La Biodiversità del Mediterraneo e le sfide del cambiamento globale

Dal 20 al 22 novembre ad Alghero, il Simposio internazionale organizzato dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari

Alghero. Esperti nazionali e internazionali riuniti per la prima volta in Sardegna per proporre soluzioni di ricerca e innovazione sulla tematica della tutela, salvaguardia e valorizzazione della biodiversità del Mediterraneo. Donatella Spano e Giuseppe Brundu, docenti del Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, insieme a Simone Mereu del Centro Nazionale delle Ricerche (CNR) in collaborazione con il comitato scientifico, organizzano dal 20 al 22 novembre, nella sala convegni dell’Hotel Carlos V di Alghero, il primo “Simposio internazionale sulla Biodiversità e le funzioni degli ecosistemi in uno scenario di cambiamento globale”: una tre-giorni che porterà l’attenzione e la discussione sugli aspetti chiave del nesso tra Biodiversità e Funzioni Ecosistemiche, pilastro cardine delle attività del National Biodiversity Future Center (NBFC: https://www.nbfc.it/), e della Piattaforma Digitale NBFC sulla Biodiversità nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Mercoledì 20 novembre alle 14 l’apertura dei lavori con il saluto delle autorità rappresentate dal rettore dell’Università di Sassari Gavino Mariotti e dal direttore del Dipartimento di Agraria Ignazio Floris, che introdurranno il simposio, seguiti da Maria Chiara Carrozza, presidente del CNR. Interverranno inoltre Luigi Fiorentino, presidente del Centro Nazionale Biodiversità (NBFC) designato dal CNR, e Riccardo Coratella, direttore dell’Hub NBFC. L’evento porterà i saluti anche dell’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi e del Corpo forestale e di vigilanza ambientale che insieme a FoReSTAS sono attori cruciali nella salvaguardia del patrimonio boschivo regionale a tutela della biodiversità della Sardegna.

Dodici relatori – provenienti da università e centri di ricerca di Stati Uniti, Gran Bretagna, Canada e Italia, Sardegna compresa – guideranno le quattro sessioni di approfondimento delle tematiche presentate in un viaggio culturale, scientifico e tecnico senza precedenti attraverso la Biodiversità italiana e globale.

Un programma che si declinerà in tantissime presentazioni orali e poster da parte di ricercatori, assegnisti e dottorandi appartenenti al National Biodiversity Future Center, oltre a ricercatori, tecnici, esperti di università, centri di ricerca, organizzazioni internazionali e imprese, di varie nazionalità, che racconteranno le proprie esperienze scientifiche mettendo a fuoco il mondo della Biodiversità dai più disparati punti di vista.

Nel corso delle tre giornate di studio e approfondimento, che si concluderanno venerdì 22 novembre, si esploreranno quattro sessioni tematiche: “Reti di monitoraggio della Biodiversità”; “Variabili Fondamentali per il monitoraggio della Biodiversità e delle funzioni degli ecosistemi”; Piattaforme digitali per Biodiversità”; “Applicazioni concrete delle piattaforme digitali per la Biodiversità e il funzionamento degli ecosistemi”.

La prima sessione porrà l’accento sull’importanza delle reti di monitoraggio già installate a livello nazionale, anche in siti naturali di grande rilevanza e scrigno di biodiversità, volte alla raccolta anche in tempo reale di dati sulle relazioni ecosistemiche come strumento e serbatorio di conoscenza spazio-temporale per le generazioni future. La seconda tratterà delle variabili a supporto della conoscenza della biodiversità e dei processi ecologici che fanno da guida alla ricerca per la valutazione dello stato di “benessere” degli ecosistemi marini e terrestri (inclusi i sistemi agro-silvo montani e urbani). Il confronto fra gli esperti consentirà di mettere in luce quali variabili fondamentali e funzioni ecosistemiche andrebbero raccolte, come andrebbero analizzate, conservate e rese disponibili a supporto di azioni di tutela e promozione della Biodiversità e dei servizi ecosistemici.  

La terza sarà incentrata sulle principali piattaforme digitali sulla biodiversità presenti a livello internazionale, con un focus specifico sulla Piattaforma Digitale per la Biodiversità del NBFC, sulle sue quattro aree tematiche, sull’utilizzo di modelli presenti nella Piattaforma, l’interazione tra la Piattaforma e altre piattaforme internazionali, sul collegamento tra la Piattaforma e il Gateway NBFC. Quest’ultimo è il portale che darà accesso alle informazioni sulla Biodiversità a tutti i cittadini e tutto il sistema Paese. Infine, la quarta sessione affronterà le applicazioni concrete e potenziali degli strumenti digitali, reti di monitoraggio e gemelli digitali (digital twins) oggi operativi per la tutela, la conservazione e il ripristino della biodiversità.  Nello specifico si affronteranno le tematiche di applicazione delle tecnologie abilitanti alla conservazione della biodiversità sottolineando l’impatto sociale e partecipativo dei cittadini con l’obiettivo di accrescere e sensibilizzare sulla tematica.

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