (5-6) Sassari inizia ad andare fuori giri. Abass da tre firma il sorpasso (8-6 al 6°). La difesa dei biancoblù collassa sui raddoppi in post basso e fatalmente è in ritardo sugli esterni che spesso si alzano e segnano. Così fa Smith con due triple consecutive. Per il Banco c’è un problema, Bucchi se ne accorge e interrompe la partita (14-10). Gombauld è leggero e spesso fuori posizione, serve maggior consistenza e il coach sassarese inserisce Diop e Cappelletti. Intanto Smith continua a sganciare artiglieria pesante bomba e Sassari si sfalda parecchio nella metà campo difensiva. Vanno dentro anche Treier e Gentile, in campo ora c’è dunque l’intero secondo quintetto. Kruslin da tre è provvidenziale per tenere i suoi a galla con sei punti consecutivi (17-18 e +1 Banco). Cappelletti è più ordinato di Whittaker e in coppia con Diop è più efficace dell’americano con Gombauld. da un loro pick and roll arrivano altri due punti prima della chiusura del quarto che, termina con Sassari sopra di due sul 18-20.

Gentile porta i suoi a +3, mentre Hackett si prende un tecnico per proteste arrivando a tre falli. E’ una fase nella quale un paio di fischi dubbi a favore del Banco scaldano un pochino il pubblico sugli spalti (22-28 e +6 Dinamo al 13°). La Virtus non ci sta e con caparbietà e aggressività ricuce e mette la freccia, grazie soprattutto alle giocate di Shengelia (29-28). Sassari è già in bonus, la Virtus ne approfitta e allarga la forbice con un devastante parziale di 12-0 (34-28), chiuso da un 1/2 dalla lunetta da Tyree (34-29 al 16°). Il tema tattico è sempre lo stesso, il Banco raddoppia su Shengelia, ma questo libera i compagni che a turno sfruttano le opportunità e Bucchi è ancora una volta costretto a chiamare un minuto con i suoi che iniziano a perdere contatto (38-29 e -9). La Dinamo è in grande difficoltà difensiva, mentre in attacco spadella da tre senza senso a conferma del momento di scarsa lucidità. Molti dei meriti sono comunque della difesa di casa, decisamente salita di tono. Charalampopoulos intanto ha 0/3 dall’arco ed è tremendamente inconsistente, dalla parte opposta Shengelia è dominante e oltre a mettersi in proprio, offre continui assist per i compagni. Bologna dopo aver toccato il +12, va al riposo in vantaggio sul 45-35. Per rimettere la partita in piedi alla Dinamo serve prima di tutto una maggiore applicazione organizzata in difesa. Il 65 a 27 di valutazione in favore dei padroni di casa lascia poco spazio a interpretazioni fantasiose.

La Dinamo non sbraga al ritorno in campo, Tyree si prende tanti tiri, spesso sbagliandoli, Sassari arriva a -6 (49-43 al 25°) ma Diop ha 3 falli e deve sedersi. L’attacco felsineo carica di falli la difesa biancoblù che, cerca come può di contenerlo e in parte ci riesce, i sassaresi però in attacco non hanno un leader e fanno davvero tantissima fatica. McKinnie cerca di limitare Shengelia in post basso, lo svantaggio della Dinamo oscilla sempre fra i 7 e 10 punti. Nel momento migliore del Banco che ha la palla del -4, Kruslin è troppo morbido nel passaggio al compagno e permette ad Abass di correre e schiacciare per il 59-50, mentre il pasticcio confezionato da Gentile e Gombauld offre a Pajola la tripla che sommata alla giocata da sotto di Mickey ricaccia il Banco indietro come non mai (-14 e 64-50) anche dal punto di vista psicologico.

La Dinamo ha una montagna da scalare e onestamente la sensazione è che il compito sia troppo difficile per quella che è attualmente la consistenza della formazione di Bucchi. Bologna tocca il +16, poi due canestri di Diop inducono coach Banchi al time out per evitare che i sassaresi possano ritrovare fiducia e coraggio e rendere più complicato il finale. Treier da tre porta i suoi a -8 (68-60); il Banco quantomeno ci vuole provare e lo fa con la difesa a zona che insabbia un pochino i meccanismi bolognesi. L’ingenuo fallo di Cappelletti sulla tripla di Lundberg ricaccia però dietro Sassari con l’azione che ricambia definitivamente l’inerzia della partita (71-60 al 35°) e la consegna ufficialmente fra le mani dei padroni di casa che chiudono 80-66.

 

Virtus Bologna – Dinamo Banco di Sardegna 80-66

Parziale quarti: 18-20 / 45-35 /  64-50 /

Virtus: Lundberg 10, Belinelli, Pajola 8, Smith 13, Mascolo, Cacok 2, Shengelia 10, Hackett 4, Menalo, Mickey 10, Abass 14, Cordinier 9. All. Banchi

Dinamo: Cappelletti 7, Pisano, Treier 11, Tyree 7, Kruslin 7, Whittaker 9, Raspino, Gentile 2, Diop 11, Gombauld 6, McKinnie 4, Charalampopoulos 2. All. Bucchi

Aldo Gallizzi

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